circoli PRC dei comuni di:
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.

11/30/2014

L'Altra Sinistra? Si può fare.

Con l'iniziativa di piazza Farnese del 29\11\14 si avvia il processo per riconsegnare alla sinistra italiana uno strumento di azione elettorale autonoma, utile ad affrontare la nostra epoca di leggi elettorali maggioritarie, orientate esclusivamente alla governabilità e impermeabili alla rappresentanza.
 Il10\11 gennaio si svolgerà l'assemblea per sancire l'avvio della costruzione di un soggetto della sinistra   antiliberista.

"con questa iniziativa, afferma Marco Bizzoni segretario della federazione PRC Castelli, si riattiva un percorso di riunificazione della sinistra diffusa, politica e sociale che, riunificando le lotte contro la devastazione del territorio, la tutela della salute ed il diritto al lavoro, possa portare a rompere la barriera infrangibile eretta contro i lavoratori con le leggi elettorali ipermaggioritarie che hanno marginalizzato la centralità del Parlamento."

La federazione "Castelli" del PRC è presente con la sua delegazione, della cui consistenza ringraziamo tutti i circoli ma in particolare quelli di Anzio, Lanuvio ed Albano.

Una Buona Piazza, Una Buona Giornata, Una Buona Sorpresa. Alla fine degli interventi scopriamo che tra gli oratori sul palco si trova anche la nostra conterranea Elena Mazzoni per il comitato contro i TTIP contro cui bisogna far crescere l'opposizione.

Stop TTIP Albano-Cecchina-Pavona
 https://www.facebook.com/StopTTIP.Albano?fref=ts

11/23/2014

LA RIVOLUZIONE COMINCIA DA (i) GIOVANI" comunisti del XXI secolo
























































































































Ardea, Lunedì 1 dicembre alle ore 19,30
Risto Pizza Bistrot, Via Ticino, 41 - Tor San Lorenzo
incontro di dibattito per parlare e ascoltarci tra noi. La rivoluzione da sempre affascina le menti piu' vivaci, ma occorre comprendere le metodiche e le forme, consapevoli del grande mutamento sociale e culturale che avviene nel nostro paese, senza paura ma con lucido realismo. Il ruolo dei comunisti oggi, i punti di forza, le sue debolezze, la sua trasformazione, una storia di lotte e cadute, ma che non smette di essere necessaria.

Saranno nostri ospiti:
Marco Bizzoni segr. fed. Castelli PRC
Loredana Fraleone CPN del PRC.

11/18/2014

Valle del Sacco, Il PRC sostiene la CAMPAGNA RIFIUTIAMOCI

manifesto4 per sitoCAMPAGNA RIFIUTIAMOCI
PARTE L’AUTUNNO CALDO NELLA VALLE DEL SACCO
Continuano le attività della “Campagna Rifiutiamoci” che in questi mesi ha visto associazioni,comitati, movimenti, forze politiche e singoli cittadini della Valle del Sacco impegnati per la salvaguardia del territorio, dell’ambiente e della salute: al centro della campagna c’è la forte opposizione all’attuale gestione del ciclo dei rifiuti, obsoleta e responsabile della grave emergenza ambientale e sanitaria.
In molti comuni della zona dove Lazio Ambiente gestisce i rifiuti, le percentuali di raccolta differenziata raggiungono livelli irrisori mentre quelle elevate si possono leggere soltanto negli studi epidemiologici e nei rapporti sanitari, come lo studio Eras e Sentieri.
A Colleferro, nell’ultimo periodo, la campagna ha promosso la proposta di Referendum avanzata dall’opposizione consiliare sul progetto TMB, iniziativa che fino ad ora ha raccolto circa 2.000 firme. Nell’ambito della stessa campagna, inizia ora un periodo di mobilitazione a Colleferro e nei paesi limitrofi mossi dalla volontà di essere inseriti nei processi decisionali riguardanti la salute della comunità.
Dichiarano gli attivisti -Non ci accontentiamo di annunci, dichiarazioni sui giornali o promesse di cambiamento ma  esigiamo una vera svolta sostenibile che finalmente possa rendere giustizia alla popolazione di un territorio vittima di crimini ambientali che hanno compromesso terra, aria e salute. Una svolta che non abbia più niente a che fare con le scelte scellerate dettate da chi per anni è stato complice, colpevole e responsabile di questa criminosa ed insalubre gestione dei rifiuti. Pretendiamo da parte delle istituzioni provvedimenti che portino ad un miglioramento della situazione ambientale e di quella sanitaria della nostra zona specialmente alla luce della precaria condizione delle Asl e degli ospedali dei nostri comuni. Faremo sentire la nostra voce e la nostra presenza nelle strade e manifesteremo le nostre ragioni in un corteo a Colleferro il 29 novembre. Il progetto di TMB, voluto dalla Regione Lazio, da Lazio Ambiente S.p.A. e dal Comune di Colleferro, rappresenta una scelta presa dall’alto che non ci rappresenta e che non consentirà di attivare un ciclo virtuoso dei rifiuti.
Le forze ambientaliste e sociali non possono accettare l’impianto TMB a Colleferro perché la sua costruzione significa praticamente mantenere attivi  due vecchi inceneritori e la discarica di colle Fagiolara.
Per questo pretendiamo un cambiamento radicale di rotta, che vada verso un sistema economico “circolare”  a sostegno di una crescita sostenibile e di una gestione virtuosa dei rifiuti, come ribadito dall’Unione europea, nei programmi Rifiuti Zero nel 2020.
Chiediamo come priorità l’avvio immediato di una campagna di informazione ambientale sulle modalità, i benefici ed i vantaggi della raccolta differenziata, l’attivazione del porta a porta e l’adozione di strumenti efficaci da attuare sul territorio come il compostaggio di comunità e la tariffa puntuale.
Il 29 novembre si avvicina : vi aspettiamo in via Carpinetana sud sotto la sede di Lazio Ambiente S.p.A., parcheggio della Biblioteca Comunale di Colleferro.
Il corteo partirà alle ore 14.
PARTECIPIAMO NUMEROSI!

da:  http://rifiutiamoci2014.wordpress.com/

11/16/2014

Una nuova generazione inizia a lottare per garantire diritti per tutti!


Non c'è "buona scuola" senza il coinvolgimento degli studenti.
Non c'è futuro senza partecipazione dei giovani.
Non c'è speranza, cultura, futuro se passano le proposte legislative del governo su scuola e lavoro.

11/15/2014

Rifondazione Comunista discute a partire dai territori

10501999_886226861401585_8454286347147921756_nNella giornata di sabato 8 e di domenica 9 novembre si sono tenute 5 assemblee dei segretari di Circolo e del quadro attivo di Rifondazione Comunista con la Segreteria Nazionale: al centro dell’attenzione e degli interventi delle compagne e dei compagni l’approfondimento e la verifica della linea politica che insieme abbiamo deciso al congresso, che ora va articolata nei singoli contesti territoriali e soprattutto fatta procedere nella dinamiche di una fase politica convulsa, in cui la instabilità è massima e soprattutto si accelerano i processi politici e sociali a tutti i livelli,a partire da quello internazionale.
La velocizzazione dei tempi e la urgenza di risposte adeguate ed efficaci spinge di fatto le organizzazioni politiche e sociali al decisionismo dei gruppi dirigenti, al conseguente allentarsi dei legami di solidarietà, di appartenenza e di condivisione che alimentano la vita e la forza di qualsiasi forma politica organizzata che non sia contaminata da forme di laederismo.
A questa deriva che è una degli aspetti che caratterizza la crisi della forma partito,noi rispondiamo in netta controtendenza con uno sforzo di ascolto, di coinvolgimento e interlocuzione stretta fra i gruppi dirigenti a tutti i livelli: un di più di democrazia e presa di parola che dovrà costituire il tratto fondativo del rafforzamento di Rifondazione Comunista e della vita futura del Partito.
Nei fatti si è registrato un clima nuovo che ha come riorganizzato i toni e i contenuti :la fatica controcorrente del nostro posizionamento alternativo e il mirare alto dei nostri obiettivi (rilanciare Rifondazione dentro al processo di costruzione della sinistra alternativa a partire dalla esperienza in progress de “L’altra Europa con Tsipras”) si sono misurati con due dati di realtà, il risultato delle elezioni Europee ma soprattutto con la novità per noi dirimente che ha rappresentato la manifestazione del 24 ottobre della CGIL: l’entrata sulla scena politica di un popolo di un insieme di soggetti sociali che, oltre le piattaforme sindacali spezzano la prevalente passività e il disincanto con cui hanno subito le politiche di austerità dei governi delle larghe intese e riaprono a un livello più alto il conflitto di classe.
Questo mutamento di scenario può determinare un cambio di passo delle mobilitazioni e delle lotte future sia rispetto alla quantità delle forze di opposizione in campo che sono in fase espansiva e aggregante, sia rispetto alla qualità delle loro relazioni, come si sperimenta con la coincidenza non solo temporale dello sciopero FIOM del 14 novembre con lo sciopero sociale e di genere delle soggettività precarie, fino allo sciopero generale di dicembre.
E’ questo quadro oggettivo esterno gravido di potenzialità per la costruzione di una soggettività di sinistra alternativa che nelle assemblee il dibattito è stato prevalentemente libero da posizionamenti di schieramento interno, capace di fare i conti con le urgenze, i limiti, ma anche gli avanzamenti della nostra azione politica; ritorna vera una vecchia parola d’ordine: un partito al lavoro e alla lotta. Il prossimo appuntamento sarà la conferenza di organizzazione.

GIOVANNA CAPELLI
segreteria nazionale Rifondazione Comunista

11/14/2014

Contro chi soffia sul fuoco della guerra tra poveri

Di fronte a chi soffia sul fuoco della guerra tra poveri, a chi spinge chi vive il disagio della crisi a rivoltarsi contro chi si trova in condizioni peggiori. Di fronte alle infamie di una propaganda che dipinge i richiedenti asilo come dei parassiti ben retribuiti, se non come cause della piccola criminalità che la crisi alimenta nelle nostre città, E' necessario fermarsi dal solito chiacchiericcio da bar e ragionare in profondità su chi sono i migranti. 
In questa ottica riteniamo utile pubblicare una riflessione apparsa su facebook. Una riflessione che riteniamo utile per tornare alla concretezza della realtà e uscire fuori dall'irrazionalità che inizia a pervadere il nostro Paese.

 https://www.facebook.com/onoriandrea?fref=nf

Da mesi, frequento un centro richiedenti asilo e rifugiati, collegato al circuito sprar. Nel centro ci sono anche minori non accompagnati. Per intenderci e non girarci troppo intorno, tipo il centro di Tor sapienza a Roma. Anche se, e qui è doveroso dirlo, ogni centro ha le sue regole e i suoi spazi. Un mondo difficile da capire, variegato e spesso isolato dal cittadino benpensante.
La prima volta che ho messo piede nel centro, lungo il vialone alberato che porta alla struttura, ho incontrato ragazzi di 13-14 anni che mi hanno sbarrato la strada. Camminavano a passo di lumaca. Io, dietro di loro, con la macchina ho aspettato il loro momento di gioco e spavalderia adolescenziale. Ho colto anche, il loro atto di protesta.
A volte strafottenti, a volte teneri; a volte contro le regole, altre volte pieni di generosità; a volte usano le mani, altre la dolcezza. Come i loro coetanei italiani della loro età difficile: l'adolescenza.
Solo che loro, non hanno punti di riferimento, o meglio, non hanno la mamma e il papà. Qualcuno di loro, sente il bisogno di essere sgridato e ripreso.
Durante la festa del rifugiato c'erano tutti. Anche loro e il loro entusiasmo. Mia figlia (7anni) piu incontenibile di loro, si è buttata tra la folla a ballare con quei ragazzini sorridenti e pieni di esplosività. Ognuno voleva farsi notare, in qualsiasi modo.
Dopo il ballo, arrivo' il momento dei saluti, dei racconti e delle lettere agli operatori, alla mamma e al papà. Ragazzini che ringraziavano gli operatori, descritti come genitori. Se non ci fossero stati loro, chissà la strada di questi bimbi che piega avrebbe preso. Questo, i bambini, lo sanno benissimo.
Poi, lettere,tante lettere ai genitori, in particolare alla mamma. Questa voglia di "mammosita'" è forte. In fondo, sono solo dei bambini... Coetanei dei bimbi di Tor sapienza. Loro, hanno ricevuto sputi, sassi, parole pesanti (bastardi vi bruciamo, negri di merda). Quei giorni di paura ognuno di loro, probabilmente, avrà invocato la mamma solo per cercare un abbraccio protettivo o una parola di conforto.

11/13/2014

Regione Lazio: finalmente basta vitalizi, ora si pensi ai problemi dei lavoratori



Finalmente, dopo due anni, i cittadini ottengono dalla Regione Lazio quella risposta di cambiamento che avevano richiesto firmando il referendum per l’abolizione dei vitalizi ai consiglieri Regionali proposto dal Partito della Rifondazione Comunista. Due anni fa i lavoratori, i cittadini, espressero la loro contrarietà contro un'indecente privilegio di casta che prevedeva si potesse avere un vitalizio a vita a 50 anni essendo stati consiglieri regionali.
Ci sono voluti due anni, il sistema si è opposto all'effettuazione del referendum, l'M5S è rimasto inerte su questo tema ma abbiamo ottenuto che quegli ingiusti privilegi venissero superati. “Ora, afferma Marco Bizzoni segretario PRC della federazione Castelli, bisogna andare oltre e riportare gli emolumenti dei consiglieri e assessori regionali ad un livello in linea con l'andamento degli stipendi dei lavoratori italiani e rispettosi delle difficoltà economiche del Paese. Chiediamo che il trattamento economico di consiglieri ed assessori regionali non possa superare il tetto massimo di 3mila euro, destinando le risorse recuperate allo sviluppo di nuove possibilità di lavoro.
 

#‎pensionidoro


E così, zitti zitti, mentre ci dicono che per risanare il Paese è necessario che paghino i lavoratori, con riduzioni di reddito e diritti, viene cancellato il tetto alle pensioni d'oro.

http://www.corriere.it/…/comma-sparito-cancella-tetto-pensi…

Renzi, non si nasconda dietro la favoletta che è stato un tecnico a fare la modifica.

PD, FI, MS5, Lega Nord, FdI e tutti i partiti presenti in Parlamento si impegnino a mettere un tetto alle maxi pensioni ad un massimo di 4000 euro al mese e usino tutti i fondi risparmiati per aumentare le pensioni più basse. Solo quest'azione di giustizia sociale avrebbe un risultato di generazione di posti di lavoro di gran lunga migliore del famigerato Jobs Act.

Marco Bizzoni
Segretario PRC federazione Castelli, Colleferro, Litoranea

11/06/2014

Nasce il Comitato Stop TTIP


Ad Albano si è costituito il Comitato Stop TTIP Albano-Cecchina-Pavona che aderisce alla campagna di mobilitazione nazionale contro il Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti. Il comitato, aperto a movimenti, associazioni, partiti politici, società civile e organizzazioni, è contattabile tramite:

 






stopttip.albano@gmail.com
https://www.facebook.com/StopTTIP.Albano