circoli PRC dei comuni di:
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.

1/31/2022

Bizzoni PRC-Se Roma, “Il Sindaco e il Consiglio intervengano contro il carovita”.

 

Il primo bilancio della Campagna Nazionale contro l’aumento delle bollette che, dai primi di dicembre, Rifondazione Comunista sta portando avanti a Roma è altamente positivo. A conclusione della prima fase della campagna abbiamo deciso di inviare una petizione al Sindaco e al Consiglio Comunale chiedendo intervenire sulle difficoltà dei cittadin* romani.

Gli incrementi vertiginosi dei costi di luce e gas, non solo generano aumento delle bollette, ma trascinano con se l’impennata di un’inflazione che si trasferisce ai prodotti di prima necessità, generando un complessivo aumento del costo della vita a fronte di salari che ristagnano e talvolta recedono.

“Il Sindaco ed il Consiglio Comunale di Roma – afferma Marco Bizzoni neosegretario della federazione romana del PRC, non solo dovrebbero dichiarare cosa ne pensano di questo tema, ma si dovrebbero attivare contro l’aumento del carovita, cercando di dare sollievo alle difficoltà di chi vive a Roma.”

La crisi sociale ed economica sempre più grave che stiamo vivendo, viene pagata in maniera maggiore da chi sta in basso; dalla classe lavoratrice e dai ceti popolari. Tuttavia il Governo Draghi ha deciso di non tassare i superprofitti delle aziende energetiche e si è impegnato a fornire miliardi di euro di aiuti alle grandi imprese che reclamano per l’aumento dei costi energetici, mentre alle classi popolari regala lo sblocco degli sfratti, dei licenziamenti ed il sostanziale immobilismo di fronte all’aumento delle bollette.

Rifondazione Comunista chiede che Sindaco e Consiglio si impegnino direttamente contro il carovita, per quanto possono, con gli strumenti di Roma Capitale e si attivino facendo presente al Governo le possibili soluzioni per limitare l’impatto sulla classe lavoratrice di quegli aumenti.


Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra europea Roma, Castelli, Litoranea



Di seguito la petizione, del PRC-Se Roma, Castelli, Litoranea, inviata al Sindaco ed al Consiglio Comunale:

Gli aumenti vertiginosi per le bollette di luce e gas, che da luglio a dicembre hanno

visto un incremento del 42,6% della luce e 31,9% del gas, dimostrano che la

privatizzazione e la liberalizzazione del settore energetico ha provocato un aumento

dei costi e un peggioramento dei servizi.

Evidenziato che

Tenuto conto che dall’apertura alla concorrenza e dalla liberalizzazione del settore

energetico, i prezzi dell’elettricità e del gas in Italia sono aumentati, a fronte del fatto

che la media europea dei costi per i consumi energetici è del 20% in meno.

I cittadini del Comune di Roma ritengono inammissibili questi aumenti tanto più alla

luce dell’aumento della povertà e alle crescenti difficoltà di fasce sempre più ampie

della popolazione a causa della pandemia, e promuovono questa raccolta di firme per

chiedere, al Sindaco e all’Amministrazione comunale:

di attivarsi attraverso l’Anci affinché vengano intraprese tutte le iniziative necessarie

contro questi aumenti;di attivarsi al fine di restituire agli utenti Acea gli extraprofitti indebitamente percepiti

e regolamentare le future bollette della partecipata:

di attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché si blocchi l’aumento delle

bollette di gas e elettricità, si riduca al 5% l’IVA che paghiamo sulle bollette, si

eliminino oneri di sistema obsoleti e si dia finalmente un taglio alle accise, alle

addizionali regionali;

di attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché sia revocato il totale passaggio al

mercato libero che scatterà il prossimo 1° gennaio 2024.”

1/26/2022

PRC-Se Roma: Casa, prima le persone

 
Tutti gli esseri umani hanno diritto ad avere un'abitazione dignitosa, pertanto sgomberi e sfratti non possono essere eseguiti rispondendo al criterio di ordine pubblico.
La estromissione da immobili pubblici o privati deve avvenire soltanto se garantito il passaggio da casa a casa.
Rifondazione Comunista aderisce e partecipa alla mobilitazione per il diritto all'abitare del 29 gennaio alle ore 15 in Piazza Vittorio.
Chiediamo al Prefetto ed alle Istituzioni interessate una moratoria nell'esecuzione degli sgomberi e degli sfratti sino a quando non potrà
essere garantito realmente il passaggio casa a casa.
 
Partito della Rifondazione Comunista-Se Roma, Castelli, Litoranea

1/10/2022

PRC Roma: l'aumento di Gettoni di presenza è uno scandalo che accomuna tutti i Consiglieri Comunali di Roma capitale

PRC Roma: l'aumento di Gettoni di presenza è uno scandalo che accomuna tutti i Consiglieri Comunali di Roma capitale


Il CentroDestraSinistra, guidato da Draghi, ha aperto le danze a livello nazionale raddoppiando le indennità di funzione dei Sindaci e dei componenti delle Giunte, consentendo al sindaco di Roma Gualtieri di passare da un riconoscimento economico di 5700 euro mensili a 11mila. In Parlamento nessuno si è indignato, né ha contrastato di questa scelta, che sfacciatamente sbertuccia qualsiasi discorso sulla lotta alle disuguaglianze.

Non è quindi un caso che i Consiglieri Comunali di Roma si siano sentiti in diritto di poter aumentare i loro gettoni di presenza, affermando: di avere grandi responsabilità, che i gettoni non prevedono i contributi previdenziali, che il loro aspetto economico è più basso del minimo dei dipendenti comunali; solo 1.500 euro, netti, al mese che purtroppo percepiscono solo gli instancabili presenti a tutte le riunioni.

Sull’aumento non c’è maggioranza e opposizione che tenga, tutti i Consiglieri di Roma Capitale sono disposti a sacrificarsi per approvarsi un regolamento che preveda l’innalzamento fino al massimo di legge, 3500 euro, dei loro Gettoni di presenza.

Molti di noi, 1500 euro netti, li vedono ogni tre mesi o attraverso tre lavori precari, interinali, temporanei o in appalto. Ma, per i Consiglieri Comunali di Roma Capitale, quella cifra è una miseria.

Lo scandalo principale, però, è dato dal fatto, sottaciuto e nascosto, che il Gettone di presenza che i Consiglieri Comunali prendono non è il loro stipendio, ma un contributo aggiuntivo specifico per l’attività che svolgono.

Tutti loro continuano a percepire gli stipendi inerenti le proprie attività lavorative, godendo di permessi che gli consentono di poter partecipare alle riunioni. La Repubblica, cioè tutti noi, risarcisce i loro datori di lavoro delle parti di stipendio versato che non abbia avuto un corrispettivo di lavoro, poichè come Consiglieri Comunali sono impegnati nell’attività istituzionale.

In sintesi i Consiglieri Comunali vivono del proprio stipendio di lavoro più il riconoscimento economico dei Gettoni di Presenza, per consentire tutto ciò la Repubblica Italiana risarcisce i loro datori di lavoro dei giorni che non lavorano.

Per tutti questi motivi il partito della Rifondazione Comunista di Roma, chiede al Sindaco Gualtieri di impedire l’incremento del valore dei Gettoni di Presenza che i Consiglieri Comunali già percepiscono. Tale aumento è uno schiaffo in faccia: alle lavoratrici ed ai lavoratori che soffrono la crisi economica indotta dalla pandemia, a tutte le cittadine ed i cittadini romani che quotidianamente subiscono le difficoltà della fruizione dei servizi, a partire dalla raccolta rifiuti, ai trasporti, alla gestione delle disuguaglianze, etc, che Roma oggi offre.

Sappiano i Consiglieri Comunali che il loro voto favorevole a quest’aumento scandaloso, non solo riceverà tutto il nostro sdegno e la nostra ripulsa, ma sarà reso pubblico alla città; che deve poter conoscere chi sono i fautori dell’infamia di questo aumento.


Partito della Rifondazione Comunista Roma, Castelli, Litoranea