circoli PRC dei comuni di:
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.

7/22/2010

Albano: Festa Rossa

Continuiamo cosi'....facciamoci del male!


Chi non ricorda la famosa battuta dell'ironico nanni moretti !
Vivere ad ardea somiglia un po' alle storie surreali dei film del regista moretti, dove la realtà assume contorni tanto goffi, da chiedersi, ma sogno o son desto?
L'analisi politica di questo paese, non ha nulla a che vedere con teorie, ideali, competenze, non esiste neanche la possibilità di comprendere a pieno il metodo (se esiste un metodo), secondo il quale, questo gruppo agisce,
Quello che ne esce è un quadro avvilente, in cui si mortifica l'intelligenza e si conduce il cittadino a rinunciare ..a rassegnarsi..
I politicanti di zona, ignari marionette senza fili, non seguono, una logica, un lavoro, un impegno, il saper far politica ad ardea ha preso connotati lontani dalla sua originale vocazione.
fare politica qui significa accordini, favori, tenersi a galla, leggere tra le righe e dichiararsi solo dopo aver fatto i conti..si è perduta di vista la linea, il decoro, la coerenza, solo rimediare per se stessi, assecondare secondo indirizzo, e magari voltare le spalle per concedersi al migliore offerente.
Noi diciamo no alla politica di scambio, noi diciamo no alle intese personali a scapito dell'interesse pubblico, noi denunciamo qualsiasi forma clientelare e di baratto, noi auspichiamo un governo sano e laborioso, non possiamo più accettare, questo modo provinciale e penoso in cui versa la classe politica dirigente. Il governo di una città non puo' essere un mandato a vita, come la carriera di un notaio, in cui lo si passa da padre in figlio, la responsabilità di sedere nel consiglio non è una garanzia data a pochi e sempre gli stessi, possibile che nell'eterna danza degli eletti ci si ritrova sempre il solito gruppo storico? Questo dovrebbe far pensare e molto, ed invece, niente, in tempo di crisi, i soliti noti, si rivolgono ai soliti noti elettori che per una manciata di promesse, tornano alle urne con la determinazione di sempre, confermare la casta, cambiare è rischioso, io sto!
Noi crediamo che esiste un numero di cittadini coraggiosi, che sono stanchi, come noi, di questa decadenza, noi crediamo che esiste chi puo' fare a meno del lampione fuori casa perchè sa che bisogna lavorare duro, affinchè il lampione sia per tutti, noi crediamo che ci siano padri che vorrebbero la possibilità per i loro figli di andare a scuola senza dover attraversare la regione, e magari sognano una collocazione di lavoro, nel loro paese, noi crediamo che ci siano anziani che sanno che non basta loro una stanzetta per riunirsi, noi crediamo che ci siano donne che vogliono manteneresi un lavoro e non rinunciare ad essere madri, crediamo che ci siano giovani che non sanno che farsene del muretto.
Noi vogliamo una società civile, e non esiste civiltà senza il rispetto, questa amministrazione calpesta le nostre vite, spartendosi posti, incarichi, e lavori, negando la partecipazione al resto della popolazione impedendone la crescita...noi diciamo ..no!

Barbara Tamanti
PRC Ardea

7/04/2010

La manovra economica è antipopolare!


Il governo sta per varare una manovra economica antipopolare che impoverisce i lavoratori, colpisce i diritti di giovani, donne, anziani senza chiedere nulla a "Lorsignori". Una manovra che al dunque si presenta come ennesimo atto di una guerra di classe che lentamente, ma inesorabilmente, sfruttando gli effetti della globalizzazione cerca di riportare indietro le conquiste e i diritti dei lavoratori.
Negli ultimi due anni il governo ha negato l'esistenza della crisi relegandola nel mondo finanziario ed ha utilizzato risorse pubbliche per fornire alla finanza quella liquidità che le banche non assicuravano più. Le risorse pubbliche messe a disposizione non sono state usate per finanziare l'economia reale ma per acquistare titoli di stato. Il risultato è stato la contrazione del PIL, la diminuzione delle entrate, l'aumento del debito pubblico e lo spostamento della crisi dalla finanza all'economia reale.

In questo modo oggi sul banco degli imputati viene messa la spesa pubblica, equiparando lo stato sociale allo stato sprecone, e non la speculazione finanziaria e le politiche neoliberiste che sono state la causa scatenante della crisi.

Oggi il governo che ieri negava l'esistenza di una crisi economica ci dice che tutto sommato la crisi è dietro alle nostre spalle ma sono necessari dei sacrifici. Guarda caso i sacrifici si scaricheranno tutti solo sui lavoratori, direttamente con blocco dei salari, allungamento dell'età pensionabile e indirettamente nella mancata certezza del diritto ai servizi che sarà realizzata attraverso i tagli agli enti locali.

Nello stesso tempo molte imprese stanno utilizzando, o hanno utilizzato, strumenti di salvaguardia del lavoro per socializzare le perdite ed assicurarsi ancora profitti, riposizionandosi in un mercato ristretto espellendo lavoratori o ricattandoli. Tutto ciò è stato reso evidente dalla vicenda della FIAT di Pomigliano. Ai lavoratori è stato sottoposto un ricatto camuffato da scelta: la rinuncia dei diritti per continuare a sperare di poter lavorare. Molti, timorosi del futuro, hanno acconsentito per poter vivere. Molti hanno ritenuto che la perdita di dignità sul posto di lavoro non sia più nemmeno vita e per questo si sono opposti.

I padroni del Vapore che si aspettavano un plebiscito sono rimasti sconcertati, in Italia c'è chi dice NO!

E con questa Italia con cui vogliamo dialogare perchè le scelte del governo non sono le uniche possibili per affrontare la crisi e soprattutto non sono ineluttabili.

Il Partito della Rifondazione Comunista dell Federazione “Castelli” discuterà con i cittadini, i lavoratori, i giovani di questi temi nell'assemblea che si svolgerà Martedì 6 Luglio ad Albano Laziale alle ore 18,00 presso la Sala della Formazione del Comune in Piazza della Costituente, 1.

Marco Bizzoni

Segreteria PRC "Castelli"


Rifondazione ADERISCE alla manifestazione promossa dalle associazioni dei disabili contro la manovra del governo.

Rifondazione Comunista, federazione Castelli- Colleferro- Litoranea, ADERISCE alla manifestazione promossa da FAND e FISH .

La Manifestazione è stata indetta a seguito dell'ultimo emendamento alla manovra finanziaria del governo che crea discriminazioni sugli aventi diritto all'assegno di sostegno.
Mai nella storia della nostra repubblica abbiamo visto un attacco tanto vile alla categoria degli invalidi civili.
Con quell'emendamento il governo cerca di realizzare l'obiettivo di creare un nemico su cui scaricare la protesta popolare avviando una guerra tra poveri. Già dopo l'annuncio dell’abrogazione del comma 1 dell’articolo 10 e la campagna mediatica contro i falsi invalidi sono stati visibili gli effetti disastrosi che si sono riversati su chi quotidianamente deve vivere il dramma della propria disabilità.

Con la proposta di categorizzare gli aventi diritto all'assegno di sostegno mensile "ci troviamo di fronte ad una situazione di assenza di garanzie costituzionali."
Pertanto il Partito della Rifondazione Comunista invita tutti i cittadini che hanno a cuore il rispetto dei diritti alla manifestazione che si svolgerà a Roma il 7 luglio in p.zza Montecitorio, alle ore 10.00.

Barbara Tamanti
Segreteria PRC federazione Castelli- Colleferro- Litoranea