circoli PRC dei comuni di:
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.

10/28/2009

Di Pietro e Ferrero: proviamo tutti insieme a costruire un'opposizione





Idv e Prc: in piazza il 5 dicembre
In piazza, tutti insieme, il 5 dicembre prossimo contro la politica del Governo e per chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio. È la richiesta che Antonio Di Pietro e Paolo Ferrero rivolgono alle forze dell’opposizione. Una richiesta annunciata all’indomani delle primarie che hanno portato alla guida del Pd Pierluigi Bersani a cui, sottolinea il leader dell’Italia dei Valori, in una conferenza stampa, «rivolgiamo una domanda a cuore aperto: partecipa anche tu perchè come per le primarie del Pd possa succedere il 5 dicembre, in una nuova ritrovata resistenza che dia una spallata» ad un governo che, sottolinea Di Pietro, continua ad esserci e ad avere una maggioranza in Parlamento «grazie ad una grande truffa politico mediatica», cioè «illudere i cittadini con promesse e propositi che non c’è intenzione di portare avanti».

«La crisi economica sta determinando una sofferenza sociale sempre maggiore» sottolinea l’appello sottoscritto dal leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, e da Paolo Ferrero, come esponente del coordinamento della Federazione della sinistra alternativa. «L’aumento della precarietà, la perdita di posti di lavoro, salari e pensioni con cui si fatica ad arrivare a fine mese sono il panorama comune a tutto il Paese» si legge ancora nel documento dove si chiedono le dimissioni di Berlusconi «anche alla luce della sua manifesta indegnità morale a ricoprire l’incarico di Presidente del Consiglio». La crisi «ha picchiato duro - ha sottolineato Ferrero - il Governo Berlusconi non ha fatto nulla per uscirne. Si è occupato dei suoi fatti e delle banche. Per noi fondamentali sono i bilanci delle famiglie , i lavoratori licenziati».
E ancora: questo appello a manifestare insieme è «l’appello di chi pensa che l’opposizione non possa andare avanti così. Noi diciamo svegliatevi e proponiamo a tutti una sola iniziativa» peraltro «emersa sui blog, dal basso» e che «penso vada raccolta», ha aggiunto. L’Italia dei Valori «vuole promuovere questa iniziativa comune, oggi, dell’opposizione e mi auguro , domani, dell’alternativa» all’attuale maggioranza, ha anche detto Di Pietro. «Siamo impegnati a costruire un’opposizione di massa per ripristinare la democrazia nel Paese - scrivono Di Pietro e Ferrero nel loro appello - e nei luoghi di lavoro e che obblighi il Governo a cambiare la politica economica e sociale».

Appello dei leader dell'Idv e del Prc. Con una richiesta a Bersani:
"Vieni anche tu. Svegliamoci e ripartiamo con una fase nuova"

Di Pietro e Ferrero il 5 dicembre
al 'No Berlusconi Day' di Facebook

La manifestazione è stata indetta dal gruppo omonimo il 9 ottobre

Di Pietro e Ferrero il 5 dicembre al 'No Berlusconi Day' di Facebook

ROMA - In piazza, tutti insieme, il 5 dicembre prossimo contro la politica del governo e per chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio. E' l'appello di Antonio Di Pietro e Paolo Ferrero, che chiedono a tutte le forze dell'opposizione di partecipare al 'No Berlusconi Day', indetto da un gruppo omonimo, che il 9 ottobre ha aperto un sito su Facebook.

L'adesione di Di Pietro e Ferrero viene annunciata all'indomani delle primarie che hanno portato alla guida del Pd Pierluigi Bersani al quale, sottolinea il leader dell'Italia dei Valori, in una conferenza stampa, "rivolgiamo una domanda a cuore aperto: partecipa anche tu".

"Non chiediamo a nessuno di accodarsi e non abbiamo aspettato le primarie - precisa Ferrero - crediamo che questa sia un'opportunità per le opposizioni di ritrovarsi insieme, il nostro quindi è un invito al Pd a cogliere questa occasione. Non credo che i tre milioni di elettori abbiano votato alle primarie solo per scegliere il segretario, c'è voglia di partecipazione, perciò proviamo insieme a costruire un'opposizione. Svegliamoci e ripartiamo con una fase nuova".

Di Pietro attacca duramente il premier: "E' al governo solo grazie a una truffa mediatica" e il suo governo sta attuando azioni "tipiche di un regime, il solo modo democratico per fermarlo è informare i cittadini. Condivido il compagno Ferrero: serve più opposizione". Questa manifestazione, spiega ancora il leader dell'Idv, "non è nè di destra nè di sinistra, è un'iniziativa di persone per bene che hanno a cuore le sorti del paese".

"Chiediamo le dimissioni di Berlusconi - conclude l'appello sottoscritto dai due leader - anche alla luce della sua manifesta indegnità morale a ricoprire l'incarico di presidente del Consiglio

10/20/2009

Convocazione comitato politico federale


SABATO 24 ottobre 2009, Comitato Politico Federale della federazione “Castelli” presso la sede di Genzano di Roma alle ore 16,30.

o.d.g:
1) verso la costruzione della federazione della sinistra d'alternativa;
2) organizzazione del lavoro per le amministrative 2010;
3) varie ed eventuali.

Nell'occasione dell'incontro si dovranno consegnare i cedolini delle tessere fatte.

I lavori avranno termine alle ore 20,00.

TREMONTI FACCIA UN DECRETO PER BLOCCARE I LICENZIAMENTI.

Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se.
Il ministro Tremonti tesse l'elogio del "posto fisso", ma fa più ridere che piangere. Come sempre, infatti, Tremonti predica bene e razzola male. Nella Finanziaria che ha da poco varato a nome di tutto il governo Berlusconi non c'è nulla per lavoratori e pensionati, né tantomeno per precari e disoccupati. Per quanto riguarda questi ultimi, nel migliore dei casi vengono ignorati - da questo governo - e nel peggiore, come per quanto riguarda i precari della scuola, espulsi con un tratto di penna dal ciclo produttivo grazie all'opera della ministra Gelmini, per non dire della mancata stabilizzazione dei precari nella Pa, che non è stata minimamente fatta, e delle stesse risorse per i contratti del pubblico impiego, che mancano clamorosamente all'appello e per tutto l'arco del prossimo triennio. Tremonti, insomma, fa le solite chiacchiere, quando non scopre l'acqua calda, dicendo che "la stabilità delle famiglie si fonda sull'impiego stabile". Se Tremonti vuole davvero fare qualcosa, vari immediatamente una norma ad hoc per il blocco dei licenziamenti nel settore pubblico come nel settore privato, dove sono ormai migliaia i lavoratori che, a causa di una crisi economica profonda che il governo Berlusconi non si sogna neanche lontanamente di affrontare, vengono licenziati.

10/19/2009

Adesione alla manifestazione nazionale del 23 ottobre 2009


Care compagne, cari compagni, Lo sciopero generale del sindacalismo di base del 23 ottobre è un passaggio importante nella costruzione dell’opposizione al governo Berlusconi, che con la controriforma della contrattazione, con i tagli a scuola, sanità, enti locali, sta portando avanti un attacco senza precedenti al lavoro, allo stato sociale, alla democrazia. Un disegno tanto regressivo sul piano sociale, quanto autoritario sul terreno della democrazia. Blocco dei licenziamenti e generalizzazione delle tutele per tutti i lavoratori, contrasto alla precarietà e riduzione dell’orario di lavoro, aumento di salari e pensioni, intervento pubblico in economia per salvaguardare le produzioni e avviarne la riconversione nel segno della sostenibilità ecologica, sono gli obiettivi che condividiamo della giornata di mobilitazione del 23. Il Partito della Rifondazione Comunista aderisce perciò allo sciopero del 23 ottobre e invita i propri iscritti e simpatizzanti a partecipare alla piena riuscita dello sciopero e della manifestazione. Fraterni saluti, Paolo Ferrero

10/16/2009

MECCANICI, ACCORDO SEPARATO SCANDALOSO E INACCETTABILE

L'accordo separato firmato oggi tra gli industriali di Federmeccanica e Fim Cisl e Uilm, ormai ridotti al rango di sindacati "gialli" come negli anni Cinquanta, pronti ad accettare ogni ricatto e ogni richiesta dei padroni, è scandaloso, inaccettabile.

Questa firma corrisponde, peraltro, al peggiore frutto avvelenato dell'accordo separato firmato lo scorso 22 gennaio da Confindustria, Cisl e Uil, senza la Cgil e con la complicità partecipe del governo Berlusconi e del ministro Sacconi.

In tempi di gravissima crisi economica e sociale come questa, di fronte a salari sempre più da fame e ai profitti incredibili che gli industriali continuano a fare, si vogliono peggiorare ancora di più - e per contratto! - le condizioni salariali e di vita dei lavoratori metalmeccanici italiani.

Invitiamo tutti i lavoratori metalmeccanici a opporsi con ogni mezzo a questo accordo e ad appoggiare la lotta della Fiom-Cgil, lotta sacrosanta e giustissima contro questo accordo separata. Come Rifondazione comunista, in questa lotta sare
mo in prima fila.

Paolo FERRERO

Manifestazione contro l'inceneritore di Albano



Con la scandalosa concessione al signor Cerroni dell’autorizzazione AIA per la costruzione dell’inceneritore di Albano, vigliaccamente rilasciata il 13 agosto 2009, la regione Lazio continua imperterrita sulla strada della massimizzazione dei profitti dei padroni socializzando le spese sulla pelle dei cittadini - lavoratori.

Infatti l'inceneritore oltre che a pesare sulla salute dei cittadini dei Castelli, come dimostrato da molti studi epidemiologici, peserà sulle loro tasche attraverso i famigerati contributi cip 6.

Con la sua scelta, la regione Lazio, non solo continua a calpestare la volontà popolare dei cittadini dei Castelli, espressa nelle numerose manifestazioni di cui il PRC è stato sempre partecipe, ma si pone in contrasto con le stesse aspettative di benessere e di miglioramento di qualità della vita che i cittadini dei Castelli Romani rivendicano. Con il suo modo di fare, oggi, la maggioranza della regione Lazio si presenta come “Palazzo” del potere lontano dalle esigenze dei suoi cittadini.

Essendo imminente la possibile apertura del cantiere di costruzione dell'inceneritore riteniamo necessario rivolgere un appello a quanti, pur avendo a cuore le sorti delle nostre comunità, sono preoccupati dell'assenza di proposte per la risoluzione del problema dei rifiuti.

Esistono modelli di smaltimento dei rifiuti alternativi, e più efficaci, delle discariche e degli inceneritori. Queste possibilità non potranno essere espresse sino a quando non sarà sconfitto l'Ircocervo degli interessi politico-economici che oggi lega in un abbraccio mortale il governo regionale con i poteri forti.

Oggi, con la forza mediatica che gli è propria, quel patto di potere spaccia per interesse generale quello che in realtà non è altro che il desiderio di poter concludere in santa pace i propri affari.

Per questi motivi, Sabato 17 ottobre, la federazione “Castelli” di Rifondazione Comunista parteciperà alla manifestazione che si svolgerà alle ore 10.00 a P.zza Mazzini ad Albano ed invita i propri militanti i simpatizzanti ed i cittadini tutti a partecipare e ad esprimere la propria contrarietà ad un progetto utile solo per le tasche di “Lorsignori”.

Marco Bizzoni

(Area organizzazione PRC federazione “Castelli”)

10/11/2009

Unità dei Comunisti


La crisi in cui versa la società italiana è un coacervo di problematiche politiche, sociali, economiche. Tutti i partiti presenti in Parlamento a fronte di questa crisi offrono ai lavoratori sostanzialmente le stesse prospettive: precarietà, riduzione dei salari, riduzioni dei diritti. Sempre più il sistema politico si configura come alternanza tra uguali. Chiunque governi il Paese realizza politiche che non vanno mai nel verso sperato dai lavoratori, i quali vorrebbero vedere affrontati i problemi che li affliggono.Ciò accade perchè i lavoratori hanno perso ogni autentica rappresentanza politica in Parlamento. Per poter riportare i temi del lavoro, e dei lavoratori, al centro dell'agenda politica del Parlamento, e dei governi, è necessario ricostruire un soggetto politico che abbia la necessaria "massa critica" per poter far sentire la propria voce e sia in grado di mutare le scelte politiche ed economiche perseguite da tutti i governi in questi ultimi anni. Per questo motivo il PRC, il PDCI, socialismo 2000, hanno lanciato la proposta di costituire una Federazione della Sinistra. Vogliamo ricostruire una forza politica che possa rappresentare efficacemente in Parlamento le istanze dei lavoratori, una forza in cui si possano sentire a casa quanti si dichiarano comunisti, socialisti, ecologisti, democratici ciò che ci unisce è il rifiuto dell'ideologia capitalista e la voglia di impegnarsi nella costruzione di una società più giusta in cui tutti gli uomini siano liberi, eguali e solidali. Giovedì 15 a Labico si affronterà un primo passo, nella costruzione di quel soggetto, discutendo dell'unità dei comunisti.Nel convegno, che si svolgerà alle 17,30 presso palazzo Giuliani di Labico, saranno presenti Danilo Marra, segr. PRC della federazione "Castelli", Ivano Peduzzi, capogruppo regione Lazio del PRC, Oliviero Diliberto segr.naz. del PDCI.

Marco Bizzoni

10/09/2009

Aiutiamo i cittadini alluvionati di Messina!


Rifondazione Comunista della federazione “Castelli” sta attivando i propri circoli comunali per poter rispondere alla richiesta di aiuto proveniente dai cittadini alluvionati di Messina.

Nei prossimi giorni raccoglieremo i generi di prima necessità richiesti.

"...servono le seguenti cose: bacinelle, cotonfioc, stendibiancheria, mollette, detersivo bucato a mano, fazzolettini, dopobarba, forbicine, rasoii, biancheria intima nuova ...(donna uomo bambini), scarpe e pantofole, saponi, asciugamani, e qualsiasi cosa possa servire per i bambini."

Contribuendo alla riuscita della raccolta i cittadini potranno esprimere la propria solidarietà a quanti, dopo aver perso i propri cari, si ritrovano, oggi, sprovvisti oltre che di un tetto anche di beni di prima necessità.

Il materiale sarà raccolto presso il locale della federazione a Genzano, in via Marco Moscato 3482610649 (Marta).

Chiunque volesse partecipare alla raccolta è pregato di chiamare: 3403787263 Marco Bizzoni

(Area organizzazione PRC federazione “Castelli”) marco.bizzoni@tiscali.it;


10/07/2009

BERLUSCONI SI DIMETTA, SI VADA SUBITO AD ELEZIONI ANTICIPATE.

Adesso Berlusconi, il corruttore dell'avvocato Mills, si dimetta e si vada subito a nuove elezioni anticpiate. Rispetto alle quali proponiamo a tutte le forze democratiche di dare vita a una brevissima legislatura di garanzia costituzionale che approvi la legge sul conflitto d'interessi, cancelli le misure sulla giustizia approvate dal governo Berlusconi e vari una legge elettorale proporzionale che superi l'attuale "legge truffa", legge che regala a un Berlusconi e a un centrodestra minoritari nel Paese la maggioranza dei parlamentari.
di Paolo Ferrero, Oliviero Diliberto, Cesare Salvi.

Solidarietà ai lavoratori della Alstom di Colleferro

La Federazione Castelli-Litoranea-Colleferro del Prc-Se esprime tutta la solidarietà ai lavoratori della Alstom di Colleferro per la lotta alla conservazione del posto di lavoro.
Da mesi i lavoratori aspettano risposte concrete sul loro futuro a Colleferro ma l’Azienda (francese), seppur sana e produttiva, rinvia continuamente qualsiasi confronto con i lavoratori.
Chiediamo alle istituzioni interessate (Governo, Regione e Provincia) di intervenire a difesa del lavoro e dell’alta professionalità dei lavoratori.
L’Azienda, costruita ai tempi della Cassa del Mezzogiorno, e’ sostenuta anche con commesse da parte delle Ferrovie italiane, ma finiti i vantaggi a Colleferro ora si pensa a de localizzare il lavoro in altri siti.
Gli ammortizzatori sociali non sono la cura del lavoratori, piuttosto riprendiamoci il lavoro.


Federazione Prc-Se Castelli-Litoranea-Colleferro
Il Segretario
Danilo Marra

10/06/2009

Piena solidarietà con i lavoratori dell’Alstom di Colleferro

Esprimo la mia piena solidarietà con i lavoratori dell’ALSTOM di Colleferro, che giustamente chiedono risposte concrete sul futuro occupazionale della loro azienda. Il presidio attuato davanti allo stabilimento è finalizzato ad aprire una trattativa vera che garantisca i posti di lavoro, proprio quello che ad oggi non è avvenuto. Il governo, invece di fare chiacchiere e scudi fiscali a favore dei mafiosi, si dia da fare: garantire i posti di lavoro.

Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se.

10/05/2009

Rifondazione Comunista condivide la lotta della FIOM e le ragioni dello sciopero generale dei metalmeccanici del 9 ottobre.


Ovunque in Italia i lavoratori lottano per la difesa dei posti di lavoro. Cercano così di impedire che la più grave crisi finanziaria dal 1929 si mangi anche la propria vita. Le imprese che resistono alla crisi, intanto, colgono l'occasione per ridurre i propri dipendenti a spese della collettività. Il governo, invece di fare l'unica cosa utile come quella di salvare i lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, ha pensato di aiutare le banche, cioè gli artefici del disastro, e dispensa ottimismo a piene mani rinunciando a costruire una qualsivoglia rete di protezioni efficace per quanti vivono solo del proprio lavoro salariato.

Così il governo da una parte non fa nulla per affrontare la crisi mentre dall'altra continua a perseguire politiche sostanzialmente antipopolari utilizzando contro i lavoratori la divisione sindacale.

L'accordo separato sulla contrattazione voluto dal governo e sottoscritto da Cisl, Uil e Ugl è uno strumento peggiorativo della vita delle lavoratrici e dei lavoratori, uno strumento al cui fondo si nasconde la progressiva riduzione dei salari e la scomparsa delle regole certe stabilite dai contratti collettivi a causa della loro derogabilità. La scelta delle organizzazioni sindacali firmatarie dell'accordo separato sulla contrattazione e stata quella di rinunciare al proprio ruolo di tutela dei lavoratori in cambio di un riconoscimento come soggetto gestore di servizi.

A tutto ciò la CGIL si è opposta perchè quella scelta distruggerebbe il compito e l'autonomia del sindacato.

Ora Federmeccanica, Fim E Uilm vogliono imporre le regole dell’accordo separato sulla contrattazione alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici.

La lotta della FIOM contro l'accordo separato e perchè i lavoratori possano scegliere la propria piattaforma contrattuale è una lotta di tutti e per tutti.

Per questi motivi il PRC è a fianco della FIOM e ne condivide la lotta.

Marco Bizzoni (resp. Organizzazazione)