circoli PRC dei comuni di:
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.

2/18/2022

Bizzoni PRC-Se Roma: "FERMIAMO LA GUERRA, MOBILITIAMOCI PER LA PACE"

 



Sabato 19 febbraio, in piazza Barberini dalle 10,30, si svolgerà un presidio contro la guerra promosso da decine di realtà politiche e sociali.

Venti di guerra sempre più minacciosi tornano a soffiare sull’Europa, L’aperta provocazione che l’Unione Europea opera coprendo le violazioni ucraine, l’ipocrisia della NATO, che si definisce difensiva, ma nello stesso tempo opera per inserire l’Ucraina nell’alleanza portando missili, basi e uomini al confine con la Russia, sono le cause immediate del crescere della tensione militare nell’europa orientale. Non siamo sostenitori di Putin, ma della pace minacciata da questi fatti.

 Il nostro Paese ha pieno interesse che vi sia una soluzione pacifica della crisi e una ripresa della cooperazione economica con la Russia. "É necessario - afferma Bizzoni, segretario PRC Roma -  che l’Italia esca dalla Nato e ritiri le forze armate presenti sul teatro di crisi, opponendosi ai piani NATO e facendo prevalere l’articolo 11 della nostra Costituzione."

Invitiamo tutti i cittadini e le cittadine, la classe lavoratrice e popolare a partecipare alle mobilitazioni contro il rischio che la tensione in Ucraina sfoci in guerra e per rivendicare il diritto alla pace.


Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra europea, Roma, Castelli, Litoranea

1/31/2022

Bizzoni PRC-Se Roma, “Il Sindaco e il Consiglio intervengano contro il carovita”.

 

Il primo bilancio della Campagna Nazionale contro l’aumento delle bollette che, dai primi di dicembre, Rifondazione Comunista sta portando avanti a Roma è altamente positivo. A conclusione della prima fase della campagna abbiamo deciso di inviare una petizione al Sindaco e al Consiglio Comunale chiedendo intervenire sulle difficoltà dei cittadin* romani.

Gli incrementi vertiginosi dei costi di luce e gas, non solo generano aumento delle bollette, ma trascinano con se l’impennata di un’inflazione che si trasferisce ai prodotti di prima necessità, generando un complessivo aumento del costo della vita a fronte di salari che ristagnano e talvolta recedono.

“Il Sindaco ed il Consiglio Comunale di Roma – afferma Marco Bizzoni neosegretario della federazione romana del PRC, non solo dovrebbero dichiarare cosa ne pensano di questo tema, ma si dovrebbero attivare contro l’aumento del carovita, cercando di dare sollievo alle difficoltà di chi vive a Roma.”

La crisi sociale ed economica sempre più grave che stiamo vivendo, viene pagata in maniera maggiore da chi sta in basso; dalla classe lavoratrice e dai ceti popolari. Tuttavia il Governo Draghi ha deciso di non tassare i superprofitti delle aziende energetiche e si è impegnato a fornire miliardi di euro di aiuti alle grandi imprese che reclamano per l’aumento dei costi energetici, mentre alle classi popolari regala lo sblocco degli sfratti, dei licenziamenti ed il sostanziale immobilismo di fronte all’aumento delle bollette.

Rifondazione Comunista chiede che Sindaco e Consiglio si impegnino direttamente contro il carovita, per quanto possono, con gli strumenti di Roma Capitale e si attivino facendo presente al Governo le possibili soluzioni per limitare l’impatto sulla classe lavoratrice di quegli aumenti.


Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra europea Roma, Castelli, Litoranea



Di seguito la petizione, del PRC-Se Roma, Castelli, Litoranea, inviata al Sindaco ed al Consiglio Comunale:

Gli aumenti vertiginosi per le bollette di luce e gas, che da luglio a dicembre hanno

visto un incremento del 42,6% della luce e 31,9% del gas, dimostrano che la

privatizzazione e la liberalizzazione del settore energetico ha provocato un aumento

dei costi e un peggioramento dei servizi.

Evidenziato che

Tenuto conto che dall’apertura alla concorrenza e dalla liberalizzazione del settore

energetico, i prezzi dell’elettricità e del gas in Italia sono aumentati, a fronte del fatto

che la media europea dei costi per i consumi energetici è del 20% in meno.

I cittadini del Comune di Roma ritengono inammissibili questi aumenti tanto più alla

luce dell’aumento della povertà e alle crescenti difficoltà di fasce sempre più ampie

della popolazione a causa della pandemia, e promuovono questa raccolta di firme per

chiedere, al Sindaco e all’Amministrazione comunale:

di attivarsi attraverso l’Anci affinché vengano intraprese tutte le iniziative necessarie

contro questi aumenti;di attivarsi al fine di restituire agli utenti Acea gli extraprofitti indebitamente percepiti

e regolamentare le future bollette della partecipata:

di attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché si blocchi l’aumento delle

bollette di gas e elettricità, si riduca al 5% l’IVA che paghiamo sulle bollette, si

eliminino oneri di sistema obsoleti e si dia finalmente un taglio alle accise, alle

addizionali regionali;

di attivarsi presso il Governo e il Parlamento affinché sia revocato il totale passaggio al

mercato libero che scatterà il prossimo 1° gennaio 2024.”

1/26/2022

PRC-Se Roma: Casa, prima le persone

 
Tutti gli esseri umani hanno diritto ad avere un'abitazione dignitosa, pertanto sgomberi e sfratti non possono essere eseguiti rispondendo al criterio di ordine pubblico.
La estromissione da immobili pubblici o privati deve avvenire soltanto se garantito il passaggio da casa a casa.
Rifondazione Comunista aderisce e partecipa alla mobilitazione per il diritto all'abitare del 29 gennaio alle ore 15 in Piazza Vittorio.
Chiediamo al Prefetto ed alle Istituzioni interessate una moratoria nell'esecuzione degli sgomberi e degli sfratti sino a quando non potrà
essere garantito realmente il passaggio casa a casa.
 
Partito della Rifondazione Comunista-Se Roma, Castelli, Litoranea

1/10/2022

PRC Roma: l'aumento di Gettoni di presenza è uno scandalo che accomuna tutti i Consiglieri Comunali di Roma capitale

PRC Roma: l'aumento di Gettoni di presenza è uno scandalo che accomuna tutti i Consiglieri Comunali di Roma capitale


Il CentroDestraSinistra, guidato da Draghi, ha aperto le danze a livello nazionale raddoppiando le indennità di funzione dei Sindaci e dei componenti delle Giunte, consentendo al sindaco di Roma Gualtieri di passare da un riconoscimento economico di 5700 euro mensili a 11mila. In Parlamento nessuno si è indignato, né ha contrastato di questa scelta, che sfacciatamente sbertuccia qualsiasi discorso sulla lotta alle disuguaglianze.

Non è quindi un caso che i Consiglieri Comunali di Roma si siano sentiti in diritto di poter aumentare i loro gettoni di presenza, affermando: di avere grandi responsabilità, che i gettoni non prevedono i contributi previdenziali, che il loro aspetto economico è più basso del minimo dei dipendenti comunali; solo 1.500 euro, netti, al mese che purtroppo percepiscono solo gli instancabili presenti a tutte le riunioni.

Sull’aumento non c’è maggioranza e opposizione che tenga, tutti i Consiglieri di Roma Capitale sono disposti a sacrificarsi per approvarsi un regolamento che preveda l’innalzamento fino al massimo di legge, 3500 euro, dei loro Gettoni di presenza.

Molti di noi, 1500 euro netti, li vedono ogni tre mesi o attraverso tre lavori precari, interinali, temporanei o in appalto. Ma, per i Consiglieri Comunali di Roma Capitale, quella cifra è una miseria.

Lo scandalo principale, però, è dato dal fatto, sottaciuto e nascosto, che il Gettone di presenza che i Consiglieri Comunali prendono non è il loro stipendio, ma un contributo aggiuntivo specifico per l’attività che svolgono.

Tutti loro continuano a percepire gli stipendi inerenti le proprie attività lavorative, godendo di permessi che gli consentono di poter partecipare alle riunioni. La Repubblica, cioè tutti noi, risarcisce i loro datori di lavoro delle parti di stipendio versato che non abbia avuto un corrispettivo di lavoro, poichè come Consiglieri Comunali sono impegnati nell’attività istituzionale.

In sintesi i Consiglieri Comunali vivono del proprio stipendio di lavoro più il riconoscimento economico dei Gettoni di Presenza, per consentire tutto ciò la Repubblica Italiana risarcisce i loro datori di lavoro dei giorni che non lavorano.

Per tutti questi motivi il partito della Rifondazione Comunista di Roma, chiede al Sindaco Gualtieri di impedire l’incremento del valore dei Gettoni di Presenza che i Consiglieri Comunali già percepiscono. Tale aumento è uno schiaffo in faccia: alle lavoratrici ed ai lavoratori che soffrono la crisi economica indotta dalla pandemia, a tutte le cittadine ed i cittadini romani che quotidianamente subiscono le difficoltà della fruizione dei servizi, a partire dalla raccolta rifiuti, ai trasporti, alla gestione delle disuguaglianze, etc, che Roma oggi offre.

Sappiano i Consiglieri Comunali che il loro voto favorevole a quest’aumento scandaloso, non solo riceverà tutto il nostro sdegno e la nostra ripulsa, ma sarà reso pubblico alla città; che deve poter conoscere chi sono i fautori dell’infamia di questo aumento.


Partito della Rifondazione Comunista Roma, Castelli, Litoranea

9/04/2021

I LAVORATORI ROMANI INSORGANO INSIEME A QUELLI DELLA GKN

 


Roma, Rifondazione Comunista di Roma e del Lazio saluta ed esprime solidarietà al “Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze”, che oggi, 4 settembre, sarà a Roma per partecipare ad un’assemblea.

E’, quella dei lavoratori e delle lavoratrici Gkn di Firenze, una vicenda emblematica del nostro tempo. Il padronato agisce senza tregua nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici, che pagano l’assenza di propria, vera, rappresentanza in Parlamento.

Non è un caso che il governo Draghi abbia sbloccato i licenziamenti, tra i balbettii isolati di un ministro e la volontà padronale di ristrutturare la produzione, facendone pagare i costi ai lavoratori, la scelta è stata ineluttabile; con il beneplacito di tutti i partiti in Parlamento, in maggioranza e all’opposizione, M5S, PD, FI, Lega, FdI. Così come all’annuncio dei licenziamenti via Whatsapp, dopo le immediate lacrime di coccodrillo, alle parole non sono seguite azioni concrete di sostegno da parte di Conte, Letta, Salvini, Meloni.

I lavoratori e le lavoratrici Gkn sono stati lasciati soli dalla politica nazionale, ma non si sono arresi e nel corso di quest’estate hanno mostrato di non essere isolati, hanno messo in evidenza che l’organizzazione, la combattività, la voglia di non subire più, paga.

Per questo non si sono divisi tra chi è dipendente diretto della multinazionale e gli altri lavoratori e lavoratrici dello stabilimento. Per questo hanno cercato il collegamento con lavoratori e le lavoratrici di altre aziende che stanno vivendo una condizione simile. Per questo stanno facendo l’Insorgiamo tour, svolgendo assemblee e dibattiti in diverse città d’Italia.

All’ingiustizia che stanno subendo, i lavoratori e le lavoratrici Gkn, hanno deciso di non abbassare la testa e di rispondere con un grido di riscatto, chiamando a raccolta quanti, in qualsiasi parte d’Italia stanno subendo ingiustizia, ricatto, sfruttamento, abuso.

Basta con i licenziamenti, le delocalizzazioni, gli appalti sulla pelle di chi lavora, il lavoro nero, le morti sul lavoro, le busta paga truffa, la colpevolizzazione dei giovani che rifiutano salari da fame, l'inquinamento in nome del profitto, le pensioni sempre più ritardate, i servizi lasciati ai profitti dei privati, l’assenza di qualsiasi piano per il lavoro nel nostro Paese.

Basta con la paura di perdere il lavoro, è tempo di unire le lotte, le vertenze, i conflitti del lavoro e nella società.

I lavoratori e le lavoratrici di Roma e del Lazio, di aziende in crisi o che si sentono particolarmente “protetti”, i disoccupati, i pensionati, etc, sono tutti invitati a partecipare all’assemblea che si svolgerà a partire dalle 14,00 al Renoize 2021 - parco Schuster.

Lavoratori e le lavoratrici della Gkn di Firenze con la loro insorgenza hanno indicato la strada,

seguiamo il loro esempio.

Nessuno si salva da solo, solo con una lotta comune potremo cambiare e riprenderci quanto ci è stato tolto.


Roma 4 settembre 2021

Marco Bizzoni, referente lavoro Roma-Lazio, Partito della Rifondazione Comunista

8/13/2021

PRC Lazio VITALIZI: E’ ORA DI ABROGARLI, ZINGARETTI FERMI GLI AUMENTI.


Martedì 10, prima della pausa estiva, PD e M5S nel consiglio Regionale del Lazio hanno approvato in bilancio una norma che regala 500 euro in più agli ex consiglieri che sono stati anche parlamentari e che quindi godono del doppio VITALIZIO.

“Nell’autunno del 2012 RIFONDAZIONE COMUNISTA – afferma Marco Bizzoni, referente Lavoro PRC Lazio - consegnò alla Corte d'Appello di Roma oltre 50 mila firme certificate di cittadini che chiedevano un referendum per cancellare i VITALIZI,  gli ultimi eventi rendono evidente che avevamo ragione”. ZINGARETTI si guardò bene dal far svolgere il Referendum, visto che il PRC non aveva eletti in Consiglio Regionale e il M5S si accontentò di una legge che avrebbe dovuto ridurli.

Approvata la legge di riduzione deii vitalizi tutti si riempirono la bocca di  parole come ritorno alla legalità, vittoria contro i vitalizi etc, etc, ma: “oggi accade ciò che allora denunciammo - afferma Maurizio Fabbri segretario regionale del PRC - sarà sufficiente un emendamento al bilancio per far ripartire i privilegi, ZINGARETTI deve fermare gli aumenti approvati”.

Ci sono voluti anni affinché i cittadini dimenticassero gli ignobili privilegi di cui godevano i Consiglieri Regionali. Così solo oggi, ZINGARETTI e il M5S, possono pian piano riprendere quelle pratiche che sono state tipiche delle DESTRE, FI, Fratelli d’Italia, che allora, giunta POVERINI, si chiamavano Popolo della Libertà (PdL).

Non si può tornare indietro, la politica deve essere un servizio ai cittadini non uno strumento per acquisire privilegi. Il partito della Rifondazione Comunista chiede al presidente della regione Lazio Zingaretti di fermare gli aumenti e di ABROGARE definitivamente i VITALIZI.

Maurizio Fabbri, Segretario Regionale Lazio

Marco Bizzoni, referente lavoro Lazio

Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

6/22/2021

A proposito della sinistra e le elezioni a Roma - IL BRUSCOLINO4

Le primarie del PD, per scegliere il candidato a sindaco di Roma, si sono concluse.

In questi giorni la sinistra integrata al centrosinistra si è spesa per i suoi candidati, spiegando ai militanti ed agli elettori che era importante partecipare: per trattenere il PD su posizioni popolari e civiche, per dare una lezione al potere del suo apparato, che ha accoltellato Marino ed è colluso con i poteri forti della città. Bisogna partecipare, hanno detto, per portare avanti una diversa idea di Roma rispetto a quella del PD, a cui si intendeva contendere la guida del governo della città e dei municipi.

Il risultato, ma guarda un po’ che sorpresa, è stato quello di legittimare l’esponente politico che il PD aveva già indicato.

Così l’esito delle primarie ci consegna un quadro politico che mistifica la realtà: il candidato eletto non è di sinistra, ma del PD, un partito liberale. Però, grazie alla sconfitta dei candidati delle sinistre integrate e alla compiacenza della stampa, amica e avversaria, apparirà agli occhi dei cittadini come il campione della sinistra e l’unico legittimo avversario alle destre al comune di Roma.

Non vi è nulla di più falso di questa rappresentazione, basti vedere con chi governa attualmente il PD, presente nel governo Draghi con Forza Italia e Lega, che parlano di federarsi con l’alleato Fratelli d’Italia per costruire un centrodestra unito.

Che politiche per Roma porterà avanti il candidato sindaco del PD?

La memoria ci ricorda che a Roma il PD ha sempre proposto la privatizzazione delle aziende municipalizzate, per regalare ai padroni la ricca opportunità di fare profitti sulla pelle della città. Mentre i cittadini, in questi anni, hanno sempre difeso con petizioni e referendum i servizi pubblici. Ricordiamo la compiacenza urbanistica del PD con i costruttori e la sua politica sociale della casa, che quando veniva realizzata tendeva ad espellere oltre il GRA i soggetti beneficiari. Ci sarebbe altro da aggiungere ma il quadro mi sembra chiaro.

La sinistra integrata, che con le primarie ha mostrato tutta la sua impotenza nel confronto con il PD, ora parla di allearsi e generare una lista unica, anch’essa con il solito scopo di trattenere, contendere, competere con il PD. Rassicurando i propri elettori sulle politiche che verranno portate avanti a Roma, con la carta d’Intenti del centrosinistra sottoscritta per le primarie. Tuttavia, qualche esponente del PD ha già dichiarato a mezza bocca che la carta non può essere considerata una bibbia intoccabile. Le primarie hanno messo in evidenza chi sarà a determinare le scelte politiche future, alla sinistra integrata, unita o meno, non resta che un’utilità ornamentale.

Non c’ è dunque alcuna speranza per i lavoratori e le lavoratrici romani? Dovranno turarsi il naso e sperare bene? Non è così.

Certamente non lo sapete, la stampa dei padroni non divulga certe notizie, ma da tempo, alcuni soggetti politici, qualche soggetto sociale che non ha dovuto vendere l’anima al PD, comitati, associazioni, gruppi e singoli, stanno elaborando un progetto politico alternativo al falso bipolarismo delle politiche gemelle del centrodestra e del centrosinistra.

I generosi militanti ed elettori, che per cercare cambiare qualcosa, hanno sostenuto i candidati delle sinistre integrate nelle primarie del PD, sono stati sconfitti dalla irriformabilità di quel sistema di potere. Tuttavia quei militanti e quegli elettori devono sapere che non è necessario ingoiare il rospo del meno peggio di un candidato Sindaco del PD, ma possono continuare nella loro battaglia di cambiamento grazie alla generosa disponibilità di un intellettuale militante, l’urbanista Paolo Berdini, che conosce i mali di Roma e che da anni si batte per contrastarli.

L’alternativa c’è, e può avere molta forza, se ognuno di noi gli darà la sua.

Marco Bizzoni