Secondo Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione
comunista, con gli annunciati provvedimenti sui costi della politica
"Monti non taglia gli sprechi ma i partiti che non sostengono il suo
governo. E' del tutto evidente che con la scusa dell'abolizione degli
sprechi Monti vuole distruggere il pluralismo politico, dando soldi solo
alle forze politiche che lo sostengono".
"Monti - prosegue la
nota di Ferrero - vuole salvaguardare i ladri e i delinquenti a fare
fuori quelli che denunciano i ladri come le malefatte del suo governo.
Tagliare il numero dei consiglieri, così come abolire i 'monogruppi'
significa solo demolire i piccoli partiti, quelli che in questi anni
hanno protestato, denunciato, rotto le scatole al potere, quelli che
contestano Monti. Così rimarranno nei consigli regionali quelli stessi
che hanno rubato e dilapidato risorse pubbliche, ancora meno controllati
di prima".
"Noi - conclude il leader del Prc - proponiamo di
abolire i privilegi della casta, tagliando gli stipendi dei consiglieri a
3.000 euro, dei parlamentari a 5.000 e abolendo i vitalizi, non di
abolire la democrazia".