circoli PRC dei comuni di:
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.

12/23/2013

Buon Natale e buone feste compagni e compagne

Auguri a chi non si arrende,
a chi dopo le sconfitte si è rimboccato le maniche ed ha continuato a testa alta a guardare al futuro.
Auguri a chi continua a lottare per costruire il socialismo, malgrado, quotidianamente, sia sottoposto ad un bombardamento mediatico che impone l'attuale come unico mondo possibile.
Auguri a chi, giorno dopo giorno, mese dopo mese, come piccole formiche continua ad impegnarsi per costruire un'organizzazione in grado di far emergere nel popolo una coscienza di classe.
Auguri a chi, mentre lotta per realizzare nelle istituzioni elementi del nostro pensiero comunista, viene additato come appartenente alla Casta, dai membri stessi della CASTA, e viene additato come arrivista, dai nostri stessi compagni, che non riescono a comprendere come si possa far parte di un'amministrazione senza esserne il 100%.
Auguri a tutti coloro che si ritrovano oggi, nell'attuale drammatica crisi politica, sociale e culturale, a dirigere le varie articolazioni territoriali del PRC, eroici don Chisciotte in drammatica lotta con giganteschi mulini che sembrano inarrestabili, ma di cui talvolta riescono a bloccare gli ingranaggi, con granelli di uguaglianza, libertà e giustizia sociale.
Auguri a chi continua a sperare, credere, operare, affinché il domani sia migliore e che “sorga infine il sol dell'avvenire.”
Ci sarà ancora la necessità del lavoro politico e tornerà il tempo della lotta sociale ma per adesso Buon Natale e buone feste compagni e compagne.

Marco Bizzoni
Segretario federazione “Castelli, Colleferro, Litoranea”

12/15/2013

Attivo dei segretari di circolo e degli iscritti.

Lunedì 16 alle ore 19,00  
presso il circolo di Albano Laziale, via della Rotonda,  
è convocato un Attivo dei segretari di circolo e degli iscritti.
odg: Conclusione Congresso Nazionale e proposte organismi dirigenti nazionali

12/12/2013

PRC Marino non aderisce all'allenaza di centrosinistra

Il 13 novembre u.s. si è tenuto il congresso del circolo “Jago” di Marino di Rifondazione Comunista: il dibattito si è incentrato soprattutto sulla situazione locale per la quale le compagne ed i compagni hanno espresso una sincera preoccupazione; anche la relazione stessa della segretaria uscente Romana Paolini sottolineava come fosse necessario un cambio di rotta sostanziale nella politica marinese che conducesse ad una differente gestione della città.
Le lotte che il partito ha portato avanti in questi anni per la salvaguardia del territorio e di denuncia contro le speculazioni capitalistiche sono state un fattore fondamentale dell’azione politica di Rifondazione Comunista sul territorio di Marino. Particolare attenzione è stata rivolta alle posizioni delle forze politiche del centro-sinistra ed il percorso di costruzione di un’alternativa all’attuale amministrazione.
A conclusione del congresso la segretaria uscente Romana Paolini dichiara che il circolo di Marino del Partito della Rifondazione Comunista non è più intenzionato a proseguire il dialogo con le forze del centro-sinistra marinese non riscontrando in questa larga alleanza trasversale le premesse necessarie per imprimere quel cambiamento sostanziale richiesto dalla cittadinanza e necessario per il Comune.
La nostra idea di amministrazione comunale non è pertanto conciliabile con quanto finora espresso da queste forze politiche e dal dibattito programmatico sin qui svolto. La linea politica che il nostro partito manterrà nei prossimi mesi sarà rivolta verso i cittadini e le loro istanze, con la volontà di costruire un progetto per un’idea di comune che vada oltre alle solite logiche di compromesso e di promiscuità politica.
La nostra lotta si baserà su un’ amministrazione comunale che sia antifascista, contro le speculazioni edilizie e lo sfruttamento selvaggio del territorio, contro le discariche e le nocività; un’amministrazione che sia espressione e rappresentanza continua dei cittadini, che rimetta in primo piano i beni pubblici, i servizi sociali, il diritto della cittadinanza alla salute e al benessere, che non rappresenti il compromesso fra interessi privatistici di profitto e bene comune ma che sia unilateralmente a favore di quest’ultimo: sono le istanze che il nostro partito ha sempre portato avanti e che oggi poniamo come imprescindibili ed irrinunciabili.
Una sola alleanza politica ci interessa in questo percorso, quella dei cittadini che sono stanchi che nulla cambi nel nostro Comune e che vogliono rivoluzionare Marino al nostro fianco.
La segretaria uscente pur rimanendo all’interno del direttivo e confermando il proprio impegno e la propria adesione alla linea del circolo comunica infine che non proseguirà nel suo attuale incarico.
Il direttivo del circolo esprime pieno appoggio all’operato e alle dichiarazioni della segretaria e la ringrazia per l’ottimo lavoro svolto.
Il nuovo segretario eletto dal direttivo è il compagno Flaviano Marrucci a cui va tutto il supporto del circolo mentre il ruolo di portavoce del circolo è stato assunto dal compagno Marco Carletti
Comunicato a cura del circolo “Jago” di Marino di Rifondazione Comunista

12/10/2013

DOCUMENTO FINALE APPROVATO DAL IX CONGRESSO NAZIONALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

Il 9° Congresso Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, riunitosi a Perugia il 6/7/8 Dicembre 2013, sentita la relazione del segretario uscente Paolo Ferrero e sentito il dibattito, impegna il Partito tutto a lavorare già dalle prossime settimane secondo quanto deliberato dai congressi di circolo del Partito, attraverso il voto degli iscritti e delle iscritte. Iscritti ed iscritte che ringraziamo per aver partecipato ai congressi di circolo e per essere, con la loro generosa militanza, il vero patrimonio del nostro Partito.

Occorre da subito continuare nel lavoro di costruzione del più ampio movimento di massa di opposizione al governo Letta, alle politiche di austerità imposte dall’Unione Europea e nella difesa della costituzione nata dalla Resistenza. La Costituzione è oggetto di un vero e proprio attacco da parte della maggioranza del Parlamento. Una maggioranza che è delegittimata ad operare qualsiasi modifica alla nostra carta fondamentale, anche alla luce della recente decisione della Corte Costituzionale di dichiarare anticostituzionale l’abnorme premio di maggioranza della legge elettorale Calderoli, grazie al quale già si era operato nella precedente legislatura lo strappo dell’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione, attraverso la riforma dell’art. 81.
A tale proposito, il PRC ritiene istituzionalmente inopportuno e gravissimo politicamente l’intervento del Presidente della Repubblica Napolitano, teso a prefigurare un nuovo impianto istituzionale ed elettorale della Repubblica in senso maggioritario, attraverso una prassi presidenzialista. Contro questo disegno, il PRC si è sempre battuto e si batterà, facendo appello a tutte le forze democratiche e antifasciste, a partire dal comitato per il 12 Ottobre, a far sentire il proprio dissenso e manifestare la loro contrarietà alla manomissione della nostra carta costituzionale e a rilanciare la battaglia per un sistema elettorale proporzionale. Il tentativo in corso di disinnescare gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale sulla legge elettorale va contrastato sul piano politico e culturale. Il fallimento di venti anni di maggioritario e bipolarismo rende possibile riprendere a livello di massa la battaglia per la proporzionale. La crisi democratica che viviamo è conseguenza di quella sociale ed economica.
La crisi economica che viviamo in Italia è figlia del neoliberismo bipartizan, applicato su scala continentale dalla troika e dalla commissione europea, attraverso memorandum, Mes e Fiscal compact, e nel nostro paese aggravata delle grandi coalizioni e dai governi Monti e Letta. In nome dell’osservanza cieca dei trattati europei e del rientro dal debito, si sta portando avanti un attacco senza precedenti alle condizioni di vita di milioni di donne e uomini, dei lavoratori, delle classi sociali più deboli. Si sta operando una nuova offensiva, che vede questo governo protagonista di una ennesima ondata di privatizzazioni, di vera e propria svendita del tessuto produttivo del paese, già segnato dagli effetti recessivi delle politiche di rigore fin qui applicate. Una crisi che vede drammaticamente crescere il divario e insopportabili disuguaglianze fra aree del paese e classi sociali. Una crisi che colpisce le fasce più deboli della popolazione, fra cui giovani , donne, con una disoccupazione ai massimi storici ed una precarietà divenuta esistenziale. Una crisi che vede approfondirsi elementi di regressione civile e culturale, solitudine e disperazione, paura e razzismo. Fra questi spicca il moltiplicarsi dei casi di femminicidio. La diffusa violenza maschile, fisica, materiale e simbolica, sul corpo delle donne, sono il segno di una crisi del maschile che ancora non sa porsi in relazione con la libertà femminile.
Nella costruzione di un movimento di massa contro l’austerità, il PRC deve impegnarsi nel ridare centralità al conflitto sociale e di classe. I caratteri della crisi dimostrano attualità della critica marxista dell’economia politica e delle teorie economiche dominanti, della centralità del conflitto di classe, pur nelle rinnovate forme derivate dalla nuovo composizione sociale del blocco sociale di riferimento. Qui siamo chiamati ad un salto di qualità della nostra iniziativa, innovando e estendendo le nostre pratiche di intervento sociale, dando priorità alla nostra capacità di iniziativa politica e organizzazione, alla modalità di lavoro dei nostri circoli. Il 9° congresso del PRC chiama il prossimo CPN a dare centralità al lavoro di radicamento sociale del partito, di cura della sua presenza fra i lavoratori e le lavoratrici, i precari, i movimenti per la casa e il reddito, i migranti, a estendere e rafforzare le pratiche del partito sociale. Senza cambiare rapporti di forza nella società e senza una nostra capacità di essere presenti e promotori nelle lotte sociali, non può esservi alcun cambiamento dei rapporti di forza politici. Occorre inoltre una cura della sua capacità di autonomia attraverso l’autofinanziamento, della sua capacità di comunicazione, dotandosi di ulteriori strumenti, della formazione dei gruppi dirigenti e del loro necessario rinnovamento. Un rinnovamento che sia anche e soprattutto delle pratiche, mettendo in atto una democrazia degli iscritti, un modello di partito partecipativo e inclusivo. Un partito che superi il suo carattere sessuato e una pericolosa tendenza a rimuovere la questione di genere, come purtroppo emerso anche durante questo nostro consesso. Un partito che sappia dialogare e costruire relazioni stabili con il mondo della cultura e dell’intellettualità non organica al pensiero unico. Un partito che accolga le figure sociali della nuova composizione di classe. Occorre inoltre lavorare alla cura dell’organizzazione del partito, per un suo rilancio e per migliorarne la vita democratica, il coinvolgimento dei circoli, una verifica dei gruppi dirigenti basata sul lavoro politico svolto. A tale fine, il congresso del PRC dà mandato al prossimo Cpn di convocare una conferenza di organizzazione del Partito, per definire le necessarie innovazioni alla sua modalità di funzionamento a tutti i livelli. Per apportare le necessarie modifiche statutarie derivanti dall’esito della conferenza, il congresso propone di riconvocare la platea dei delegati.
Dal punto di vista del conflitto sociale, pur in un quadro di mobilitazioni che a differenza del resto del sud Europa rimane segnato dall’inerzia e dalla subalternità della gran parte del sindacalismo confederale al quadro politico, esistono positivi segnali in controtendenza, come dimostrano le mobilitazioni del 18 e 19 ottobre, le mobilitazioni dei lavoratori del trasporto pubblico a Genova e Firenze, le lotte nel settore della logistica, la manifestazione del 12 Ottobre a difesa della costituzione, l’iniziativa della Fiom e dei sindacati di base in tutti questi anni.
Il PRC è chiamato a dare maggior efficacia e coordinamento nell’iniziativa dei suoi iscritti nel lavoro sindacale, coordinandone l’attività al fine della costruzione del movimento di massa contro l’austerità. A tal fine, per il prossimo congresso della CGIL, auspichiamo la costruzione di una sinistra sindacale che possa aprire una battaglia politica per rilanciare il ruolo di classe della CGIL su punti dirimenti la politica economica, sociale e contrattuale, invertendone il segno moderato e adattativo al quadro politico.
In Italia pesa enormemente l’assenza del conflitto sociale organizzato, che ponga la questione del lavoro e della giustizia sociale , della redistribuzione della ricchezza al centro del dibattito politico, e senza il quale la crescente sofferenza sociale trova come sbocco quello della protesta populista o dell’astensione, o il rischio di essere attratto da proposte reazionarie. L’antifascismo per noi rimane valore indiscutibile e impegno d riaffermare.
La battaglia sociale che dobbiamo promuovere è anche battaglia delle idee, di egemonia per la costruzione del blocco storico, di ricomposizione delle tante vertenze sociali e ambientali che attraversano il paese, come la No Tav, quella terra dei fuochi, le lotte in difesa del posto di lavoro e per i beni comuni, del precariato per il reddito sociale, della difesa della scuola e università pubblica, per la pace e contro la guerra, i No Muos e contro gli F35.
In questa direzione il PRC si impegna a fare del Piano per il lavoro e riconversione ecologica dell’economia la sua campagna di massa dei prossimi mesi, per rimettere a tema la necessità dell’intervento pubblico in economia e del mutamento di paradigma sull’idea di sviluppo. La recente tragedia che ha colpito la Sardegna, dimostra ancor di più come sia urgente e necessario , attraverso una programmazione pubblica, intervenire per il riassetto idrogeologico del territorio, e quanto l’idea liberista sia incapace di coniugare sviluppo sociale e salvaguardia dell’ambiente, di come la lotta per la trasformazione sociale connetta questione di classe e ambientale. L’austerità colpisce i diritti sociali anche attraverso il patto di stabilità imposto agli enti locali. Il Partito si impegna in una campagna contro i suoi vincoli e per la sua messa in discussione e sostiene pertanto l’esperienza della rete dei comuni solidali come delle amministrazioni che in varie forme si oppongono alla distruzione del welfare locale in nome del rigore. Il 9° congresso del PRC sostiene la campagna per l’amnistia sociale, contro la repressione dei movimenti sociali in atto.
Accanto e insieme al piano per il lavoro, Il PRC fa della lotta per la rottura con questa Unione Europea, per la messa in discussione della sua architettura istituzionale neoliberista e dei suoi Trattati, come il fiscal compact, Mes , Maastricht e Lisbona, il centro della sua proposta e iniziativa politica. La disobbedienza ai trattati e la costruzione di coalizioni sociali e politiche contro l’austerità a livello nazionale ed europeo sono una priorità e necessità. Senza mettere in discussione gli attuali assetti di potere in Europa, la sua natura antidemocratica e antipopolare, non è possibile uscire da questa crisi, che anzi si aggrava seguendo la via tracciata dalle elites europee di massacro sociale e distruzione del welfare e dei diritti. A tal fine il PRC sostiene la campagna per referendum consultivi sui trattati europei e le comuni campagne con il Partito della Sinistra Europea, come quella contro il TTIP.
Il PRC è inoltre chiamato ad approfondire il dibattito su la possibile implosione dell’area euro e della moneta unica, come possibile conseguenza delle politiche di austerità, e sulle possibili proposte alternative e eventuali strategie di uscita, in difesa dei lavoratori e della sovranità popolare e democratica.
Nelle stesse ore in cui si chiude il nostro Congresso, si svolgono le primarie per l’elezione del nuovo segretario del PD, il cui probabile esito sancirà una nuova svolta moderata e centrista. Una svolta che si accompagna ad un quadro europeo segnato dalla nascita della grosse koalition in Germania e che chiude ogni illusione riguardo possibili mutamenti di rotta della socialdemocrazia europea nei riguardi dell’austerità.
Per tali ragioni è ancor più necessario rimettere in campo una proposta per la sinistra nel nostra paese.
Contro la grande coalizione europea e italiana, occorre costruire una sinistra alternativa e autonoma dal centrosinistra, che si unisca su un chiaro programma di lotta all’austerità, di rottura con il modello neoliberista di questa unione europea, per un’uscita da sinistra dalla crisi.
Ferma restando la necessità del Prc come organizzazione politica dei comunisti, che è aperta al confronto sul tema dell’unità con le altre forze comuniste, nella chiarezza della scelta strategica di autonomia dal centro sinistra e di innovazione politico culturale nel senso della rifondazione. Come nel resto d’Europa – e le esperienza del Front de gauche, Izquierda Unida, Syriza ne dimostrano la fattibilità – insistiamo nel proporre un processo di aggregazione dal basso, democratico e partecipativo della sinistra di alternativa e delle forze antiliberiste e anticapitaliste del nostro paese, che si connoti per l’autonomia e l’alterità rispetto al centrosinistra e al Partito Democratico. In questa direzione, il IX congresso del PRC impegna il Partito nel far crescere e avanzare per le prossime elezioni europee la costruzione di una lista di sinistra e contro l’austerità, che faccia riferimento alla Sinistra Europea e al Gue, e che riunisca intorno alla candidatura di Alexis Tspipras le forze della sinistra alternativa, i movimenti e le singole personalità che condividono il programma comune di lotta all’austerità, per i lavoro, la difesa dei beni comuni e dei diritti sociali. Una lista che dia voce ai precari, a lavoratori, a tutti popoli europei che resistono agli effetti nefasti delle brutali politiche di austerità imposte dalla Troika e dall’UE, e di cui la lotta del popolo greco e di Syriza rappresenta il punto più alto e la dimostrazione che è possibile un’uscita a sinistra dalla crisi.

12/04/2013

Scrivi il tuo Futuro


IX congresso del circolo di Rifondazione Comunista di Ardea

In data 10 novembre 2013 Si è svolto il IX congresso del circolo 
di Rifondazione Comunista di Ardea, intitolato al nostro compagno 
partigiano Marcello Graziosi.
Il nuovo direttivo insediato ha eletto all'unanimità Claudio Rachiele.
alla carica di segretario politico di circolo.

Di seguito un estratto del suo discorso di insediamento.
 
"Ritengo questo un grande onore e ringrazio tutti i compagni che hanno 
così riconosciuto il mio impegno e la mia determinazione nella parte-
cipazione a tutte le iniziative del Circolo. 
Saluto tutti gli iscritti, soprattutto i molti giovani che si sono
tesserati e stanno iniziando la loro esperienza politica.
Sono sicuro che sarà per loro una grande arena per crescere e a noi
permetteranno un confronto diretto con le loro istanze.

Chi mi conosce sa che, da sempre, sono stato vicino ai movimenti e alle
associazioni che lavorano sul territorio.
Con loro e con tutti quelli che vorranno lavorare con noi cercherò, 
insieme a tutti i compagni, di essere presente nel territorio per dare
voce a chi non ce l'ha e a denunciare ingiustizie e malversazioni. 

Vorrei che i movimenti tutti riuscissero a fare un salto di qualità e
si potesse abbandonare l'ipocrisia della partecipazione anonima alle
manifestazioni quando l'appartenenza alle varie forze politiche darebbe
più forza alla protesta.
A tutti quei compagni delusi dalla sinistra rinnovo l'invito a tornare
nei  circoli per lavorare insieme sul territorio, unico vero scopo 
della militanza.

Pur avendo avuto sempre rispetto della democrazia e del potere del 
popolo, non sono più disposto al dialogo con le formazioni politiche 
che hanno danneggiato Ardea facendone territorio di rapina.
E' risaputa la mia avversione a tutte quelle pratiche di clientelismo, 
di comitati d'affari e di interessi privati in atti pubblici.
Invito i compagni e i cittadini tutti alla vigilanza su queste brutte
abitudini che tolgono le risorse alla collettività a favore dei soliti 
noti.
Mi indignerò e, con tutti quelli che vorranno indignarsi insieme a me,
cercherò di coagulare intorno a Rifondazione tutti quei cittadini
onesti che ne hanno abbastanza di questi furti alla collettività.  
 
Ringrazio, per il lavoro svolto con dedizione, preparazione e sacrificio 
personale e familiare, la compagna Barbara Tamanti che mi ha preceduto
come segretaria del nostro circolo.
Cercherò di gestire le problematiche con capacità e grinta pari alla sua 
e sono certo che ci aiuteremo come sempre a continuare nel lavoro comune.
A mio discapito c'è la differenza di genere che spero sia mitigata dalla 
partecipazione delle numerose ed eccezionali compagne a cui chiedo la
loro collaborazione per insegnarmi a vedere le problematiche dal loro 
punto di vista.

Ringrazio tutti i compagni che mi hanno voluto augurare buon lavoro e 
spero di non deluderli per la fiducia che hanno riposto in me."

12/03/2013

Prc Castelli, Concluso il IX Congresso della federazione

Domenica 1 dicembre, a conclusione del XI Congresso, Bizzoni Marco è stato eletto segretario provinciale della federazione “Castelli, Colleferro, Litoranea” del Partito della Rifondazione Comunista . Il Congresso ha visto una buona partecipazione di iscritti, simpatizzanti. Sono intervenuti, presentando i loro saluti, Mauro Gigli segretario IDV provincia di Roma e Massimo Andolfi del regionale dei Verdi; Farina Francesco ha parlato a nome del collettivo “R/Esistenza”, mentre hanno inviato i loro saluti, essendo impossibilitati a partecipare, Astrid Lima del “Comitato acqua pubblica” e Salvatore Tedone capogruppo PRC-Fds di Albano. Nei due giorni di congresso hanno preso la parola 23 delegati e delegate che hanno dato vita a un dibattito ricco e articolato che ha affrontato i problemi ed i temi della politica nazionale e locale.
A rappresentare la federazione del Prc al congresso nazionale di Perugia, dal 6 al 8 dicembre prossimi, saranno: Umberto Spallotta, Federica Pezzi e Stefano Pennacchi, Mimmo Soldati, Carlo Cortuso. Dopo le conclusioni del garante nazionale Stefano Galieni si è proceduto alla elezione nel Comitato Politico della Federazione dei seguenti compagni e compagne:
Bellini David, Busiello Roberto, Bruni Valerio, Paccariè Anna Maria, Pesoli Fabio, Pezzi Federica, Porru Andrea, Polidori Massimo, Scardigno Nicolas, Spezzuti Giorgio, Tamanti Barbara, Bevilacqua Marta, D'Angellillo Alessandro, Dallator Orazio, Della Bina Lorita, Iannucci Stefano, Marruccio Flaviano, Paterna Stefano, Pesci Marzia, Carletti Marco, Masum Matteo. Sono invitati permanenti del CPF tutti i segretari dei Circoli. Sono stati eletti nella Commissione di garanzia i compagni e le compagne: Macrì Roberto, Presidente della Commissione, Graziosi Marina, Fiandra Alessandro ,Gianiorio Ivano, Soldati Mimmo.
A tutti i compagni e le compagne che hanno messo a disposizione il proprio tempo, per ricostruire una sinistra anticapitalista in grado di organizzare una forte opposizione di massa alle politiche di austerità che stanno martorizzando il popolo italiano, facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro.

11/21/2013

NO all'AUTOSTRADA ROMA-LATINA e alla BRETELLA CISTERNA-VALMONTONE


22 NOVEMBRE 2013 ore 14,00
TUTTE/I AL PRESIDIO SOTTO AL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
P.zza di Porta Pia,1 Roma
NO alla DEVASTANTE e INUTILE AUTOSTRADA a PEDAGGIO A12-ROMA-LATINA, alla BRETELLA CISTERNA-VALMONTONE e a tutte le GRANDI OPERE come la LIVORNO-CIVITAVECCHIA e la ORTE-MESTRE.
SI alla MESSA in SICUREZZA STRADALE e del TERRITORIO, al POTENZIAMENTO della RETE FERROVIARIA per i PENDOLARI e le MERCI. 
----> Ultim'ora: Alla nostra richiesta, il Capo di Gabinetto del Ministro Lupi, ha dato la disponibilità ad incontrare una nostra delegazione. Nel ringraziare, abbiamo chiesto ai nostri interlocutori di essere presenti in forma non solo tecnica (resp.li Dipartimenti), ma soprattutto politica (leggi Ministro o VMinistro).
Ecosalutiresistenti
Gualtiero Alunni
Comitato No Corridoio Roma-Latina per la metropolitana leggera


11/13/2013

Un Congresso per ridare alla sinistra di Albano, Cecchina e Pavon a un ruolo deteminante.





Sabato 16, ore 16,30 presso la sala Vespignani,


  si svolgerà il congresso del Partito della


 Rifondazione Comunista circolo “Luciano 


Gruppi di Albano, Cecchina e Pavona. Anche


 per il PRC si sta procedendo lungo un percorso


 congressuale nazionale ma la grande


 stampa nazionale, colpa forse anche del fatto


 che non si può rimestare in nessuno


 scandalo di compravendita di tessere o parlare


 di Berlusconi, non la ritiene una notizia


 degna da far conoscere ai lavoratori.  

Il congresso del PRC è stato convocato per discutere in una riflessione collettiva, con gli iscritti, i simpatizzanti, i lavoratori sulle proposte politiche da sviluppare nei prossimi anni. Il PRC, infatti, ormai da tempo sta lavorando per contrastare le politiche di austerità che i governi PD-PDL continuano a perseguire facendo pagare ai lavoratori tutti i costi della crisi.
A differenza di chi ritiene che la politica sia delega di cui investire esperti eccezionali chiamati segretari o uomini scelti dal capo-padrone. Per i militanti del PRC la politica è quella passione civica necessaria per contrastare con la forza ideale di molti le scelte dei poteri forti: banche, mass media, chiese, economia e finanza; che a differenza dei lavoratori non sono mai a corto di pedine in Parlamento per condurre il gioco dei loro interessi.
Il congresso del PRC di Albano, Cecchina e Pavona dovrà riflettere sul modo in cui poter rendere nuovamente determinante la sinistra nell’amministrazione comunale. Infatti sebbene il PRC sia stato determinante per sconfiggere le pretese delle destre di continuare a malgovernare Albano i risultati elettorali non hanno riconosciuto questa importanza. Malgrado ciò siamo stati fermi e forti nella difesa di un’amministrazione che poteva essere di totale discontinuità con il passato delle destre ma che per l’importante  peso specifico del PD al suo interno spesso ha preferito la continuità. Non essere determinanti tuttavia non ha significato essere ininfluenti come è accaduto alla sinistra del PD. Siamo riusciti in questi anni a spingere l’amministrazione su alcune nostre posizioni: abbiamo spinto il PD a mettere in piazza i numeri del dissesto finanziario del Comune causato dai fallimentari anni di gestione del centrodestra, cosa che chiedemmo all’indomani della vittoria elettorale; sulla costruzione dell’inceneritore abbiamo spinto il PD locale ad opporsi alle scelte favorevoli operate dal PD regionali e nazionali; abbiamo mantenuto fermo il nostro impegno nel cercare di impedire l’aggressione edilizia speculativa del territorio di Albano, Cecchina e Pavona. Insomma siamo stati influenti nell’amministrazione ma non determinanti. Il congresso comunale discuterà di quanto fatto sino ad ora e di come riprendere quella sfida per riuscire a far si che, il PRC, insieme a tutta quella parte della sinistra comunista o meno che vorrà contribuire, possano tornare ad essere determinati nelle scelte dell’attuale e delle future amministrazioni di Albano Laziale.

PRC-FdS Circolo “L. Gruppi” Albano-Cecchina-Pavona

11/07/2013

Contro ogni iniziativa tesa a celebrare i fascismi!


Il Partito della Rifondazione Comunista, federazione castelli, colleferro, litoranea, parteciperà al corteo del 9 novembre che si svolgera ad Albano Laziale aderendo alla manifestazione promossa e organizzata dall'ANPI della locale sezione “Marco Moscati”.
I recenti fatti delle esequie di Priebke, di cui un'irresponsabile ordinanza prefettizia aveva consentito lo svolgimento, hanno reso evidente come vi fosse l'intenzione da parte delle organizzazioni neofasciste di utilizzare tale evento per celebrare l'orgoglio nazifascista.
Solo l'immediata reazione dei dirigenti dell'ANPI e lo spontaneo presidio democratico e antifascista dei cittadini di Albano hanno impedito che in questa cittadina, Medaglia d'argento al valor civile, si realizzasse una vergognosa gazzarra inneggiante ai fascismi!
Il governo PD-PDL impegnato a manomettere la Costituzione, per impedire ai lavoratori di poter ricostuire una propria forza politica organizzata ed incisiva e renderne politicamente ininfluente la forza negli anni a venire, non vede, non sente e fa finta di non sapere che proprio quelle politiche di austerità che sta portando avanti, e che fanno pagare ai lavoratori il costo della crisi, sono un possibile brodo di cultura del fascismo.
A chi è disperato l'irrazionalità delle idee fasciste può sembrare uno strumento di difesa dai colpi che quotidianamente riceve dal governo che toglie risorse ai cittadini per darle al capitale finanziario.
Questi sono i motivi che vedono il PRC impegnato nella difesa della Costituzione e impegnato a chiederne la piena applicazione. Riteniamo che sia ora di farne rispettare i dettami, tra cui quelli che prevedono il divieto della riorganizzazione del partito fascista. E' ora che nelle nostre comunità sia impedita l'agibilità politica a tutte quelle organizzazioni che si richiamano e professano idee elaborate dai vari fascismi!
Il PRC dei castelli, come sempre, darà il proprio contibuto e si adopererà per consentire la più ampia partecipazione possibile al corteo.
Invita pertanto i propri militanti, i simpatizzanti, i democratici, gli antifascisti ed i cittadini dei Castelli Romani a partecipare al corteo popolare che si realizzerà sabato 9 novembre ore 15,00 a Piazza Mazzini, Albano Laziale.


Marco Bizzoni

11/05/2013

Contro ogni iniziativa tesa a celebrare i fascismi!!

Corteo Popolare
Albano Laziale 
Sabato 9 novembre ore 15
Piazza Mazzini


11/01/2013

BANCA INTESA-SAN PAOLO DEBOLE CON I FORTI E FORTE CON I DEBOLI.

Romain Zaleski e Zunino Luigi sono entrambi grandi debitori delle banche, in primis di Intesa San Paolo. Hanno ognuno all’incirca 2mld di debito. Zaleski è un finanziere francese di origini polacche che arriva in Italia perché deve riscuotere un credito da un’acciaieria della Val Camonica; lui la rileva e si stabilisce nel bresciano.Specula in borsa, le banche lo finanziano nel 2007 fino a 9 miliardi, di cui circa 2 forniti da Intesa San Paolo, guidata da Giovanni Bazoli. Nel 2008 Zaleski crolla insieme ai mercati finanziari. Da allora le banche, da Intesa a UniCredit, gli ristrutturano il debito rifinanziandolo. Più o meno lo stesso vale per l’immobiliarista Luigi Zunino: nel 2008 aveva più di 3 miliardi di debiti, e la procura di Milano aveva chiesto il fallimento della sua società Risanamento. Ma anche in questo caso, si fa un accordo con le banche che si prendono quote della società e gli iniettano liquidità. A coloro che, invece, non hanno amici nelle banche, chiudono i fidi e di conseguenza essi devono chiudere le loro imprese.Questo sta accadendo a Monte Porzio Catone ad una cooperativa di abitazione che da oltre venti anni cerca di raggiungere lo scopo sociale di dare alloggio ai Soci al minor costo sostenibile.
La cooperativa ha ricevuto un finanziamento di circa 7.000.000,00 di euro per la costruzione di 68 alloggi sociali. Nell’ anno 2000 l’impresa che aveva appaltato i lavori viene posta in liquidazione e lascia la cooperativa con i lavori da completare.
I Soci, con enormi sacrifici, riescono a rendere fruibili gli alloggi e da tempo abitano negli stessi.
Dopo diverse vicissitudini Banca Intesa e altre banche creditrici nei confronti della società appaltatrice, nonostante le ripetute richieste di accordo da parte della cooperativa, hanno proceduto alla richiesta di vendita all’asta degli alloggi, asta che si svolgerà il 22 novembre p.v..
La cooperativa da diverso tempo chiede alla Banca di trovare un accordo a saldo e stralcio o di cedere il credito per evitare la vendita e assegnare le case ai soci.
La Banca, ancora oggi, di fronte aduna offerta di ben oltre quanto finanziato, risponde che la cifra non è congrua perché la Consulenza Tecnica del Tribunale ha stabilito il valore degli alloggi in circa 20.000.000,00 di euro.
Se il valore è così alto lo si deve ai Soci che hanno mantenuto e valorizzato il bene e non certo alla Banca.
Perché non accettare un accordo con chi persegue uno scopo sociale,tra l’altro in linea con i fini dichiarati a gran  voce da Banca Intesa, accanendosi contro gente comune che con sacrificio cerca di ottenere un’abitazione per sé e la propria famiglia?

Monte Porzio Catone 2.11.13       

   
Provincia diRoma
Federazione Castelli-Litoranea-Colleferro
 Il Segretario 3396913376
  Danilo Marra




10/31/2013

Se fossi una banca ti avrebbero già salvato






10/27/2013

Rifondazione comunista piange la morte del compagno Armando La Fortezza.

 Rifondazione comunista piange la morte del compagno Armando La Fortezza. Morto a quarant’anni, la maggior parte dei quali dedicati alla politica, dalla militanza nel partito iniziata giovanissimo, ai dieci anni in cui ha ricoperto, con grande orgoglio, la carica di consigliere e poi capogruppo di Rifondazione comunista al consiglio comunale di Genzano. Parole vuote queste per chi non ha conosciuto Armando, un uomo che ha anteposto a qualsiasi cosa o affetto la militanza, la cura del partito, l’organizzazione del partito, l’attività amministrativa, che seguiva quotidianamente. Molti lo ricordano come l’organizzatore, quasi l’anima, del carnevale genzanese, come un organizzatore infaticabile dell’Infiorata. Attivo anche nell’organizzazione del partito sociale, fu tra i primi a correre in Abruzzo dopo il terremoto. Fino all’ultimo giorno la sua preoccupazione è stata la sorte del partito, e la sua certezza la necessità della riorganizzazione del comunismo, dal basso, dal territorio, nella Genzano che ha sempre amato. Fino alla fine ha continuato a vedere nei giovani la linfa dell’organizzazione comunista e a ogni giovane che arrivava regalava una copia di “Latinoamericana”, scrivendo, per qualsiasi giovane arrivasse, la dedica “ con ardore rivoluzionario”, perché questo aveva Armando, un forte ardore, la capacità di coinvolgere e di organizzare, l’amore per il comunismo e per il suo territorio. La retorica farebbe dire che è un compagno insostituibile e che lascia un vuoto incolmabile, ma nel caso di Armando, non lascia solo un vuoto, lascia l’impossibilità di avere un altro “comandante” capace di annullare se stesso in nome del partito.
Era ateo, non serve augurargli che la terra gli sia lieve, l’augurio è che il suo insegnamento, fatto di letture del "che", racconti sulla politica locale, nottate a decidere strategie,  battute esilaranti e capacità di rimanere rivoluzionari senza perdere la tenerezza, rimanga a chi ha avuto il privilegio di poter fare politica, amministrare e condividere una parte di cammino con lui.
Come avrebbe detto col pugno alzato Hasta siempre compagno!

le esequie saranno una cerimonia di commemorazione laica martedì alle 15 alla sala delle grotte del Comune di Genzano, da lì il corteo fino al cimitero, chi vuole porti la bandiera rossa, come avrebbe voluto Armando

10/13/2013

A TUTTI I COMPONENTI IL CPF
A TUTTI I COMPONENTI LA CFG
A TUTTI I SEGRETARI DI CIRCOLO
A TUTTI GLI AMMINISTRATORI

E' CONVOCATO IL CPF DELLA FEDERAZIONE CASTELLI PER IL GIORNO 17 OTTOBRE 2013 ALLE ORE 19,00 PRESSO ILCIRCOLO DI LANUVIO SUL SEGUENTE ORDINE DEL GIORNO.

1) SOTTOSCRIZIONE DOCUMENTI CONGRESSUALI NAZIONALI:
2) ELEZIONE COMMISSIONE PER IL CONGRESSO:
3) VARIE ED EVENTUALI.

IL SEGRETARIO

I DOCUMENTI CONGRESSUALI POSSONO ESSERE SCARICATI DAL SITO www.rifondazione.it

10/09/2013

PRC Castelli: “il 12 ottobre saremo a Roma al corteo per la difesa della Costituzione”.



Il Partito della Rifondazione Comunista, federazione castelli, colleferro, litoranea, parteciperà al
corteo del 12 ottobre che si svolgera a Roma a seguito dall’appello “La via maestra” lanciato da
Rodotà, Landini e Zagrebelsky per la difesa e la piena attuazione della Costituzione.
La manifestazione del 12 intreccia gli attuali problemi della democrazia e del lavoro, temi che
vogliamo far emergere con forza, visto che l'informazione mainstream parla d'altro per nascondere
la devastazione culturale, sociale ed economica che le politiche di austerità hanno prodotto in questi
anni.
Il PRC dei castelli vuole dare il proprio contibuto adopererandosi per consentire la più ampia
partecipazione possibile al corteo romano, in tale prospettiva organizza un presidio in Piazza S.
Pietro ad Albano Laziale per il giorno giovedì 10 dalle ore 17,00 alle ore 20,00. Tutte le forze
politiche e sociali, i democratici, i cittadini sono invitati a partecipare.
Il PRC ritiene che per poter difendere e rilanciare l'attuazione della Costituzione sia necessario che
quanti vi si riconoscono si uniscano in una coalizione che guardi alla difesa ed all'estensione dei
diritti dei lavoratori, dei diritti sociali e civili e alla difesa della democrazia, contro la pretesa di
quanti con la scusa dell'innovazione e della necessaria austerità intendono manomettere i diritti
costituzionali e rendere i lavoratori totalmente subalterni ai padroni.
Noi riteniamo che dire NO alle poltiche europee di contenimento della spesa sia il primo passo per
la difesa della nostra democrazia come prevista dalla Costituzione e l'unica strada per riportare
l'economia del nostro Paese nella responsabilità della politica italiana, che usa i trattati europei
come una scusa per le loro politiche antipopolari. I governi Berlusconi, il governo Monti, il governo
Letta, tutto cambia tranne il risultato, si continua a far pagare ai ceti popolari il costo di politiche
utili al grande capitale finanziario ma non ai lavoratori.
Il Partito della Rifondazione Comunista della federazione castelli auspica che questa manifestazione
possa diventare un momento di avvio per la costruzione di una opposizione di massa alle politiche
di austerità che poteri forti, banche e governo PD-PDL stanno portando avanti
Marco Bizzoni
segreteria PRC castelli, colleferro, litoranea

10/03/2013

Costituzione, la via maestra


Il 12 ottobre l'appuntamento è a Roma in Piazza della Repubblica.
Arriveremo a Roma da tutt'Italia per una grande manifestazione nazionale per difendere la Costituzione e rivendicarne l'applicazione.

Come è scritto nell'appello "La difesa della Costituzione è innanzitutto la promozione di un’idea di società, divergente da quella di coloro che hanno operato finora tacitamente per svuotarla e, ora, operano per manometterla formalmente. [...] Non è la difesa d’un passato che non può ritornare, ma un programma per un futuro da costruire in Italia e in Europa."

Per la riuscita della manifestazione è però fondamentale la partecipazione di tutti. Questa, infatti, è una manifestazione promossa da personalità come Lorenza Carlassare, Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, ma si basa sull'impegno di tutte e tutti i cittadini che vi si riconoscono.

VISITA IL SITO: http://www.costituzioneviamaestra.it/
 
 

Albano Laziale. Presidio "La via maestra è la COSTITUZIONE"

Oltre la crisi, per il diritto, per la dignità del lavoro

Il 10 ottobre in Piazza S. Pietro, Albano Laziale, dalle ore 17,00 alle ore 20,00 si terrà il Presidio in preparazione della manifestazione del 12 ottobre a Roma.

Manifestazione promossa da Luigi Ciotti, Stefano Rodotà, Maurizio Landini, Lorenza Carlassare e Gustavo Zagrebelsk.


 VISITA IL SITO: http://www.costituzioneviamaestra.it/

9/05/2013

ARDEA PIANGE.... ma le sue sono lacrime di coccodrillo.


Tematiche E Polemiche di disservizi, vecchi ormai , incancreniti e mai superati, anche se oggetti di ogni promessa elettorale.
Settembre come ogni anno porta con se angoscia e apprensione per la piccola minoranza dei cittadini, quelli con figli disabili, che con la riapertura delle scuole, vivono in un puntuale disagio: il comune sarà in grado di garantire loro le assistenti scolastiche previste dalla legge?
Le operatrici che si sono rese protagoniste di molteplici iniziative di protesta per i mancati pagamenti, di cui sono tuttora in attesa, sono ancora nel limbo e le famiglie pure.
Questa volta gli eletti al governo di Ardea, hanno superato perfino i loro predecessori, dopo un estate all’insegna dell’abbandono, non si destano ancora nel ruolo di amministratori seri ed impegnati, cosi’ come alcuni cittadini li hanno “democraticamente” designati
La raccolta dei rifiuti differenziata sospesa, ci ha costretto a una condizione di cumuli e maleodore , ma possiamo vantare di aver contribuito alla proliferazione di colonie di topi, nessun intervento sulle strade, tantomeno alcuna iniziativa tipicamente estiva che potesse attirare turismo, per non parlare di progetti atte a favorire l’impiego giovanile stagionale, come molte cittadine balneari sanno fare. (Teniamo l’attenzione sulla spiaggia dedicata ai cani, con l’augurio che non si trasformi in blocchi di cemento a favore di qualcuno).
In un quadro tanto desolato, una domanda: quando tornano dalle ferie?
Purtroppo la certezza di vincere sempre, trasforma la realtà, essi sanno bene che bravi o no, i cittadini continueranno a votarli sempre, per non rompere equilibri atavici, familiaristi e clientelari, gli ardiesi sono degli inguaribili ottimisti, non smettono di sperare ...a questo punto è il caso di dire che Ardea piange, ma le sue sono lacrime di coccodrillo.
Tamanti
Rifondazione comunista
Circolo Ardea

8/14/2013

Bevilaqua (PRC), La gestione Acea fa acqua da tutte le parti

In un'era di disinformazione inversamente proporzionale alla possibilità di accedere in tempo reale alle notizie si sta diffondendo la convinzione, erronea, che la contrarietà di Rifondazione comunista alle gestioni private sia di carattere ideologico. Tradotto sarebbe "voi vecchi comunisti, che non esistete più, siete settati nel '900 e quindi, non accorgendovi che il tempo è cambiato, siete ancora fideisticamente innamorati di una forma di gestione pubblica, ormai inefficiente che ha fatto il su corso".
Il caso della gestione idrica secondo noi è emblematico: quando si passò alla gestione privata ci dissero, e se ne convinse una larghissima fetta di società, anche quella che oggi vanta di aver finalmente calcato le scene della politica, che il gestore privato avrebbe risolto quella mole di problemi legati al ciclo dell'acqua che le amministrazioni locali, a causa dei tagli, non potevano più risolvere, cioè ci avrebbe rifatto condotte idriche, fognature, depuratori ecc.
Ebbene, a diversi anni dal passaggio al gestore privato, non ci sembra che la situazione sia migliorata: mentre in diverse zone dei castelli continua a mancare l'acqua, in alcuni territori l'acqua non rispetta i parametri minimi di legge per la quantità di arsenico contenuto. Quindi la tanto decantata efficienza che il gestore privato avrebbe garantito dov'è?
Rifondazione comunista rimane convinta, esempi di mala gestione privata alla mano, che la gestione pubblica e, dove non più possibile, a causa di scelte scellerate figlie di un'ideologia davvero superata e smentita dai fatti, cioè quella della terza via di un capitalismo dal volto buono, di un serrato, accorto e puntuale controllo di gestione al fine di avere quantomeno garantiti i rispetti dei termini contrattuali, sia l'unica strategia per garantire non solo i servizi, ma anche l'accesso reale ai beni comuni.
Che fare oggi? lavorare con quella parte della società civile, costituita in comitati, che ha saputo mantenere attenta l'attenzione e ha saputo garantire, dal basso, un controllo di gestione veramente accorto.
Accanto a questo è necessario secondo noi mettere in campo una forma di gestione alternativa a quella oggi praticata da Acea, capace di garantire a tutti, nel rispetto dell'esito referendario, l'accesso alla risorsa idrica che non è un bene da cui trarre profitto. Bisogna disegnare per l'acqua, così come per la gestione dei rifiuti, un quadro di cooperazione tra i territori, che sia a carattere pubblico, un progetto tutto da scrivere ancora, ma non più rinviabile che permetta di superare ai castelli il campanilismo ma anche la concezione, ormai davvero superata, della necessità di cedere al privato qualsiasi bene o servizio perchè ne garantisce l'efficienza.
Questa linea dal basso si rende necessaria visti i tagli e le restrizioni agli enti locali voluti dai governi Letta e Monti e non osteggiati da un'opposizione capace di limitare i danni di una politica neo-liberista che riduce tutto a profitto e merce.
Per questo Rifondazione comunista è attenta, in tutti i territori in cui è presente, a operare e a spingere per far operare il controllo di gestione dei servizi affidati mentre elabora una forma alternativa di gestione capace di coniugare la gestione pubblica a una più ampia e informata partecipazione dei cittadini e capace soprattutto di indicare un'alternativa praticabile a chi sostiene che solo un privato efficiente, visti i tagli alle amministrazioni locali, è in grado di garantire servizi e accesso ai beni.
Ci chiedono se ancora esistiamo, ci chiedono se siamo ancora utili, ebbene, finchè da una parte ci sarà chi si è innamorato di una politica neo-liberista, disumana e suddita dei dettami di un'Europa dei mercati e dall'altra un'opposizione di facciata che non sa o non vuole incidere nella politica perchè convinta del tanto peggio tanto meglio, noi ci saremo e continueremo a batterci per una gestione pubblica o quantomeno controllata da una partecipazione reale e informata!

Marta Elisa Bevilacqua
dip. Enti locali
Partito della Rifondazione comunista Federazione Castelli-litoranea-Colleferro

8/12/2013

Acea taglia gli investimenti, ai Castelli Romani è emergenza idrica.



Nell’incontro tra Sindaci e Acea del 9 agosto è andato in scena il vecchio copione: sindaci che protestano e gestore che promette. Ma il tempo delle farse è finito. I soldi per risolvere le crisi idriche, ambientali e sanitarie legate all’acqua ci sono, ma il gestore preferisce non spenderli.

 Il 13 marzo 2013 il responsabile dei rapporti tra amministrazioni locali e Acea, l’ingegnere Piotti, dirigente della STO, ha scritto a tutti i Sindaci e al presidente Zingaretti (cfr lettera allegata), informandoli del mancato rispetto da parte del gestore dei propri impegni: Acea avrebbe dovuto, infatti, eseguire le delibere votate dalla conferenza dei Sindaci, che prevedevano un investimento per il 2012 di  202 mln € e per il 2013 di 189mln €, per un totale di 391 mln di €. Rispetto a questo stanziamento Acea ha effettuato un’autoriduzione, non concordata con gli Enti locali, pari a circa 150mln € (62 mln € per 2012 e 79 per 2013).

Nella delibera numero 7/12, approvata dai sindaci il 17 aprile 2012, era stato deciso il piano degli investimenti. Attenzione alle cifre, perché è nei dettagli che si nasconde il diavolo:

-       Per il 2012 sono previsti 202,03 milioni di investimento; grazie ad una delibera che non ha completamente rispettato il referendum (come denunciato dal comitato acqua pubblica lo scorso anno), viene ancora applicato il 7% di remunerazione del capitale investito alla cifra deliberata fino al 2012, pari a 152,03 milioni; con la delibera 7/12 sono stati stanziati ulteriori 50 milioni di euro (sempre pagati dai cittadini, attraverso le bollette): su questa cifra – essendo stata deliberata dopo il referendum – Acea non potrà incassare il 7% di remunerazione. E’ forse un caso, ma il gestore decide – unilateralmente – di non investire 62 milioni di euro: forse questa cifra include quella parte di investimento senza remunerazione?

-       Per il 2013 l’investimento previsto era di 189,27 euro; anche in questo caso la cifra comprende l’aumento di 50 milioni di euro rispetto agli accordi precedenti (che impegnavano Acea ad investire 139,27 milioni di euro), senza remunerazione. Come detto prima, Acea riduce di 79 milioni l’investimento per l’anno in corso. Anche in questo caso la parte d’investimento non realizzato comprende la cifra non remunerata, e quindi non “conveniente” per Acea?

Questo sono alcune domande che i Sindaci dovrebbero porre ad Acea. Non solo. La scelta del gestore dovrebbe essere immediatamente contestata dagli uffici legali delle amministrazioni.

Acea ha sostenuto che questa riduzione deriva tra l’altro da: “Incertezza del quadro normativo e del contesto economico-finanziario (…) infatti per effetto dell’emanazione del DPR 116\2011, che, a seguito dell’esito della consultazione referendaria, ha espunto il riferimento all’adeguatezza della remunerazione di capitale investito” cioè, tradotto in parole povere, il gestore vuole dire: “siccome non so se continuerò a guadagnare tanto quanto oggi intanto sospendo una parte degli investimenti”.

Cari cittadini ecco come Acea si è tutelata dall’esito del referendum. La conseguenza diretta di questi tagli decisi dal gestore è la drammatica e ormai cronica “emergenza” idrica che attanaglia il nostro territorio. Eppure Acea, dal 2003 al 2011, ha già incassato circa 590 milioni di euro per la remunerazione di capitale investito: non basta per soddisfare i soci privati? Vale più il profitto che il diretto all’acqua?

Non si capisce in questo contesto l’atteggiamento dei Sindaci castellani che continuano a organizzare incontri col gestore in cui elencano problemi ormai noti e in cui escono contenti per aver ottenuto il rinnovo annuale delle promesse di Acea. Avrebbero potuto fare molto altro: era in loro potere, ad esempio, imporre al gestore di portare tempestivamente le autobotti alle zone colpite dal razionamento idrico, come previsto nel regolamento di utenza. Per sopperire alle omissioni del gestore, invece, hanno caricato sulle spalle della sola Protezione Civile questa incombenza, sottraendo le loro forze a altre problematiche. Si dovevano presentare al tavolo della trattativa dopo aver attentamente studiato quelle stesse delibere che hanno votato, chiedendo conto con fermezza della irresponsabile riduzione degli investimenti.

Il rischio che corre questo territorio, in cui Acea fa esattamente solo ciò che vuole fare mentre i sindaci stanno a guardare, scaricando sulla popolazione la propria inefficienza, è che allo scadere della convenzione trentennale il territorio castellano si ritroverà una situazione idrica peggiore di quella che consegnò al gestore. Allora si disse che grazie all’intervento del privato i problemi dell’acqua sarebbero stati definitivamente risolti. È chiaro a tutti che non è andata così.

Basta con le promesse a breve, medio e lungo periodo, la popolazione vuole oggi la soluzione immediata del problema. Come due anni fa abbiamo detto in massa, col referendum, che il privato deve uscire dalla gestione dell’acqua, torniamo tutti a dire che l’acqua è un bene comune.

Di fonte a questa situazione chiediamo alle amministrazioni comunali di avviare immediatamente una vertenza con Acea, chiedendo:

A)    i fondi per risolvere l’emergenza idrica ci sono e li abbiamo messi noi cittadini: i soldi non investiti (pari a 150 milioni di euro per il biennio 2012 e 2013) vengano resi immediatamente disponibili da Acea per interventi urgenti e non più derogabili finalizzati alla risoluzione della drammatica situazione in cui versa la popolazione castellana e in generale della provincia di Roma. Ricordiamo che oltre alla mancanza dell’acqua il territorio dei Castelli Romani vive un’emergenza qualitativa (Velletri, per esempio, ha ancora 3000 abitanti serviti con un’acqua contenente arsenico oltre i limiti di legge, come si desume dalla relazione presentata alla Commissione europea lo scorso Febbraio) e un rischio ambientale elevato dovuto alla cattiva condizione della depurazione della fognatura.

B)   I 20 milioni di penale che Acea deve pagare in investimenti a costo zero per i cittadini (vedi parametro Mall per il periodo 2006-2011) sono stati spalmati su 6 anni. Questa decisione deve essere rivista, imponendo ad Acea l’immediata erogazione di questa cifra in opere urgenti. Non è possibile continuare a rinviare, anno dopo anno, gli investimenti per risolvere in tempi ragionevoli l’emergenza idrica.

C)  L’Ato, la Regione e i comuni – con la partecipazione dei cittadini – devono avviare subito la redazione di un piano degli acquedotti, mettendo come priorità la conservazione della risorsa, evitando di stressare ulteriormente le fonti del Simbrivio. Questo piano deve partire dal rifacimento delle reti idriche, individuando con precisione le perdite, gli sprechi e le reti obsolete, riducendo drasticamente l’utilizzo dei pozzi locali. Il piano dovrà essere affidato ai tecnici provenienti da strutture pubbliche, non in conflitto di interesse e dovrà essere discusso con la popolazione attraverso un sistema di vera partecipazione alle decisioni.

D)   L’Ato - e quindi i sindaci – deve avviare la revisione immediata della convenzione di gestione, inserendo un sistema sanzionatorio efficace in caso di inadempienze del gestore. Nello stesso tempo, la conferenza dei sindaci deve prevedere la costituzione di un sub-ambito per il bacino dei Castelli romani, aprendo finalmente la strada alla costituzione di un consorzio completamente pubblico.

Il territorio castellano è il teatro in cui stiamo vivendo solo il primo atto di quella che diventerà una vera e propria guerra per l’accesso all’acqua, una risorsa non rinnovabile e essenziale per tutti.

I nostri sindaci, da quale parte della barricata si vogliono porre? Sudditanza a una multinazionale che ha come vocazione il solo profitto o avanguardia dei cittadini che hanno già dimostrato che si scrive acqua ma si legge democrazia?


coordinamento acqua pubblica Castelli romani
http://acquabenecomunecastelliromani.com/

8/07/2013

Acqua: giovedì 8 i Sindaci si incontrano a Lanuvio


(Lanuvio - Appuntamenti) - Giovedì 8 agosto alle 19:30 in piazza Vittime di Brescia a Lanuvio i Sindaci dei Castelli Romani terranno un incontro pubblico sulle criticità nella gestione dell'acqua nell'area dei castelli. Parteciperanno, Nicola Marini, Sindaco di Albano; Emilio Cianfanelli, Sindaco di Ariccia, Milvia Monachesi, Sindaco di Castel Gandolfo, Flavio Gabbarini, Sindaco di Genzano, Luigi Galieti, Sindaco di Lanuvio, Alberto Bertucci, Sindaco di Nemi; Fausto Servadio, Sindaco di Velletri.

castellinews


Il Partito della Rifondazione Comunista parteciperà e invita a partecipare, lavoratori ed i cittadini, all'incontro dei sindaci in piazza a Lanuvio per ribadire tre elementi di fondo:
 1) Acea non sta rispettando i termini del regolamento con cui ha avuto la convenzione del servizio  per i comuni dell'Ato2, cioè Roma e provincia, regolamento che la vincola, tra le altre cose, a fornire acqua in quantità sufficiente. Gli amministratori possono e devono intanto essere più pressanti nel pretendere il rispetto dei termini della convenzione.
2)  è ora di pretendere la ridiscussione del regolamento di utenza oggi troppo sbilanciato in favore del gestore. 
3) finchè Acea avrà il monopolio della gestione, essendo una SPA cioè un soggetto di diritto privato,  manterrà l'atteggiamento traconte che sta mostrando in questi giorni, disinteresse per le perdite segnalate e irrresponsabilità nella soluzione delle crisi idriche.  E' ora di cominciare a discutere di una gestione consortile, perchè oggi c'è una convenzione capestro, ma quando scadrà se non c'è un'alternativa non cambierà nulla. 

Bilancio conclusivo, festa della SINISTRA, Albano Laziale


8/06/2013

Sottoscrivi per Liberazione

Cari compagni, care compagne,

vogliamo sperare che gli sforzi – credeteci, davvero grandi – che un pugno di giornalisti comunisti sta facendo per tenere in vita Liberazione online siano percepiti come utili e importanti in una fase tanto difficile. Noi ce la mettiamo tutta, persuasi che ciò che abbiamo da dire serva più che mai in un mondo dell’informazione quasi interamente asservito ai poteri dominanti. E, soprattutto, mentre molti vorrebbero costringere i comunisti ad una resa senza condizioni: un colpo finale verso l’omologazione al pensiero unico che ancora è egemone malgrado la profondissima crisi di sistema che travolge vite, popoli, assetti democratici, costituzioni. Noi, come voi, non siamo affatto rassegnati a questo epilogo e proviamo a risalire la corrente, con la passione e con uno sforzo della volontà che prova a sormontare difficoltà che spesso paiono insuperabili.
Da gennaio lavoriamo in condizioni difficilissime perché non c’è il becco di un quattrino e perché i residui, modestissimi fondi della legge sull’editoria arriveranno alla fine del 2014. E tuttavia, malgrado questo impegno che non risparmia energie, ogni giorno rischia di essere l’ultimo. Gli abbonamenti, che pure crescono con discreto ritmo, sono molto al di sotto del minimo necessario e le spese, pur ridotte ai minimi termini, pesano come macigni.
Vi chiediamo di aiutarci:chiediamo a ciascuno di voi di sottoscrivere subito, ma proprio subito, 10 euro in favore di Liberazione affinchè possa proseguire il suo cammino, il nostro cammino.
Ci contiamo
Un abbraccio a tutti
Dino Greco e Romina Velchi
www.liberazione.it/varie-file/sostienici.htm
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MODALITA’ DI PAGAMENTO
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8/03/2013

il CIPE approva la devastante autostrada/bretella a pedaggio. I movimenti rilanciano l'opposizione popolare.

Le devastanti autostrada e bretella a pedaggio sono state deliberate nella seduta CIPE del 2/8/2013.
Da parte nostra, come deciso nella riunione dei Nodi dei Com.ti no corridoio e no bretella, partirà l'opposizione sociale frontale con ogni mezzo a nostra disposizione!
Rilanceremo prima di tutto l'informazione e la partecipazione delle nostre comunità. Tra le altre forme di mobilitazione, organizzeremo una grande manifestazione popolare sotto i luoghi istituzionali responsabili di tale efferatezza.
Ringraziamo per le loro lettere rivolte al Ministro Lupi e al Presidente Zingaretti: i Sindaci di Pomezia, Ardea e Cori, il Presidente del IX Municipio di Roma. Ringraziamo i Gruppi parlamentari del M5S di camera e Senato per i loro interventi emendativi sul "decreto fare". Ringraziamo per aver sottoscritto la lettera rivolta alla Giunta della Regione Lazio: tutti i cittadini, Italia Nostra Castelli Romani, Ebe Giacometti - Vice Presidente Italia Nostra Lazio e consigliere nazionale, Franco Medici - Vice Presidente Italia Nostra Lazio, Gualtiero - Alunni Portavoce Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera, Gemma Azuni Consigliere SEL Comune di Roma Capitale, Fabrizio Tomaselli – Segreteria Nazionale Unione Sindacale di Base, Giuseppe Martelli - Presidente USIcons, Comitato 5 Aprile per la sicurezza sul lavoro – Roma, Associazione “La Spinosa per l’ambiente” - Velletri, Consiglio Metropolitano di Roma, Associazione “Viviamo Vitinia”- Roma, CdQ Nuova TorBellaMonaca – Roma, Circolo ARCI " Montefortino 93" Artena – Roma, Coordinamento Salviamo il Paesaggio di Roma e Provincia, C.A.L.M.A. (Coordinamento Associazioni del Lazio per la Mobilità Alternativa), Carteinregola – Roma, Cittadinanzattiva Lazio Onlus, Coordinamento Comitati No PUP – Roma, Cooperativa Agricoltura Nuova, Associazione Picchiorosso, Madri di Roma città aperta, Circoli di Pomezia e Torvaianica - Sinistra Ecologia Libertà, Federazione PRC di Roma, Federazione PRC dei Castelli romani- Colleferro e Litoranea, Federazione PRC di Latina, Circolo PRC di Cori e Giulianello, Circoli PRC di Pomezia, Ardea, Anzio, Circolo PRC di Spinaceto – Roma, Segreteria Reg.le PRC Lazio, Devid Porrello – Consigliere M5S Regione Lazio, Nando Bonessio – Presidente VERDI Regione Lazio, Ivano Peduzzi - ex consigliere regionale PRC/FDS, Giuseppe Mannarà – consigliere M5S IX Municipio Roma Capitale, Sindaco di Pomezia - Fabio Fucci, Vice Sindaco di Pomezia - Elisabetta Serra, Assessori di Pomezia:Veronica Filippone, Emanuela Avesani, Giovanni Mattias, Lorenzo Sbizzera, Consiglieri M5S Pomezia: Giuseppe Raspa (CapoGruppo), Alunno Mancini Stefano, Castelmezzano Nicola, Cecchi Nadia, Mercanti Federica, Mercanti Renzo, Monni Francesca, Monti Mirella, Picca Claudia, Pignalosa Salvatore, Sorrentino Daniela, Stefanutti Francesca, Velli Adriano, Vitiello Dario, Zuccala' Adriano; Paolo Trenta - Consigliere comunale M5S Velletri, Maurizio Spezzano – Consigliere comunale di Labico, Sinistra per Velletri (SEL, PRC e PSI), Stefano Pennacchi - Consigliere comunale Sinistra per Velletri, Roberto Fichera Consigliere Lista Civica per Marino – IX Municipio Roma Capitale.
Siamo sicuri che tutti insieme continueremo l'impegno per la difesa della nostra terra, perché la vera lotta comincia solo adesso.
Governo e Regione Lazio si sono presi la grave responsabilità di
  • non adeguare in sicurezza tutta la Via Pontina, con la sua funerea lista dei 560 morti per incidenti stradali negli ultimi 20 anni e 10 solo nel 2012;
  • non potenziare e migliorare la rete ferroviaria regionale con i suoi treni ridotti a carri bestiame;
  • distruggere ed espropriare decine di aziende agricole soprattutto biologiche (kiwi, vite, ulivi);
  • devastare il parco regionale di Decima-Malafede, la Riserva Statale del Litorale romano, l'ansa del fiume Tevere, il lago di Giulianello, i SIC ( Siti d'Interesse Comunitario), aree archeologiche;
  • impattare pesantemente con quartieri e paesi, determinando l'aumento dell'inquinamento acustico e atmosferico;
  • determinare la chiusura di attività agricole e industriali portandosi con se la contestuale perdita del lavoro per decine di lavoratori;
  • sperperare enormi risorse economiche pubbliche senza apportare alcun beneficio alle comunità locali, imponendogli anche la beffa del pedaggio;
  • asfaltare e cementificare attirando altri mezzi privati su gomma e la terza corsia diventerà come quella del GRA: si continueranno a fare file interminabili;
  • rigettare la nostra proposta di costruire la metropolitana leggera Roma-Pomezia-Ardea, la sola che potrebbe portare alla riduzione dei flussi, dei tempi di percorrenza, dell'inquinamento, dei costi per i pendolari.
Da quanto è successo, dobbiamo dedurre che la Giunta Zingaretti si è allineata e come per le Giunte precedenti, diventa una delle nostre controparti. Tra l'altro non ha rispettato l'impegno preso in campagna elettorale e ribadito negli ultimi incontri di aprire un tavolo di lavoro sulle criticità e le proposte alternative. A conferma, abbiamo avuto l'informazione che alla riunione del CIPE, era presente anche l'Ass.re alle Infrastrutture, Refrigeri. Il silenzio della Giunta Regionale del Lazio equivale ad una ammissione di corresponsabilità e al più bieco politicismo opportunista.
Siamo pronti a fare il ricorso al TAR e alla Corte di Giustizia Europea.
L'ecoresistenza continua e state certi che se partiranno le ruspe, troveranno i nostri corpi a sbarrargli la strada!
Roma, 2 Agosto 2013
Comitato NO Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera
Cell. 3332152909 - Facebook: Comitato No Corridoio
Twitter: @NoCorridoio - you tube: RomaXII
Comitato NO Bretella Cisterna-Valmontone
e.mail: laspinosa@gmail.com - Cell. 3283864047
pag Facebook: Comitato No alla bretella Cisterna-Valmontone

7/29/2013

Albano, si conclude positivamente la festa della Sinistra organizzata dal PRC

Si è conclusa, domenica 28 luglio, la Festa della Sinistra di Albano Laziale. Nei dieci giorni in cui si è articolata la festa oltre 800 cittadini sono stati presenti per stare insieme, ascoltare i concerti di dei “Sound in Progress” e di “Stefano Pavan e la Banda del Torchio”, assaggiare le prelibatezze della cucina e partecipare ai dibattiti.
Le iniziative politiche hanno visto la presenza di Paolo Ferrero segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista che ha affrontato il tema della crisi economica e delle false ricette per risolverla messe in campo, ieri, dal governo Monti e, oggi, dal governissimo PD-PDL. Dobbiamo poi ringraziare Stefano Soro sia per l'aiuto fornitoci nella realizzazione della festa che per lo stimolo ad affrontare il tema della disabilità nel nostro comune. Discussione che abbiamo svolto insieme al Sindaco Nicola Marini, al vicesindaco Maurizio Sementilli e all'assessore Alessandra Zeppieri che ringraziamo per la loro disponibilità. Molto positivo è stato, inoltre , l'incontro che si è svolto con il delegato ai rifiuti Luca Andreassi, il quale ha dialogato con i cittadini sui problemi della raccolta differenziata. Infine ultimo tema politico affrontato, ma non ultimo in ordine di importanza, la necessità della difesa della costituzione. Ringraziamo per questo Ennio Moriggi, segretario della sezione ANPI di Albano, per aver evidenziato la necessità di costruire dal basso un'azione collettiva che impedisca la realizzazione delle manovre di manomissione che il blocco di potere del PD-PDL sta portando avanti in parlamento.
Politica, possibilità di socializzare e buon cibo, il successo della festa è legato a questi elementi. Ma non sarebbe stato neppure pensabile senza l'impegno del capogruppo consiliare FdS Salvatore Tedone che ha coinvolto cittadini, amici, simpatizzanti e associazioni a dare un contributo nella realizzazione della festa. Molti sono coloro che dovremmo citare nei nostri ringraziamenti tra imprenditori, commercianti, lavoratori autonomi e liberi professionisti per il contributo in materiale o azioni che ci hanno regalato, ci scusiamo con loro se non li citiamo nominativamente, sono veramente molti, ma a tutti loro vanno i nostri più profondi ringraziamenti per aver consentito che ad Albano fosse possibile far sentire la idee e le proposte dei comunisti. Come già detto la cucina è stato uno degli ingredienti fondamentali della festa, molto apprezzato dagli intervenuti. Tale apprezzamento è stato possibile anche grazie ai prodotti preparati da Rossella Conti, Ornella Pietrini, Iva Oroccini, Rossella Bellucci che ci hanno regalato un po' della loro conoscenza culinaria arricchendo la festa di sapori antichi sapientemente realizzati.
Una festa politica come quella conclusa, quindi come si è visto, è il risultato dell'impegno e della forza di volontà di un gruppo di militanti e simpatizzanti, riuniti nel PRC-FdS di Albano, mossi dalla passione politica e dalla volontà di fare qualcosa per cambiare le ingiustizie che permeano la nostra società. Un gruppo di generosi che, invece di di pensare esclusivamente al proprio tornaconto, operano, consapevoli della propria insufficienza politica come singoli, agendo come un collettivo, cercando di riportare l'azione politica alla sua funzione originaria che è quella di risolvere insieme i problemi di tutti. Per questo ringraziamo tutti i militanti ed i simpatizzanti del PRC-FdS che hanno realizzato la festa delle Sinistra, consentendone il successo economico che ci darà la possibilità di pagare i costi necessari per fare Politica. Una politica, che oggi come ieri, resta orientata alla tutela ed allo sviluppo dei diritti di quanti vivono del proprio lavoro delle braccia o della mente.
PRC- FdS
Albano, Cecchina, Pavona
Circolo “Luciano Gruppi”,