circoli PRC dei comuni di:
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.

3/27/2014

Diamo valore al lavoro

da:  www.lazionauta.it/

Piano nazionaleSabato 29 marzo 2014 a Lanuvio nella Sala delle Colonne di Villa Sforza – Cesarini alle ore 17,00 PRC Castelli, propone un convegno dal titolo: “Diamo valore al lavoro”, presentazione del Piano per il Lavoro a Lanuvio. Il periodo storico in cui viviamo potrebbe presto essere caratterizzato da grandi stravolgimenti dello status quo, sia a livello geopolitico, che a livello economico, che a livello ambientale. Diventa necessario proporre alternative a una organizzazione sociale ed economica transnazionale dagli effetti sempre più devastanti sulle classi più deboli.
Il Partito della Rifondazione Comunista ritiene che vi sia una strada per difendere i lavoratori in questo periodo di crisi che sembra diventato permanente costruire un’economia ecologica e solidale. Dare risposte positive per uscire dalla crisi è possibile a partire dalla rinuncia dei dogmi dell’austerità e della libertà del mercato neoliberisti e procedendo, attraverso lo Stato alla creazione di posti di lavoro sul territorio.
“Al Governo, PD-Renzi che sbandiera, speriamo, 80 euro in busta paga – afferma Bizzoni Marco (segretario PRC Castelli, Colleferro, Litoranea) – diciamo bene, ma chiediamo anche che oltre a sbrigarsi a rendere concreto quest’atto perchè le famiglie non ce la fanno più, si ricordi che le famiglie sono composte anche di anziani pensionati, spesso con pensioni da fame, o da disoccupati ed inoccupati. Perchè in loro favore il Governo non dice e non fa nulla?
Non è una coperta economica troppo corta che impedisce di dare risposte al disagio economico dei lavoratori, degli anziani, dei disoccupati ma una scelta ideologica chiamata politica economica neoliberista. Una scelta ideologica – continua Bizzoni – che oggi l’Europa della finanza e delle banche, complici tutti i Governi, porta avanti. A quell’ideologia il PRC contrappone un’idea di Europa dei popoli solidale e a livello nazionale ha predisposto uno strumento politico-progettuale, il Piano Nazionale per il Lavoro che presenteremo Sabato 29 marzo a Lanuvio, utile per dare una risposta non propagandistica, ma reale e concreta, alle difficoltà in cui si trovano i lavoratori. “.
Così come la lista “L’Altra Europa con Tsipras” è uno sforzo per incidere a livello europeo di cui il PRC è parte, allo stesso modo il Piano per il Lavoro è la proposta nazionale di Rifondazione Comunista tesa a sostenere l’occupazione, non in modo astrattamente produttivo o di sussidio, ma in quei settori, spesso privi di profitti, ma indispensabili alle esigenze di tutti i cittadini.
All’iniziativa, che si volgerà presso la Sala delle Colonne di Villa Sforza-Cesarini (Lanuvio) alle ore 17, saranno presente Roberta Fantozzi, Segreteria Nazionale PRC e Giuseppe Cappucci, segretario generale CGIL della Camera del Lavoro Roma sud. Modera Fabio Pesoli, responsabile lavoro PRC Castelli, Colleferro, Litoranea.

3/21/2014

Solidarietà a chi lotta per la salute contro i colossi della telefonia

Il Partito della Rifondazione Comunista esprime solidarietà ai cittadini: Ennio Moriggi e Vito Diotallevi per la battaglia che stanno conducendo per la salute e contro le antenne e deplora che i condomini invece di sostenerli li citino in giudizio con un argomentazione, speciosa e strumentale, di decoro architettonico che a fronte dell'esigenza della tutela della salute risulta essere veramente risibile.
Chiediamo che le amministrazione competenti si attivino per avviare un processo di regolamentazione delle antenne, che abbia come linea guida fondamentale la tutela della salute dei cittadini. 

Marco Bizzoni
Segretario PRC
federazione Castelli, Colleferro, Litoranea

 



Citati in giudizio dal proprio condominio per protestare contro l'antenna selvaggia di Pavona


ROMA - L’11 marzo 2014 rischia di rimanere una data ‘storica’ a testimonianza della consueta inerzia burocratica delle Istituzioni Amministrative, anche in fatto di politica, quando in campagna elettorale tanto promettono e tanto poi dimenticano di mantenere nella quotidianità del loro mandato, in un palleggio di responsabilità e di delega a terzi. 

Il danno e la beffa sono giunti proprio in questo giorno a carico di Ennio Moriggi e Vito Diotallevi, due cittadini residenti nella porzione di Pavona facente parte del comune di  Albano Laziale, che da anni, insieme a molti altri, si sono e si stanno battendo contro l’antenna di telefonia radiomobile WIND-Ericsson installata  in via del Mare numero 20, in prossimità dell’incrocio con la via Nettunense, proprio di fronte al loro civico, ma nella porzione di Pavona appartenente al comune di Castel Gandolfo, in un quadrante densamente abitato nel quale insistono scuole, negozi, supermercati, la Biblioteca Comunale ed il Centro Anziani, oltre naturalmente alle tante abitazioni. Per questo giorno, appunto, sono stati convocati presso la Camera per la Media Conciliazione dell’Ordine Forense di Velletri, sita in Genzano, a seguito di una citazione in giudizio da parte del proprio condominio per violazione del ‘decoro’ urbano.

Ai suddetti cittadini è stato più volte richiesto con secca formalità dall’amministratore dello  stesso, dietro insistente e ripetuta pressione degli altri condòmini, di rimuovere un pezzo di stoffa bianca appesa ai loro balconi, recante lo slogan “NO ANTENNE-DIFENDIAMO LA SALUTE”. Le diffide condominiali erano giunte già nel mese di novembre 2011, proprio quando in a Pavona si era saputo che l’antenna telefonica installata in tutta fretta era già  pienamente funzionante. In quel periodo si sono susseguite assemblee cittadine ed ognuno a modo suo ha manifestato una civile opposizione, come del resto rimane pacifica la protesta del pezzo di stoffa bianco sui balconi di Moriggi e Diotallevi (in una palazzina che rimane comunque distante dalla via del Mare) messo lì a ricordare e sensibilizzare tutti quelli che si sono arresi nella attesa, seppur speranzosi, che qualcuno delle due Amministrazioni Comunali (Albano Laziale e Castel Gandolfo) in questi anni risolvesse magicamente un problema ormai cronico. Tutto ciò nonostante le ‘rassicurazioni’ fatte all’epoca dai consiglieri di turno e dai sindaci, che intanto nel frattempo sono cambiati, nonostante un pendente ricorso al T.A.R. (Tribunale Amministrativo Regionale) che però ancora tarda ad ottenere una fattiva sentenza a riguardo. Il problema dell’elettrosmog legato all’antenna di via del Mare 20 si inserisce tristemente in una realtà di nocività ambientale nella quale si trova tutta Pavona e non solo: da anni incombe lo spettro minaccioso della costruzione dell’Inceneritore di Roncigliano (a pochi kilometri da Pavona), dove esiste già una discarica nauseabonda e contaminata, a causa della quale tantissimi cittadini sono dovuti ricorrere al Pronto Soccorso perfino nei giorni recenti e nei mesi trascorsi. Per non contare tutti gli altri effetti dovuti alla discarica per chi abita non solo attorno ad essa ma addirittura nel raggio di 5 km: aumento di tumori al seno, ai polmoni, al sistema linfatico, gastrointestinale, urinario, malattie cardiovascolari e del sangue, leucemie,, con picchi di di mortalità e di patologia che vanno dal +40% al +76% rispetto alla media, secondo i dati forniti dallo studio statistico ERAS, in collaborazione con il Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio del Servizio Sanitario Nazionale. Nel motivo della controversia presentata dall’amministratore Raffaella Galbo riguardo il pezzo di stoffa bianca contro l’antenna di telefonia si legge che “tale affissione, trattandosi di balconate prospicienti la facciata dello stabile condominiale sono assolutamente lesive del decoro architettonico dell’intero edificio condominiale e determinano un conseguente pregiudizio economico a danno di tutti i condomini che, a causa della costante presenza di suddetti lenzuoli, hanno patito e subiscono ancora un notevole deprezzamento del valore commerciale delle proprie abitazioni”. Dunque, in questo triste scenario di emergenza ambientale ci sono persone che, come i condòmini di via del Mare 3, anziché lottare concretamente per risolvere questi i problemi ed esigere  tutela reale dei propri diritti alla salute ed in generale scelgono, invece, di citare in giudizio i loro condòmini Ennio Moriggi e Vito Diotallevi, smaccatamente per fini utilitaristici, evidentemente nella prospettiva di  vendere casa e ’scappare’, ‘nascondendo’ all’ignaro acquirente ‘forestiero’ le criticità del territorio, quasi in questo modo a ‘rifilargli il pacco’. Ma in questa società ipertestuale, nella quale tutti sono informati di tutto, sono ormai pochi quelli rimasti all’oscuro di dette problematicità ambientali, perché Pavona è salita alla cronaca, oltre ai motivi legati all’inceneritore, alla discarica ed arsenico nell’acqua, anche per essere la località dei Castelli con la più alta incidenza tumorale per inquinamento veicolare, dovuto pure alla presenza di un passaggio a livello in pieno centro abitato, e per la vicinanza a numerose industrie insalubri, in ultimo anche il polo di rottamazione e smaltimento di car-fluff dell’Italferro, oltre alla recente questione-rifiuti legata alla Falcognana ed alla centrale elettrica ad oli vegetali di via Cancelliera.

Una duplice questione dei soliti profitti, quella appunto del privato Gestore di telefonia e dei privati cittadini che si scagliano contro chi in realtà difende i diritti di tutti, loro compresi, e che ha semplicemente del grottesco se consideriamo che a monte della mobilitazione di Moriggi e Diotallevi c’è una storia che parte da molto lontano, esattamente dal 14 giugno 2005 quando i sindaci di Castel Gandolfo ed Albano erano rispettivamente Maurizio Colacchi e Marco Mattei (tra l’altro ex-Assessore all’Ambiente della Regione Lazio in Giunta Polverini).

da: www.dazebaonews.it/

3/20/2014

da: www.lazionauta.it

Una firma per l’altra Europa con Tsipras

L'Altra Europa RifondazioneIl 25 maggio si terranno le elezioni europee. Il Partito della Rifondazione Comunista ha già avviato la campagna di raccolta firme per la presentazione alle elezioni europee della lista “L’altra Europa con Tsipras”, in sostegno del candidato alla commissione europea Alexis Tsipras proposto dal Partito della Sinistra Europea (di cui il PRC è l’unico partito italiano membro).
Tsipras è il leader del partito della sinistra greca (Syriza), che in questi anni ha avuto un ruolo di primo piano in Grecia nella costruzione dell’opposizione popolare alle politiche monetariste e di austerità imposte alla Grecia dal direttorio neoliberista europeo e dalla Germania. Le stesse politiche, in questi anni, sono state portate avanti in Italia con il consenso del PD, di Forza Italia e, in generale, del centrodestra.
“In Italia – afferma Bizzoni Marco, (Segretario del PRC della federazione Castelli, Colleferro, Litoranea)- da tempo denunciamo che l’esito delle politiche di austerità e di contenimento della spesa portate avanti dal PD, PDL, FI, Alfano, etc… Abbiamo sempre detto che tali politiche avrebbero avuto uno solo possibile sbocco: l’aggravamento della crisi economica del Paese. Non è possibile tagliare i cordoni della spesa quando l’economia traballa ed è necessario stimolare l’occupazione per far ripartire i consumi. Queste politiche hanno prodotto la riduzione dei lavoratori attivi, ne hanno ridotto il reddito e li hanno resi più precari.
“Oggi – prosegue Bizzoni – Renzi ci viene a raccontare che le ha cantate chiare alla Merkel ma ciò che ha detto è solo che l’Italia è in grado di continuare con quelle politiche, per cui crescono i tagli ai servizi dello Stato ma il debito diventa sempre più grande, senza la guida di nessuno. Infatti, a conferma di ciò, si parla tanto della possibilità, finalmente, di far entrare in tasca ai lavoratori qualche euro in più, ma nulla si dice a proposito dell’assenza di interventi perequativi che aumentino le pensioni ormai da fame o di interventi in supporto di chi il lavoro l’ha perso o non l’ha mai avuto. Mentre sullo sfondo sempre più inquietanti si profilano i tagli della spending review che continueranno ad avere effetti depressivi sulla qualità della vita dei lavoratori.”
In tutta Europa la sinistra radicale rimane l’unico fronte che con coerenza si batte per i diritti dei lavoratori che non trovano nelle istituzioni europee un difensore, ma solo un docile esecutore degli interessi dalle lobby, dei potentati economici e dalla finanza internazionale. Tutto ciò grazie ai trattati europei voluti e difesi da tutti i partiti oggi presenti nel Parlamento Italiano.
Per questi motivi, in questi giorni, ad Ardea, Anzio, Labico, Marino, e molti altri comuni dei Castelli e della Litoranea il PRC ha attivato banchetti per la raccolta delle firme necessarie alla presentazione nelle elezioni europee della lista “L’altra Europa con Tsipras”.
Una lista di lotta e di speranza per costruire il cambiamento delle politiche europee in favore dei lavoratori. Non lasciamo decidere il nostro futuro agli altri, non rassegniamoci e sosteniamo chi si batte per la difesa di tutti i lavoratori, Invitiamo quindi i cittadini interessati consentire la presentazione della lista venendo a firmare ai banchetti che si terranno: sabato 22 mattina a tor San Lorenzo in Piazza del Patio e a Lanuvio in Piazza della Pace. Sabato pomeriggio si potrà firmare ad Albano Laziale alle ore 17,00 in piazza San Pietro ed a Genzano, alle 17.00 in piazza IV Novembre.

3/19/2014

Il pieno sostegno di Rifondazione Comunista alla lista Tsipras.


Le elezioni europee del 25 maggio rappresentano una grande possibilità per avviare - da sinistra - la messa in discussione dell'impianto politico, istituzionale ed economico neo-liberista che sta alla base di questa Europa. Attraverso le politiche di austerità vogliono distruggere l’Europa sorta dopo la sconfitta del nazifascismo, quell’Europa basata sulla democrazia, sul welfare, sui diritti dei lavoratori. Noi dobbiamo fermare questa offensiva che si maschera da presunta oggettività economica ed è stata esplicitata dal presidente della BCE Mario Draghi con la formula del “pilota automatico”
Queste elezioni sono l'occasione per contribuire alla costruzione di un'opposizione politica e sociale di sinistra alle politiche di austerità praticate tanto dai governi conservatori quanto dai governi espressione di forze e coalizioni riformiste. Noi vogliamo dare uno sbocco positivo al disagio sociale crescente costruendo un’alternativa all’impianto politico dei socialisti europei e alla formula politica della "grossa coalizione" - o delle "larghe intese" – che è praticata ormai in diversi paesi europei – e che viene riproposta per il governo europeo - con l'obiettivo di anestetizzare ogni forma di opposizione. .
In questi mesi il nostro partito ha lavorato per la costruzione di una lista unitaria della sinistra di alternativa per le elezioni europee. Abbiamo avanzato per primi, all'interno della Sinistra Europea, la candidatura di Alexis Tsipras alla presidenza della Commissione europea; abbiamo lavorato con spirito unitario in Italia perché potesse prendere piede una proposta politica e programmatica chiara nella collocazione, e al contempo inclusiva.
Abbiamo proposto che la lista si costruisse come spazio pubblico della sinistra di alternativa e avesse un carattere marcatamente democratico nella sua costruzione concreta. Il processo di costruzione ha vissuto varie contraddizioni e riteniamo che questo abbia portato ad errori nel percorso della costruzione della lista,  in particolare, all'esclusione della parola "Sinistra" dal simbolo e dalla denominazione della lista, alle modalità centralizzate con cui sono state decise le candidature, alla non presenza di compagni e compagne del PdCI nella lista.
Questi errori non inficiano però l’assoluta positività della costruzione della lista e il ruolo politico decisivo che questa lista può giocare nelle elezioni europee e successivamente. Il terreno politico su cui avviene la costruzione di questa lista unitaria è infatti cristallino: è chiarissima la netta opposizione da sinistra alle politiche di austerità e la scelta di lavorare per un'altra Europa; le liste presentate nelle diverse circoscrizioni presentano candidature rappresentative di lotte, vertenze, battaglie culturali, comitati e associazioni. Le differenze rispetto a Rivoluzione Civile, le cui liste venivano giustamente lette come la lottizzazione praticate da gruppi dirigenti di forze politiche in gran parte poco coerenti, sono evidenti. C'è una chiara continuità e convergenza tra la collocazione e le proposte politico-programmatiche di Rifondazione Comunista e la collocazione e le proposte politico-programmatiche - pensiamo al documento programmatico della Sinistra Europea o ai dieci punti presentati da Tsipras - de "L'Altra Europa con Tsipras": anche per questo, un buon risultato della lista sarebbe un passo importantissimo, nel nostro Paese, per la costruzione della sinistra di alternativa.
Proprio per questo Rifondazione Comunista è impegnata pienamente al successo della lista “un'altra Europa con Tsipras”, a partire dalla raccolta delle firme  per la presentazione. La raccolta di 150.000 firme  ed in particolare la raccolta di almeno 3.000 firme nelle regioni più piccole, è un punto di passaggio difficile ma decisivo per la presentazione della lista.
Rifondazione Comunista impegna tutte le sue strutture alla raccolta delle firme e a costruire iniziative di solidarietà militante con le strutture regionali più piccole e più in difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi dettati dalla legge.
Vogliamo dire con tutta chiarezza che non esiste alternativa alla raccolta delle firme, non esiste un piano B. La possibilità della presentazione di questa lista unitaria di sostegno alla candidatura di Tsipras presidente, è legata all’autonoma capacità della lista di raccogliere le firme e presentarsi con la propria identità. Per questo la raccolta delle firme è un dato fondativo della possibilità della presentazione della lista e del nostro progetto politico.
Connesso al lavoro di raccolta delle firme vi è il lavoro politico per la buona affermazione elettorale della lista. Non si tratta solamente di porsi l’obiettivo di superare lo sbarramento elettorale ma di costruire nel paese una battaglia politica e culturale che proponga il tema dell’uscita dell’austerità da sinistra. Noi dobbiamo operare con spirito maggioritario ed evidenziare come la nostra proposta politica sia l’unica che permette di uscire dalla crisi economica e di evitare che la crisi economica diventi a tutti gli effetti una crisi di civiltà.
In questo vogliamo valorizzare nella campagna elettorale le proposte politiche e sociali del partito e della Sinistra Europea - a partire dal Piano per il Lavoro - organizzando incontri ed iniziative nazionali e internazionali,valorizzandone contenuti e ampiezza di relazioni.  
Come Rifondazione abbiamo lavorato in queste settimane anche per esprimere, all'interno della lista, candidature di compagni e compagne iscritte al partito, espressioni dei gruppi dirigenti locali e nazionale, espressioni delle lotte e delle vertenze in cui ci siamo maggiormente impegnati in questi anni. In un contesto di valutazione positiva delle liste per la qualità politica delle stesse e per la presenza al loro interno di numerose ottime candidature, occorre fare un  lavoro a sostegno dei nostri candidati ed in particolare il Comitato Politico Nazionale dà indicazione affinché vengano sostenute da tutte le strutture le seguenti candidature. Si tratta di figure emblematiche delle lotte e dei percorsi politici che riteniamo necessario valorizzare nella battaglia contro le politiche neoliberiste e per la costruzione anche in Italia di una forte Sinistra Europea.
Nicoletta Dosio (circoscrizione Nord-Ovest);
Paola Morandin (circoscrizione Nord-Est);
Fabio Amato (Centro);
Eleonora Forenza (Sud);
Antonio Mazzeo (Sicilia);
Simona Lobina (Sardegna).

Il Comitato Politico Nazionale perciò, recependo anche l'esito della consultazione interna avvenuta tra le iscritte e gli iscritti del partito, esprime e conferma l'adesione e il sostegno di Rifondazione Comunista alla lista "Un'Altra Europa con Tsipras" per le prossime elezioni europee. Chiede alle strutture territoriali di proseguire  la massima mobilitazione - all'interno dei comitati territoriali per Tsipras - sulla raccolta delle firme per la presentazione in tutte le circoscrizioni della lista. Invita tutte le compagne e compagni a garantire il massimo sforzo per la campagna elettorale a favore della lista e a sostegno delle candidate e dei  candidati sopra indicati.
Il Comitato Politico Nazionale, detto tutto questo:
  • approva il simbolo elettorale con cui si presenterà “Un'Altra Europa con Tsipras” e le liste ad esso collegate;
  • decide di aderire alla manifestazione del prossimo 12 aprile promossa da varie realtà sociali e anticapitaliste contro l'austerità e i diktat della Troika.


Documento presentato dalla Segreteria nazionale
  • Approvato a maggioranza

3/18/2014

NO ALL'AUTOSTRADA A PEDAGGIO ROMA – LATINA


Inserito nelle grandi opere, lo scempio del progetto autostrada Roma Latina, non solo non risolve la situazione, ma rappresenta una stortura per il pessimo impatto ambientale che andrebbe a caratterizzare, con il coinvolgimento di appezzamenti di terreno ed un aggravio di onere economico per gli utenti trattandosi di autostrada a pagamento.
Noi continuiamo a sostenere la necessità di un alternativa al trasporto su gomme, come una metropolitana leggera che percorra il nostro litorale, senza altro cemento, intasare strade,e quindi inquinamento e soprattutto diciamo no ad interessi economici che non rispettano i territori.


Noi diciamo NO!


Rifondazione Comunista invita tutti gli utenti della Pontina
sabato 22 marzo dalle 10.00 in poi a piazza indipendenza al
mercato settimanale di Pomezia per discutere del progetto di
trasformazione della Pontina in autostrada a pedaggio.
MOBILITIAMOCI CONTRO QUESTA AUTOSTRADA 
COSTITUIAMO COMITATI UTENTI DELLA PONTINA
Per contatti
ANZIO Umberto SPALLOTTA humbertone@libero.it
APRILIA Antonio TATTI antonio-tatti@alice.it
ARDEA Claudio RACHIELE c.rachiele@libero.it
NETTUNO Cristian MONTARSI cristianmontarsi@yahoo.com
POMEZIA Anna MIRARCHI anna.mirarchi@alice.it


3/10/2014

Cara Provincia di Roma, non ignorare i problemi della discarica di Albano Laziale


Lettera aperta al Commissario Straordinario della Provincia
Prefetto Riccardo Carpino,
ed alla Sub Commissaria all'ambiente
dott. Clara VACCARO.
Egregio signor Commissario Straordinario, ed egregia Sub Commissaria all'ambiente

Ormai da tempo, nel sito della discarica di Roncigliano, si producono effetti secondari che coinvolgono in modo sempre più massiccio ed invasivo i cittadini abitanti viciniori al sito. Ultimi in ordine di tempo i fatti di martedì 25 febbraio i cittadini, allarmati da un insostenibile tanfo, si sono ritrovati davanti ai cancelli della discarica di Roncigliano dove, dopo essere stato messo a conoscenza della situazione, si è recato anche il Sindaco Nicola Marini, e sulla cui situazione è stato stilato un verbale dalla polizia locale.
Tali situazioni, episodiche nella discarica sino all'applicazione del decreto Clini che sembra le abbia rese endemiche, evidenziano quantomeno un cattivo trattamento nel ciclo di chiusura dei rifiuti.
A ciò bisogna aggiungere che nel corso del tempo quel sito ha manifestato più di una volta lo sforamento dei dati ambientali di salubrità al punto che la stessa Provincia aveva diffidato la Pontina Ambiente a provvedere al ripristino della salubrità del sito.
In una sua nota l'ARPA il 19\12\2012 dichiarava concluse le attività previste dalla diffida.
Tuttavia subito dopo il ciclone giudiziario che ha investito il tema dei rifiuti nel Lazio nell'ultima conferenza dei sindaci l'Arpa ha presentato un documento in cui si evidenzio lo stato di inquinamento del sito e contestualmente l'inappropriatezza della modalità di prelievo dei dati raccolti.
Tale modo di fare evidenzia che il modo di agire dell'ARPA Lazio invece di offrire certezze ha prodotto uno stato di incertezza sulla vivibilità dei dintorni del sito. Per questo motivo abbiamo chiesto al Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini di mettere a disposizione i dati raccolti, dal CNR, con la caratterizzazione idrogeologica esterna al sito della discarica ritenendo quei dati utili a ristabilire un primo piano di certezza sulla situazione ambientale del sito e consentire tutti gli atti necessari a salvaguardare la salute dei cittadini.
Come Partito della Rifondazione Comunista abbiamo ritenuto necessario riassumervi sinteticamente la condizione della discarica di Roncigliano perchè riteniamo ormai evidente la necessità che la Provincia di Roma, sebbene commissariata, riprendi ad adempiere pienamente alle proprie funzioni.
Chiediamo quindi che la Provincia di Roma operi per verificare se, attualmente, la localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti, di via Roncigliano sia ancora idonea, ed operi:
  • Attivando controlli sulle attività di gestione dei rifiuti in quella discarica
  • Certificando quanto sostenuto dall'ARPA
Riteniamo inoltre che per uscire da una politica emergenziale del ciclo di trattamento dei rifiuti sia necessario che la Provincia di Roma:
  • riprenda ad adoperarsi per Realizzazione di iniziative di sensibilizzazione e promozione raccolta differenziata,
  • avvii un effettivo Coordinamento dei comuni ricadenti nello stesso ambito territoriale ottimale (ATO) al fine di garantire la gestione unitaria dei rifiuti;
Il PRC della federazione Castelli, Colleferro,Litoranea chiede quindi al Commissario Straordinario ed al sub commissario all'ambiente di adoperarsi affinchè si ristabilisca un piano di certezza sulla situazione ambientale del sito della discarica di Roncigliano e si attivino tutti gli atti necessari alla salvaguardia della salute dei cittadini chiudendo una vicenda che per la sua drammaticità non sembra essere meno di quella della terra dei fuochi.
Cordiali saluti

Albano L. 6\3\14

Marco Bizzoni
segretario Partito della Rifondazione Comunista
federazione Castelli, Colleferro, Litoranea