circoli PRC dei comuni di:
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.

12/18/2011

Ardea, un presidio per la democrazia dopo l'attacco fascista al circolo

Nella notte tra sabato e domenica la sezione di rifondazione comunista di Ardea, ha subito ancora attacchi di stampo nazista.

La sezione è stata aperta nel gennaio del 2009, quasi tre anni, eppure qualcuno ancora non si rassegna alla nostra esistenza.

Noi perseguiamo una politica di denuncia pacifica e costante, ma evidentemente solo il nostro simbolo infastidisce chi non conosce la democrazia.

Non useremo parole di rabbia nè di vittimismo, semplicemente denunciamo il diritto di essere e apparire.Abbiamo subito in tre anni, danni ideologici (tralasciando il danno di tipo economico), al limite della tolleranza, arrivando perfino ad avvisare i carabinieri di zona. ci siami trovati a sostituire le bandiere, spesso incendiate o strappate, ricoprire stupidi simboli o minacce nella cassetta della posta.

Crediamo che in un sistema di democrazia, vadano savaguardate le realtà esistenti nel territorio, pertanto onde evitare che

gli sciocchi del quartierino illuminati da una idealismo poco aderente alla realtà, possano perpretare la loro vile sfida,riteniamo di dover raccontare all'opinione pubblica.

rifondazione comunista

circolo di Ardea

11/28/2011

PRC “Castelli, Colleferro, Litoranea” Conferma, all'unanimità. Danilo Marra Segretario della Federazione


Danilo Marra è stato confermato, all'unanimità, segretario della federazione del Partito della Rifondazione comunista della Federazione “Castelli, Colleferro, litoranea”. La conferma è avvenuta domenica 27 novembre al termine dell'VIII congresso del partito svoltosi a Palazzo Rospigliosi di Zagarolo. Un congresso che ha visto una buona partecipazione di iscritti, simpatizzanti e di organizzazioni, comitati e associazioni locali. Nei due giorni di congresso hanno preso la parola 28 delegati e delegate che hanno dato vita a un dibattito, coordinato dal presidente Antonio Pisa, ricco e articolato che ha affrontato i problemi ed i temi della politica nazionale e locale.

A rappresentare la federazione del Prc al congresso nazionale di Napoli, dal 2 al 4 dicembre prossimi, saranno: il Segretario della federazione danilo Marra, Anna Limiti che ha anche l’incarico di tesoriere; Marco Bizzoni, Valerio Bruni e Maurizio Franco.

Dopo la discussione e le conclusioni di Gianluca Schiavon, della Direzione nazionale, si è proceduto alla nomina dei delegati al congresso nazionale e degli organismi dirigenti.

Sono stati eletti nel Comitato Politico della Federazione i seguenti compagni e compagne:

Bevilacqua Marta, Bizzoni Marco, Biffignandi Simona, Limiti Anna, Antonelli Elena, Sandoqa Hatem, Mirarchi Anna, Castricini Andrea, Marra Danilo, Fabrizi Fabio, Lorenzon Giulia, Della Bina Lorita, Casani Paolo, Macrì Roberto, Bruni Valerio, Busiello Roberto, Pennacchi Stefano, Zeppieri Alessandra, Pisa Antonio, Marra Anna, Giannini Claudio, Montarsi Paolo, Porru Andrea, Casaroli Franca, Paolini Romana, Paterna Alessandro, Cortuso Carlo, Donnini Simone, Ubertini Sara, Carletti Marco. Sono invitati permanenti del CPF tutti i segretari dei Circoli.

Sono stati eletti nella Commissione di garanzia i compagni e le compagne: Caramanica Candida, Presidente della Commissione, Avolio Leo, Cochi Leda. Gianiorio Ivano, Cecchetti Enrico.

A tutti i compagni e le compagne, che hanno messo a disposizione il proprio tempo per costruire e organizzare una forte opposizione di massa al governo Monti sul territorio ricostruendo una sinistra anticapitalista, facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro.

11/17/2011

Rifondazione dice no| al governo delle banche e dei poteri forti.

Opposizione al governo Monti per costruire la sinistra di alternativa
1) La caduta del governo Berlusconi è un fatto molto positivo che segna un passaggio assai rilevante nella vicenda del nostro paese. La crisi della destra è precipitata nell'incapacità a fare fronte efficacemente alla speculazione finanziaria ma è maturata nel corso di questi anni nell'impossibilità – all'interno della crisi – di garantire la mediazione tra interessi diversi all'interno delle classi dominanti e di mantenere un largo consenso di massa. Ci troviamo di fronte al fallimento dell'ipotesi politica che ha maggiormente caratterizzato la Seconda Repubblica.
2) Per sancire la fine del governo Berlusconi avevamo chiesto, prima delle consultazioni del Presidente della Repubblica, e continueremo a chiedere fino al voto di fiducia, l'immediata convocazione delle elezioni politiche anticipate e di affrontarle attraverso la costruzione di un fronte democratico tra le forze di sinistra e di centro sinistra. Questa proposta avrebbe permesso e permetterebbe ancora di sconfiggere le destre attraverso l'esercizio democratico dell'espressione della volontà popolare e di determinare il quadro politico migliore sia per quanto riguarda la difesa e lo sviluppo della democrazia che per quanto riguarda le scelte di politica economica, scongiurando la sciagurata ipotesi del governo Monti.
3) Il Presidente della Repubblica sta operando per sostituire al governo Berlusconi un governo Monti. La motivazione, utilizzata ai limiti della correttezza democratica, è data dall'emergenza prodotta dalla speculazione finanziaria. Il tentativo evidente è quello di neutralizzare gli effetti del fallimento del governo Berlusconi, evitando qualsiasi spostamento a sinistra dell'asse del governo in merito alle politiche economiche. Si tratta di una sorta di commissariamento dell'Italia da parte della BCE, uno dei frutti del vero e proprio colpo di stato monetario che stiamo subendo. Si tratta di una scelta sciagurata, condotta con il coinvolgimento pieno del PD, destinata a produrre effetti negativi sul piano democratico, su quello sociale come su quello politico. Sul piano democratico, perché, dopo l'imputridimento della quadro politico determinato da Berlusconi, per rigenerare la democrazia è necessario ridare la parola al popolo. Al contrario con la scelta del governo Monti, cioè di un governo iperliberista mascherato da governo tecnico, il popolo viene declassato a spettatore passivo delle scelte delle elites. Sul piano sociale, perché il programma di Monti sarà centrato sull'applicazione delle nefaste direttive europee e peggiore di quanto avrebbe fatto un governo di centro sinistra frutto di libere elezioni. Sul piano politico perché il governo Monti permetterà alle destre di rigenerarsi in vista delle prossime elezioni e di porre le condizioni per una chiusura più stringente del bipolarismo.
4) Se il governo Monti dovesse avere la fiducia del Parlamento, Rifondazione Comunista ritiene necessario costruire la più ampia opposizione - da sinistra - al governo medesimo. Contro ogni ipotesi di patto sociale, occorre costruire una opposizione che sappia unire le rivendicazioni specifiche con la richiesta di una modifica generale delle politiche economiche europee, in direzione di una uscita a sinistra dalla crisi. La costruzione della Costituente dei beni comuni, la qualificazione programmatica, con l'attivazione delle energie intellettuali disponibili e l'attivazione di concreti percorsi di lotta, sono gli elementi che devono caratterizzare questa prospettiva sia a livello nazionale che a livello locale. Rifondazione Comunista, sostiene la manifestazione dei movimenti per l'acqua pubblica del 26 novembre, lo sciopero generale indetto dai sindacati di base per il 2 dicembre, la manifestazione nazionale indetta dalla CGIL per il 3 dicembre.
5) Parimenti l'eventuale nascita del governo Monti pone con ancora maggiore urgenza il tema della aggregazione della sinistra di alternativa che abbiamo messo al centro della proposta politica del documento congressuale. Per questo, nell'immediato, come partito e come Federazione della Sinistra, proponiamo alle altre forze politiche che si oppongono a Monti di costruire un patto di consultazione permanente al fine di rendere più efficace la battaglia di opposizione. Riteniamo però necessario fare un salto di qualità in questa direzione e operare affinché l'opposizione all'eventuale governo Monti diventi opposizione costituente della sinistra di
alternativa. Il governo Monti, in quanto tentativo di stabilizzazione moderata di gestione della crisi, costituisce infatti il punto di discrimine per una sinistra che si ponga l'obiettivo dell'alternativa. Mai come in questo momento risulta evidente la distanza strategica tra le due sinistre e la necessità di aggregare, in forma stabile, la sinistra di alternativa che si pone l'obiettivo di sconfiggere le politiche neoliberiste.
6) La crisi del governo Berlusconi ci consegna la possibilità e la necessità di operare, a livello di massa, per il passaggio dall'antiberlusconismo all'antiliberismo. In questi anni, le caratteristiche specifiche del berlusconismo hanno condizionato fortemente le culture politiche dell'opposizione. Nell'antiberlusconismo convivono varie culture politiche e varie ipotesi politiche. Nel momento della crisi di Berlusconi, le classi dirigenti hanno utilizzato strumentale l'antiberlusconismo al fine di legittimare il neoliberismo austero di Monti. Questo significa che oggi si apre una lotta per l'egemonia nell'antiberlusconismo. I poteri forti lo vogliono sviluppare nel senso liberale e liberista, noi dobbiamo fare una battaglia per svilupparlo in senso antiliberista e socialista. Dobbiamo cioè agire consapevolmente affinché il senso di delusione che verrà prodotto dalle politiche economiche e sociali dell'eventuale governo Monti su larghi strati popolari antiberlusconiani, non diventi ripiegamento e non produca ulteriore disgregazione sociale. La capacità di costruire un percorso in cui si passi dall'antiberlusconismo generico ad una più chiara coscienza anticapitalista è un nostro preciso compito politico.
7) In questo quadro, ribadendo la nostra lotta strategica contro il bipolarismo, vogliamo costruire un partito che sappia vivere, discutere e svilupparsi senza essere deformato da una centralità assorbente del piano istituzionale. Non perché questo non abbia una grande rilevanza politica – al contrario – ma perché se il bipolarismo costituisce una condizione istituzionale funzionale alla distruzione delle forze politiche antisistema, noi dobbiamo conquistare un grado di autonomia strategica dal bipolarismo che ci permetta di fare politica senza esserne fagocitati. Occorre quindi costruire consapevolmente un Partito della Rifondazione Comunista che non abbia nella discussione sui passaggi istituzionali il centro della sua vita politica.
Si tratta di superare definitivamente l'idea che la sconfitta del berlusconismo e la costruzione dell'alternativa possa avvenire attraverso un percorso di delega al quadro istituzionale. Non è così. Il nostro progetto politico di fase di costruzione della sinistra di alternativa al fine di determinare le condizioni per uscire a sinistra dalla crisi, implica l'attivazione dei soggetti in carne ed ossa, implica la costruzione di una soggettività di massa non basata sul principio di delega. Il compito del partito è quindi quello di mettere in pratica la linea politica avendo chiara la centralità del lavoro sociale, culturale e di aggregazione politica, al fine di favorire la costruzione di un protagonismo di massa. Il compito del partito, a fronte del carattere tecnocratico, oligarchico, antidemocratico della risposta delle elitè dominanti alla crisi, della cesura crescente tra capitalismo e democrazia, è quello di adoperarsi nel nostro paese e a livello europeo, per lo sviluppo del movimento antiliberista.



Direzione Nazionale Del Partito della Rifondazione Comunista

10/09/2011

PRC - VIII congresso


Clicca sull'immagine per accedere ai documenti del congresso.

Non pagare il debito è l'unico modo per uscire dalla crisi.

Se vuoi capire come mai, malgrado le minacce per i lavoratori dichiarate dal governo, i mercati continuano a "punire" l'Italia, devi impiegare 50 minuti del tuo tempo e vedere l'inchiesta di report.


Capirai che la speculazione non si ferma con i tagli dello stato sociale e che il debito cresce togliendo diritti e tutele ai lavoratori.
Capirai che tutto quello che sai dall'informazione ufficiale se non è falso poco ci manca.

Capirai che la crisi ancora una volta viene fatta pagare a chi lavora perchè lorsignori possano tranquillamente continuare a godere dei loro profitti.


Forse è arrivata l'ora di cambiare.

Forse è arrivata l'ora di far sentire le nostre voci.

Forse è arrivata l'ora di capire che se non 'c'è piu una vera rappresentanza popolare in Parlamento, non bisogna chiudere il Parlamento, ma ripristinarne la funzione con una rinnovata partecipazione popolare alle scelte politiche.

Chi vi ha chiesto la delega, per governare, ci ha portati a sbattere contro un muro. Oggi invece di andarsene contina a premere l'accelleratore per superare quel muro.

I comunisti vi chiedono di capire cosa sta succedendo guardando l'inchiesta di "report" nel link quì sotto e di decidere cosa volete fare.





Continuare a delegare o ad infischiarvene della crisi, pensando di uscirne individualmente fregandovene di chi affoga, oppure, dandoci una mano tutti insieme, impegnarci a partecipare affinchè la crisi la paghi chi l'ha provocata?


Il Partito della Rifondazione Comunista ritiene che le "ricette" proposte dalla BCE non servano a risolvere la crisi ma a condurre l'Italia nelle condizioni della Grecia.

Per questo proponiamo:
tassare le rendite finanziarie (almeno quanto pagano i pensionati)
Una patrimoniale sui grandi redditi
il taglio delle spese militari
il Blocco delle grandi, e dannose, opere (TAV, ponte sullo stretto...).


Marco Bizzoni

SISTEMA INTEGRATO DEGLI INTERVENTI, DEI SERVIZI E DELLE PRESTAZIONI SOCIALI PER LA PERSONA E LA FAMIGLIA NELLA REGIONE LAZIO

Pur condividendo la necessità di una legge sul riordino dei servizi sociali, nella regione Lazio, e apprezzando il fatto che prima di iniziare l’esame del testo in commissione si siano avviate le consultazioni con i soggetti sociali rappresentanti degli utenti, degli operatori del volontariato e quelli istituzionali, riteniamo doveroso partecipare con nostre proposte ed emendamenti , certi che la giunta regionale e l’assessore Forte, non si arrocchino nella difesa di questa proposta di legge e si mostreranno disponibili ad accogliere la voce della federazione della sinistra e delle altre forze di sinistra .

La proposta di legge regionale 226,.ha ricevuto critiche rilevanti e sostanziali da parte di molte delle associazioni di settore e anche dai sindaci, come si evince dall’incontro con i comuni capofila dei distretti sociali sentiti in data 19 Ottobre .

Non ci trova d’accordo , per iniziare, l’affermazione dell’assessore che dichiara come condizione fondamentale la costruzione di un nuovo soggetto sociale che rappresenti gli enti locali associati, in grado di relazionarsi con la ASL, semmai, occorre una gestione che si integri con il sistema sanitario.

L’istituzione di OASi (organismo per le azioni sociali integrate) attraverso cui i comuni dovrebbero erogare i servizi, decreterebbe il superamento degli attuali distretti, e delinea un quadro aggravato da un intervento di ristrutturazione dei metodi sui quali si è costruito faticosamente il sistema di welfare, in poche parole la soppressione dei distretti sociali intesi come ambiti territoriali dotati di autonomia gestionale, economica e organizzativa

La proposta di legge Forte, di per se è criticabile non tanto per le omissioni degli interventi sociali che la regione intende erogare ai cittadini, quanto perché non prevedendo finanziamenti certi a far fronte ai leps, non dimostra di voler effettivamente garantire tali prestazioni.

Rifiutiamo l’idea di pagamenti dei tickets anche per le prestazioni sociali, , questo non vuol dire che prescindiamo dalle risorse disponibili, ma crediamo che debbano essere garantiti i bisogni dei cittadini e loro qualità di vita, individuando le risorse necessarie, recuperando dagli sprechi, e soprattutto vogliamo evitare che che entri nel settore sociale, la logica del profitto, e della speculazione economica.

Noi federazione della sinistra, intendiamo proporre emendamenti soprattutto sul terreno dei poteri che riteniamo debbano essere trasferiti concretamente ai comuni ed ai cittadini e alle loro associazioni di volontariato.

Gruppo regionale Lazio PRC-FdS

Politiche sociali

CPF , Lanuvio 14 ottobre 2011

A TUTTI I COMPONENTI IL CPF
A TUTTI I COMPONENTI DELLA CFG
A TUTTI GLI AMMINISTRATORI

E' convocato il CPF per il giorno 14 ottobre 2011 alle ore 19,00 presso il circolo di Lanuvio sul seguente O.d.G..

1) adempimenti congressuali;
2) sottoscrizione documenti nazionali;
3) nomina commissione elettorale;
4) varie ed eventuali.


Il segretario
Danilo Marra

Noi ci siamo... indignati e non violenti!

10/03/2011

La Fds di Albano alla manifestazione Rifiuti Zero

Lo scorso 28 settembre la Fds di Albano ha presto parte alla manifestazione sotto la regione Lazio organizzata dal coordinamento Rifiuti ZeroLa Fds di Albano alla manifestazione Rifiuti Zero


Nella giornata di mercoledì 28 settembre 2011, la Federazione della Sinistra di Albano Laziale, Cecchina e Pavona – nelle persone del consigliere comunale Salvatore Tedone e l’Assessore Mario Rapisardi – congiuntamente ad altre rappresentanze di centro-sinistra – ha partecipato al sit- in promosso dal Coordinamento Rifiuti Zero della Regione Lazio davanti la sede del Consiglio Regionale della Regione Lazio (La Pisana).

Diversi i punti all’ordine del giorno: contrarietà alla gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti indifferenziati attraverso inceneritori / gassificatori e discariche. Promozione, a livello regionale ed a livello locale, della raccolta differenziata porta a porta. Promozione, a livello regionale ed a livello locale, dei processi di riduzione, riciclo e riuso.

Il successo dell’iniziativa ha portato alla convocazione del consiglio straordinario della Regione Lazio sul tema “gestione dei rifiuti” per il 12 e 13 Ottobre 2011.

La Federazione della Sinistra, a livello Regionale e comunale, è impegnata, a tal fine, in tutte le attività necessarie a garantire la trasparenza amministrativa (accesso gli atti ) su cui si sviluppano le vertenze territoriali dei comitati locali relative alla gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti.

FDS Albano Laziale


Capogruppo della FDS al Comune di Albano Laziale, Salvatore Tedone.


02/10/2011

Leggi tutto: http://castelli.romatoday.it/albano/fds-albano-partecipazione-sit-in-rifiuti-zero.html
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9/20/2011

manifestazione indetta dal Coordinamento Rifiuti Zero

La Federazione del Prc-Fds Castelli-Litoranea-Colleferro aderisce alla manifestazione del 28 settembre contro il piano dei rifiuti della Regione Lazio che prevede solo la costruzione di inceneritori ed invita tutti i cittadini alla partecipazione.
Il Prc dice no all'Inceneritore di Albano e alla costruzione dell'VIII invaso di Roncigliano, diciamo Si all'incremento della raccolta differenziata.

Il Segretario

Danilo Marra

28 Settembre ore 15.00
manifestazione presso il Consiglio Regionale del Lazio Via della Pisana 1301

9/17/2011




A Labico l'amministrazione nega la possibilità di utilizzare la piazza ai compagni del Circolo impegnati a costruire la festa.
Rspondiamo a questa prevaricazione, oggi, alle ore 16,30 occupando la piazza.
I compagni, i simpatizzanti, i cittadini i democratici TUTTI sono invitati a partecipare.
Non è possibile permettere all'arroganza di chi deve solo amministrare di soffocare la democrazia.
OGGI 16,30 TUTTI IN PIAZZA A LABICO per
assicurare a tutti la certezza dell'agibilità democratica dei nostri paesi.
Cari amici, approfitto per segnalare l'ennesimo sopruso operato dal vice sindaco.
Con una lettera fattami recapitare oggi alle 13,50, mi nega l'uso della piazza, intimandomi di trasferirmi presso il parco Tulli.
E' chiaro che questa ennesima forzatura perpetrata ai danni dell'opposizione e della cittadinanza questa volta non può passare sotto silenzio. Per cui, domani abbiamo deciso di riunirci alle 16,30 in piazza ed allestire ugualmente gli stands per la festa.
Chiedo ai sinceri democratici, indipendentemente dall'appartenenza politica di aiutarci in questa iniziativa, per sconfiggere l'arroganza.
Vi segnalo, come da constatazione personale, che il sindaco era in sede per cui non si capisce il motivo della firma del suo vice; che la richiesta della piazza è del 5 settembre; che ho pagato regolare tassa di affissione; che i manifesti sono stati affissi a cura del comune; che in più occasioni mi sono recato presso il comune per avere lumi
circa la volontà di farmi fare la festa in piazza e non ho mai trovato nessuno.Giudicate voi.
Noi questa volta non manderemo giù il torto: staremo in piazza e ci faremo allontanare solo dalla polizia. Se pensate che il torto è stato fatto a tutti e non solo a noi, allora dovete darci una mano. Domani vi aspettiamo alle 16,30. Se possibile fate circolare voce tra i vostri amici e conoscenti, oltre che agli esponenti politici.
Un abbraccio di democrazia e solidarietà

Maurizio Spezzano

9/10/2011

Incontro con: Paolo Ferrero

Festa di "Liberazione"

XX festa di "Liberazione", Genzano di Roma.
parco di Viale delle Regioni.

Incontro con:
Paolo Ferrero, Segretario Nazionale Prc-Se

Giovedi' 15 settembre 2011, ore 21,00

9/08/2011

Indignati a favore della patrimoniale

Il crcolo di rifondazione comunista di Ardea, promuove una iniziativa di lancio e presentazione della petizione firme a favore della patrimoniale.

Presso circolo locale il 10 Settembre alle ore 17.00, ci sarà un dibattito “proponiamo una politica economica rovesciata”

Tassa sui grandi patrimoni al di sopra del milione di euro.
Lotta all'evasione fiscale, facendo pagare per intero le tasse a chi ha usato lo scudo
fiscale
Dimezzare le spese militari. Basta con la guerra in Afghanistan e in Libia
Dimezzare gli stipendi delle caste e mettere un tetto agli stipendi dei manager
Le aziende che delocalizzano devono restituire i finanziamenti pubblici
Bloccare le grandi opere inutili come la TAV e il Ponte sullo
Stretto e usare quelle risorse per un grande piano di sviluppo delle energie
alternative e di riassetto idrogeologico del territorio

Al dibattito interverranno i rappresentanti del partito della rifondazione comunista.

Sarà nostro gradito ospite Mario Dattilo, maestro di fotografia, con una mostra di immagini sul disagio sociale nelle città italiane, e bellissimi scatti sulla natura locale.

Seguirà cena sociale con sottoscrizione

I cittadini che sono interessati a conoscere le proposta e firmare per la petizione sono invitati a partecipare.

La mostra fotografica rimarrà allestita anche nella giornata di Domenica 11 Settembre.


Vle San Lorenzo Ardea n° 46

10 Settembre ore 17.00

PRC circolo Ardea


9/02/2011

DALLA SCUOLA AL LAVORO.


La manovra finanziaria,si arricchisce via via di articoli sempre più pressanti insopportabilmente i volti a penalizzare le categorie svantaggiate, In particolare i cittadini con disabilità, sembrano rappresentare un bersaglio prescelto di attacchi sia sul piano economico, ma a questo punto ideologico. Ha il sapore di una e vera e propria persecuzione, se consideriamo che con i tagli alla scuola, si infierisce sul diritto all’integrazione degli alunni con disabilità, rendendo la loro accoglienza sempre più disagiata, con gli accertamenti spietati e severi al diritto all’assegno di invalidità, con la sospensione in alcuni casi della percentuale di invalidità, e la conseguenza di un evidente riduzione di riconoscimento dell’insegnante di sostegno a scuola, fino ad arrivare alla esplicita manipolazione dl diritto al lavoro, con la revisione del modo di assunzione da parte delle aziende per i lavoratori disabili. Art. 9 della manovra,di cui chiediamo la soppressione in quanto rischia di smantellare la legge 68/99 sull’inserimento lavorativo delle persone con invalidità, creando una sorta di zone confinate dei lavoratori invalidi .
Da un recente sondaggio, si è visto infatti che con l’avanzare dell’età, è sempre più difficoltoso l’inserimento sociale delle persone con disabilità fino ad arrivare all’età adulta in cui una percentuale notevole resta chiuso a casa a carico esclusivo della famiglia, con pochissime situazioni lavorative.
Le ovvie conseguenze, sono a spese oltre che del cittadini con disabilità, anche degli operatori di settore, messi in precarizzazione , ma soprattutto delle famiglie che dovranno sopperire oltre che moralmente anche sempre di più economicamente, ricorrendo ad esempio a terapie riabilitative in forma privata.
Anche per queste ragioni saremo alla manifestazione del 6 Settembre a Roma contro la manovra finanziaria, proposta dalla CGIL, con la nostra indignazione ma soprattutto con le nostre proposte relative al sociale.
Chiediamo il ripristino dei fondi per l’autosufficienza, catastroficamente ridotti, una mappatura accurata dei comuni nel Lazio che hanno ratificato la convenzione Onu sui diritti del disabile, cui l’Italia ha aderito nel 2009, come prima firmataria, e quali tra questi ha trasformato realmente in pratica la firma all’adesione.
Chiediamo che sia rispettata e sostenuta la legge 104/92 che ci sembra realmente a rischio da una politica sempre più razzista, e non ci stupirebbe a questo punto una proposta di revisione.
Chiediamo inoltre che vengano reperiti fondi per il sociale, da settori, quali l’evasione fiscale, destinando una percentuale al sociale, o dalla riduzione dei stipendi dei politici,

Un paese che insulta i suoi cittadini più deboli, mettendoli in condizione di difendersi, non è un paese civile, e noi continuiamo a dire no!


Barbara Tamanti
Resp. Politiche sociali Lazio PRC-FdS

Comunicato PRC-FdS gruppo regionale Lazio poliche sociali.

8/16/2011

L'ALTERNATIVA C'E'! PATRIMONIALE SUBITO!

SCARICA MODULO PER RACCOLTA FIRME!

QUI PUOI SCARICARE I MODULI PER LA RACCOLTA FIRME.

Sono disponibili i moduli per la campagna del PRC a favore dell'introduzione di una tassa contro i grandi patrimoni.



CON UN’IMPOSTA SUI GRANDI PATRIMONI IMMOBILIARI E FINANZIARI SOPRA GLI 800.000 EURO, IL CONTRASTO ALL’EVASIONE FISCALE, LA TASSAZIONE DELLE SPECULAZIONI FINANZIARIE POSSIAMO OTTENERE:

100 EURO IN PIÙ AL MESE per le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate e i pensionati, diminuendo le tasse.
500 EURO AL MESE DI REDDITO SOCIALE per le disoccupate e i disoccupati.
1 MILIARDO PER GLI ASILI NIDO
1 MILIARDO PER LE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI
1 MILIARDO PER I SERVIZI SOCIALI TERRITORIALI
1 MILIARDO PER IL DIRITTO ALLA CASA

LA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO IN ITALIA È PARTICOLARMENTE INGIUSTA!
LA DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA È ANCORA PIÙ INGIUSTA!

L’Italia è il sesto tra i 30 paesi Ocse per maggiore livello di disuguaglianza, ed è quello in cui la distanza tra il reddito medio e il reddito del 50% più povero della popolazione è cresciuta di più negli ultimi 15 anni.
PERCHÉ?
Perché dal 1976 al 2006 la quota dei redditi da lavoro sul Pil è scesa di 10 punti, più di quanto è avvenuto negli altri paesi.
Questo, a causa dei processi di ristrutturazione, dell’erosione della contrattazione collettiva, della precarietà del lavoro.
Anche il fisco ha avuto un ruolo negativo. Secondo l’Ires Cgil dal 1980 al 2009 l’incremento della pressione fiscale sul lavoro è stato di oltre 12 punti percentuali, generando una perdita di 3285 euro annui, pari a 74 euro mensili. La perdita cumulata in questi 29 anni per ogni lavoratore è stata di 52.680 euro. La perdita complessiva di tutti i lavoratori è stata di 870 miliardi di euro.
Oggi i salari delle lavoratrici e dei lavoratori italiani sono al 23° posto tra i 30 paesi Ocse.
Il salario netto di un lavoratore medio nel 2009 è stato di 1260 euro. Significativamente inferiore per le donne, mentre i giovani sono i più penalizzati.

CHI È STATO AVVANTAGGIATO?

Profitti, rendite, compensi dei grandi manager. Dal 1995 al 2008 i profitti netti delle maggiori imprese industriali italiane sono aumentati del 75,4%. La quota di investimenti in rapporto ai profitti è però scesa negli ultimi trent’anni del 38,7%.
In sostanza la ricchezza prodotta si è trasferita alle rendite che infatti dal 1990 al 2009 sono cresciute dell’87% e nei compensi dei grandi manager passati da 35 volte il salario medio nel 1980 a 350 volte agli inizi del 2000.
Secondo i dati della Banca d’Italia il 10% più ricco della popolazione possiede il 45% della ricchezza immobiliare e finanziaria complessiva, mentre il 50% più povero non ne possiede che il 9,8%. Un altro dato è ancora più clamoroso: l’1% delle famiglie,
quelle ricchissime, detiene una quota di patrimonio (il 13%) uguale a quella posseduta dal 60% delle famiglie.
I patrimoni dei ricchissimi sono aumentati durante la crisi. Per fare un esempio, il patrimonio di Silvio Berlusconi è passato dai 6,5 miliardi del 2009 ai 9 miliardi nel 2010!

LA SOLUZIONE C’È!

Per rimediare a questa situazione è necessario un insieme di interventi, sul terreno delle politiche industriali del contrasto della precarietà del lavoro, della riconquista e del rafforzamento della contrattazione collettiva, di segno opposto a quelle del governo Berlusconi e di Confindustria.
Ma molto si può fare sul terreno fiscale che è una causa decisiva dell’attuale situazione di gravissima iniquità. Perché mentre aumentava il carico fiscale sui redditi da lavoro, l’Italia, negli ultimi 15 anni, diversamente dai maggiori paesi europei, ha ridotto le imposte sui patrimoni. Perché le rendite finanziarie sono tassate la metà dei redditi da lavoro. Perché l’evasione fiscale è altissima, intorno ai 125 miliardi di euro annui.

VA ISTITUITA UN’IMPOSTA SUI GRANDI PATRIMONI IMMOBILIARI E FINANZIARI.
UN’IMPOSTA DELL’1% OLTRE GLI 800.000 EURO COLPISCE IN PARTICOLARE L’1% DELLA POPOLAZIONE CIOÈ I RICCHISSIMI E TOCCA CON IMPORTI MODESTI MENO DEL 10% DELLE FAMIGLIE PIÙ RICCHE. PER UN PATRIMONIO FAMILIARE DI 900.000 EURO COMPORTA UNA TASSA ANNUA DI 1000 EURO. IL GETTITO È DI CIRCA 18 MILIARDI ANNUI.

VA RECUPERATO ALMENO IL 10% DELL’EVASIONE FISCALE ANNUA.

VA PORTATA LA TASSAZIONE DELLE RENDITE FINANZIARIE AL 20% CIOÈ AL LIVELLO DELLA MEDIA EUROPEA E ISTITUITA UN’ALIQUOTA AL 50% PER I REDDITI SUPERIORI AI 150.000 EURO.
VANNO TASSATE ALLO 0,05% LE TRANSAZIONI FINANZIARIE INTERNAZIONALI A BREVE TERMINE, CIOÈ I FLUSSI SPECULATIVI DI CAPITALE.

Queste misure producono un gettito di quasi 40 miliardi da destinare alle principali emergenze sociali del paese

PER LAVORATRICI E LAVORATORI DIPENDENTI, PENSIONATI, COLLABORATORI

Con una RIFORMA DELL’IRPEF che abbassa la prima aliquota dal 23 al 20%, che porta vantaggi a tutti i contribuenti e in particolare a tutte le lavoratrici e i lavoratori con redditi più bassi (dipendenti, autonomi, parasubordinati) e ai pensionati. A questo intervento va aggiunto l’incremento delle detrazioni per lavoratori dipendenti, pensionati, collaboratori a partire dai redditi più bassi, l’unificazione della no tax area (con l’equiparazione dei pensionati ai redditi da lavoro), uno strumento unico che unifichi, aumentandoli, detrazioni e assegni familiari per i figli a carico. Il costo di questo intervento è di circa 20 miliardi di euro.

PER I DISOCCUPATI E LE DISOCCUPATE
Istituendo un Fondo Nazionale per il finanziamento del REDDITO SOCIALE, da distribuire ogni anno alle Regioni. Per disoccupati, inoccupati, lavoratori precariamente occupati, lavoratori privi di retribuzione per aspettativa per gravi ragioni familiari.
I requisiti per l’accesso sono fissati in un reddito personale imponibile non superiore a 8.000 euro nell’anno precedente, nell’iscrizione alle liste di collocamento dei centri per l’impiego, nella residenza in Italia da almeno 2 anni.
Con 13 Miliardi di fondo è garantita la copertura di tutti i disoccupati, censiti in 2.147.000 persone dall’ultima rilevazione Istat. L’importo del reddito sociale è fissato in 500 euro mensili di erogazione monetaria per i disoccupati e nell’integrazione del reddito fino a 8000 euro annui per i lavoratori precari.
Le regioni integrano l’erogazione monetaria con un pacchetto di servizi gratuiti. Questo intervento, a carico della fiscalità generale, non è sostitutivo degli ammortizzatori sociali, da riformare secondo la proposta presentata dalla CGIL, che aumenta significativamente importi e coperture e si autofinanzia con il meccanismo contributivo. A questo intervento vanno destinati 15 Miliardi di euro.

PER LE POLITICHE SOCIALI
Ripristinando il Fondo per le PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI, a cui va destinato 1 miliardo di euro.
Destinando 1 miliardo al Fondo nazionale per le politiche sociali, per mantenere i SERVIZI TERRITORIALI essenziali e garantire il lavoro di migliaia di operatori sociali.
Destinando 1 miliardo per gli ASILI NIDO per 3000 asili nido in più, 90.000 bambini beneficiari, 20.000 nuovi posti di lavoro.
Destinando 1 miliardo per il DIRITTO ALL’ABITARE.
Per il fondo sociale per l’affitto e un piano di edilizia residenziale pubblica. Ripristinando lo stanziamento di 100 milioni per l’inclusione dei migranti.

IL COMPLESSO DI QUESTE PROPOSTE AVREBBE UN EFFETTO DI CONTRASTO ALLA CRISI E DUNQUE
DI INCREMENTO COMPLESSIVO DELLE ENTRATE DELLO STATO. CON UNA SOCIETÀ PIÙ GIUSTA, UN NUOVO WELFARE PER UNA MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA DELLE PERSONE

7/01/2011

Albano Laziale: Festa! 14 - 24 luglio



sottoscrizione a premi festa della federazione della sinistra.
1° premio n° 1059
2° premio n° 0609
3° premio n° 1418
4° premio n° 1797
5° premio n° 1055
contatti. Adolfo Di Balsamo cel. 3388234467

6/21/2011

Paolo Ferrero

Il 9 luglio Paolo Ferrero, segretario nazionale del PRC
sarà presente alla festa di Liberazione di Anzio


6/18/2011

I DIRITTI ALZANO LA VOCE

In mille sono scesi in piazza a Roma giovedì 23 giugno, davanti alla Camera dei deputati, per dire "no ai tagli al sociale". Un successo di partecipazione la manifestazione promossa dal Forum del Terzo Settore e dalla campagna "I diritti alzano la voce" per protestare contro la riduzione di investimenti volontari, operatori sociali, persone con disabilità.

“I tagli, che il Governo ha imposto alle politiche sociali,determineranno una situazione insostenibile con una spaventosa reazione a catena, che coinvolge oltre i disabili e le loro famiglie, i lavoratori del settore, sempre più esposti a varie forme di precarizzazione” - affermano Loredana Fraleone, Segretaria Prc Lazio, e Barbara Tamanti, responsabile regionale Politiche Sociali - “Con tale manovra si ricaccia la disabilità nel privato di ogni famiglia, si aggrava la condizione delle donne, rimandate a svolgere il ruolo di cura, di assistenti domestiche agli anziani e/o disabili. Nel 2008 i fondi nazionali erano oltre 2,5 miliardi, nel 2011 ammonteranno a soli 538 milioni di euro. Questi tagli dell’80%, inflitti dal Governo al paese, raggiungono il 30% solo nella regione Lazio, con la chiusura di centri di riabilitazione, sospensioni di terapie riabilitative, fino ad arrivare a compromettere l’attuazione della legge sull’integrazione scolastica. La riduzione dei trasferimenti alle Regioni ed ai Comuni, inoltre, si traduce in un pesante taglio alle politiche sociali, un’area alla quale gran parte dei partiti sono scarsamente interessati. A quelli nazionali si aggiungeranno quindi tagli locali. Per queste ragioni – concludono - saremo in piazza Montecitorio con il cartello ‘I diritti alzano la voce’ per chiedere con forza l’allargamento dei fondi nazionali, una rapida definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali come previsto dall’art. 117 della Costituzione, ma soprattutto il rispetto dei diritti e della dignità di ognuno/a”.

“Alzare la testa” sempre! Ogni volta che ci sarà un ingiustizia sarò lì – dichiara Anna Mirarchi, già Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pomezia - Il Paese sta attraversando una grave crisi e questo Governo propone solo tagli indiscriminati, e i più colpiti sono ancora una volta le fasce deboli. Occorre, a mio avviso, sicuramente una riforma del welfare ma soprattutto un investimento nello sviluppo sociale”. Le politiche sociali rappresentano un investimento nel futuro. Limitando i servizi e l’accesso al welfare, in questo periodo di crisi, si rischia di compromettere il delicato equilibrio di migliaia di famiglie. E di conseguenza delle future generazioni. Siamo e saremo a fianco dei comitati promotori, degli utenti e dei lavoratori, per sostenere una causa giusta e per difendere un diritto nelle opportune sedi istituzionali. La protesta non si fermerà qui e noi saremo con loro.

PRC-FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

ARDEA-POMEZIA

6/17/2011

Fraleone e Tamanti (Prc): “In piazza contro i tagli”

I tagli, che il Governo ha imposto alle politiche sociali,determineranno una situazione insostenibile con una spaventosa reazione a catena, che coinvolge oltre i disabili e le loro famiglie, i lavoratori del settore, sempre più esposti a varie forme di precarizzazione”. Loredana Fraleone Segretaria Prc Lazio e Barbara Tamanti, responsabile regionale politiche sociali.

Con tale manovra si ricaccia la disabilità nel privato di ogni famiglia, si aggrava la condizione delle donne, rimandate a svolgere il ruolo di cura, di assistenti domestiche agli anziani e/o disabili. Nel 2008 i fondi nazionali erano oltre 2,5 miliardi, nel 2011 ammonteranno a soli 538 milioni di euro. Questi tagli dell’80%, inflitti dal Governo al paese, raggiungono il 30% solo nella regione Lazio, con la chiusura di centri di riabilitazione, sospensioni di terapie riabilitative, fino ad arrivare a compromettere l’attuazione della legge sull’integrazione scolastica. La riduzione dei trasferimenti alle Regioni ed ai Comuni, inoltre, si traduce in un pesante taglio alle politiche sociali, un’area alla quale gran parte dei partiti sono scarsamente interessati. A quelli nazionali si aggiungeranno quindi tagli locali. Per queste ragioni – concludono - saremo in piazza Montecitorio con il cartello ‘I diritti alzano la voce’ per chiedere con forza l’allargamento dei fondi nazionali, una rapida definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali come previsto dall’art. 117 della Costituzione, ma soprattutto il rispetto dei diritti e della dignità di ognuno/a”.

Ufficio Stampa Fds Regione Lazio

6/16/2011

Anzio- Nettuno, festa del tesseramento

Venerdì 17 alle ore 17,30
presso il circolo di Anzio

festa del tesseramento.


Tutti i compagni ed i cittadini sono invitati ad intervenire.

6/07/2011

proiezione del documentario "La quinta mafia"

Giovedì 9 giugno
presso l'aula consiliare di villa Sarsina, Anzio
alle ore 17,00

proiezione del documentario "La quinta mafia"

Interrverranno:
I. Peduzzi cons. Regionale
A. Turri Libera

Federazione della Sinistra di Anzio e Nettuno


5/29/2011

INIZIATIVA POPOLARE CIRCOLO PRC ARDEA

Il silenzio mediatico intorno ai referendum del 12 e 13 Giugno, è un piano politico non casuale della volontà di non far raggiungere il quorum necessario alla validità del riconoscimento.
Quattro sono i quesiti che andiamo a votare, ma uno in parrticolare desta preoccupazione al governo, quello sul leggittimo impedimento,che interessa una sola persona, mentre ai cittadini interessa di più l'acqua pubblica e il nucleare.
Ancora una volta lontani dalle esigenze della gente!
Siamo stati al fianco dei comitati promotori per la raccolta firme e la vittoria per aver raggiunto la possibilità di avere i referendum
Per questo non getteremo via il lavoro dei tanti militanti e non ci limiteremo ad andare a votare per abbattare il quorum ma saremo tra la gente per spiegare, sensibilizzare sulla difesa di questo importante appuntamento, nonche' sulla difesa dello strumento referendario
Il circolo Graziosi PRC di Ardea promuove una iniziativa pubblica rivolta all'informazione e al confronto ai cittadini:

"PERCHE' 4 SI il 12 e 13 GIUGNO"
SABATO 4 GIUGNO ORE 16.OO
PRESSO SEZIONE SAN LORENZO 46
seguirà cena sociale: frittura di pesce, patate fritte vino e buona musica

PERCHE' IL REFERENDUM SIA VALIDO DEVE VOTARE IL 50+1%......LA RIUSCITA DIPENDE ANCHE DA TE!

circolo M. Graziosi
PRC-FdS Ardea

5/24/2011

L'elemosina dell'assessore regionale

L'assessore regionale alle politiche sociali, Forte, ha deciso di contribuire al risultato economico del "derby del cuore", iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi destinata ai disabili. E lo fa acquistando 500 biglietti, che tramite associazioni saranno donati a persone con disabilità. sottolineando che in questo modo l'aiuto è doppio.
Ci sarebbe da dire all'assessore in questione che acquistare con denaro pubblico qualcosa per fare beneficenza non è esattamente un gesto di generosità, soprattutto quando pensiamo ai duri colpi che proprio la categoria degli svantaggiati sta subendoin questi ultimi mesi.
RITENIAMO QUELLA DELL'ASSESSORE
UN'ELEMOSINA INUTILE CHE NON AFFRONTA LE DIFFICOLTà INERENTI ALLE CONDIZIONE DEI DISABILI.
A fronte dalle dichiarazioni strumentali dell'assessore rivendichiamo una politica rivolta al rispetto della dignità delle persone disabili e improntata all'inclusione.
Il regalo che si aspettano i disabili non è una serata di divertimento ma una politca che rispetti i loro diritti e la loro dignità!


PRC/ FdS
Barbara Tamanti-

5/18/2011

Ardea: apre lo sportello di Unione inquilini

Il partito della rifondazione comunista, circolo di Ardea, è lieto di dare comunicazione che nella sede di Via San Lorenzo 46, sarà presente lo sportello di Unione inquilini con i seguenti orari
da Lun, a Ven, ore 10.00/ 12.00
Giovedi ore 16.00 18.00
la referente è Cristiana Castellani

a breve sarà attivata una linea telefonica per unione inquilini Ardea
Informiamo inoltre che abbiamo inviato richiesta dati sulle difficoltà dell'abitare al comune di Ardea con relativa richiesta di incontro.


saluti
Barbara Tamanti segr, circolo

NONOSTANTE LA CENSURA MEDIATICA LA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA CRESCE.

“Nonostante la vergognosa censura mediatica di cui siamo stati oggetto, la Federazione della Sinistra cresce nelle elezioni amministrative. In particolare ci tengo a sottolineare tre elementi:

1) Nelle elezioni provinciali, la somma dei voti delle forze che fanno parte della Federazione della Sinistra da luogo ad un risultato del 4,1%. Questo risultato rappresenta una crescita netta sia rispetto alle elezioni europee (era il 3,5% ) che rispetto alle elezioni regionali (era il 3,4%). Nulla di clamoroso, tuttavia rappresenta una crescita reale della Federazione ed è – per rimanere a sinistra - un risultato percentuale identico a quello di SEL (4,1% pure loro) e di poco inferiore a quello dell’IdV (4,8%). Non male visto il completo oscuramento di cui siamo stati oggetto.
2) La candidatura di Pisapia nelle elezioni primarie a Milano era stata sostenuta da SEL e dalla Federazione della Sinistra, che a Milano totalizza un 3,2 %, così come la Candidatura di de Magistris a Napoli è stata sostenuta dall’IdV e della Federazione della Sinistra, che totalizza il 3,6%. Anche qui, nulla di incredibile ma certo la Federazione della Sinistra è stata protagonista dei due fatti politici più rilevanti avvenuti nelle elezioni: la possibilità concreta di sconfiggere le destre ad opera di candidati di sinistra vera.
3) Dalle elezioni esce quindi confermata la validità della nostra proposta politica: la possibilità concreta di battere le destre attraver so una alleanza delle forze di centro sinistra e di sinistra - senza alleanze con il centro - e la necessità di unire le forze della sinistra (Federazione, SEL, IdV) al fine di modificare profondamente il profilo programmatico e politico del centro sinistra.

Mi pare che in questo clima in cui tutti fanno a gara a dichiararsi liberali e democratici, i mezzi di comunicazione dovrebbero dar conto di questi elementi di realtà.”


Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista

5/16/2011

A TUTTI I MEMBRI DEL CPF
A TUTTI I MEMBRI DELLA CFG
A TUTTI GLI AMMINISTRATORI


E' convocato il Cpf della Federazione Castelli per il giorno 20 maggio 2011 alle ore 19,00 presso il circolo di Lanuvio con il seguente Ordine del Giorno.

1) analisi voto amministrativo;
2) varie ed eventuali.

Il segretario
Danilo Marra

4/24/2011

Festa del tesseramento 2011 ad Ardea circolo Graziosi PRC

<é arrivato il momento di farla finita col capitalismo, mettendo l'emergenza ecologica e la giustizia sociale al centro del progetto politico> H. Kempf

Da questa citazione, che esprime tutta la nostra linea politica, il circolo PRC di Ardea, vuole tentare di accendere la discussione sulla necessità di interrogarsi e dibattere con i cittadini, su una questione che affascina e coinvolge molte delle persone che hanno a cuore il tema della giustizia sociale, fortemente messa in crisi dalla scelte di questo governo e anche dalla consapevolezza dell'emergenza ecologica che riteniamo fondamentale per una politica seria e degna di rispetto
Il circolo Graziosi,organizza la festa del tesseramento 2011, l'invito è rivolto non solo ai tesserati, ma a tutti i cittadini che riconoscono nella partecipazione la vera libertà.

Saranno ospiti Rosa Rinaldi Nazionale PRC-FdS resp. comunicazione
Marco Bizzoni Federazione Prc -FdS resp.organ.
Gaetano Alibrandi regionale PRC- FdS resp. ambiente

Dopo l'introduzione degli ospiti si aprirà un dibattito pubblico, durante il quale saranno graditi gli interventi dei partecipanti.
Seguirà cena sociale con sottoscrizione

Sabato 30 Aprile 2001

presso
circolo Prc Ardea - v.le San Lorenzo 46 - ore 16.00

4/12/2011

Utenti part-time ad Ardea

Il consultorio familiare di Ardea,registra una grande affluenza e risponde quotidianamente ad un grande bacino di utenza, anche proveniente dalle vicine città di Anzio e Nettuno.
Pur riscontrando un buon grado di apprezzamento nell'accoglienza, per la professionalità dellle /gli operatotrici/ori, delude pero' sull'efficacia delle disponibilità.
Resta inadeguato alla richiesta del territorio,per team e per orari. Le figure assegnate risultano ancora insuffiucenti, 2 infermiere e 1 ginecologa, , mentre divide con il consultorio di Pomezia le figure di psicologo e ostetrica, presenti ad Ardea rispettivamente una volta alla settimana il primo e due volte la seconda.
Appare chiara quindi la necessità di un ampliamento sia degli operatori che della disponibiltà di apertura, con la proposta di mantenere aperto il presidio anche il pomeriggio, che non si capisce per quale ragione risulta chiuso tutta la settimana.
La legge prevede un consultorio ogni 20.000 abitanti ed Ardea con i suoi 40.000 ed oltre dovrebbe avere almeno due consultori, evidentemente in tempi di restrizioni economiche sulla sanità con conseguenti tagli al settore, sono la risposta che risulterebbe ovvia ad un bambino, ma almeno provvedere alla apertura full-time, potrebbe tamponare l'emergenza.
Il consultorio, ha inoltre un ruolo sociale, di informazione e sostegno ai giovani, tipicamente impegnati con la scuola la mattina, pertanto crediamo di dover loro, una più facile frequentazione del presidio in orari più agevoli.
Impossibilitati ad eseguire progetti sulla popolazione scolastica, come accade in altri territori, per mancanza di risorse umane, il nostro consultorio, si riduce ad una accoglienza con lunghe liste d'attesa, per esempio per la visita ginecologica.
Abbiamo sostenuto con forza la necessità dell'apertura di un consultorio familiare ad Ardea, abbiamo raccolto le firme per la tutela dei consultori,minacciata dalla proposta di legge Tarzia. e crediamo sia diritto della nostra città che questo sia impiegato in tutte le sue forme sociali, peraltro crediamo di non doverci accontentare di un consultorio part-time.
Le donne di rifondazione comunista di Ardea saranno in presidio davanti alla regione il 14 Aprile,per la consegna delle firme contro la proposta di legge Tarzia, proprio in materia di consultori.



Prc Ardea
circolo Graziosi
segr, Barbara Tamanti

La Federazione della Sinistra presenta la lista dei candidati

La Federazione della Sinistra presenta la lista dei candidati che correranno alle elezioni amministrative di maggio. Una lista composta di donne e uomini che rappresentano il percorso politico del circolo di Pomezia, da sempre vicino al mondo dei lavoratori, alla questione di genere, al tema dell'istruzione e della formazione, al futuro dei giovani e al presente dei pensionati.

E la lista guidata da Anna Mirarchi del Consiglio nazionale FdS e Assessore alle Politiche Sociali con delega al Lavoro del Comune di Pomezia, è proprio questo: lavoratrici e lavoratori, sindacalisti, giovani, pensionati, insegnanti.

Già annunciate durante il pranzo sociale dell’associazione DonneFuturoLavoro, Antonella Giugno ex lavoratrice della Herla , Grazia Librizzi e Giada Vaccargiu, attive nell'Associazione DonneFuturoLavoro, Oliva Gasbarri, Emanuela Pozzolini, Anna Feliciani e Alessandra Ranieri, Raquel Zuccari lavoratrici Emmelunga-Aiazzone in assemblea permanente da due mesi presso il mobilificio di via Pontina. Insieme a loro i giovani Andrea Oleandri, Roberto Angeloni, Daniele Notariello e Danilo Impellizzeri, i sindacalisti Monica Bagatti e Giovanni Oliva, la scuola con Marina Tibirini, il Comitato di Quartiere con Franco Giuliani. I pensionati con Naguan Tewfik, Orestino Romanati e Carmela Preziosi.

La Federazione della Sinistra di Pomezia sosterrà ognuno dei propri candidati nel percorso politico che ci condurrà alle elezioni amministrative di maggio.

Federazione della Sinistra - Pomezia

4/04/2011

RIFONDAZIONE C’E’. PERCHE’ C’E’ BISOGNO DI SINISTRA!

La festa del tesseramento del Prc Federazione della Sinistra Castelli si è svolta il 2 aprile a Pomezia, in piazza Indipendenza. La scelta di Pomezia non è certo casuale: la nostra città affronterà a breve le elezioni amministrative e la Federazione appoggia il circolo “Libertini” e lo sostiene in vista dell’appuntamento elettorale. Come è nella migliore tradizione del Partito di Rifondazione Comunista, che da 20 anni è accanto ai lavoratori e lotta per la pace, la democrazia, l’ambiente e i diritti, la festa del tesseramento è anche momento di dibattito e di condivisione. “Io credo ancora nella forma del partito – afferma Anna Mirarchi, del Consiglio nazionale FdS, prima candidata in lista nonché Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pomezia – Il partito è lo strumento che consente di cambiare le cose ed è proprio il partito che darà le indicazioni e traccerà le linee politiche anche a livello territoriale, in vista delle elezioni amministrative di maggio. Per il Prc Federazione della Sinistra i pilastri fondamentali sono sempre stati e sono tuttora il programma e la coalizione. Ufficializzati durante la festa del 2 aprile alcuni nomi che andranno a comporre la lista del Prc: si tratta di Antonella Giugno e Vaccargiu Giada lavoratrici della ex Herla Associazione DonneFuturoLavoro e Oliva Gasbarri, Emanuela Pozzolini,Anna Feliciani e Alessandra Ranieri, lavoratrici Emmelunga-Aiazzone in assemblea permanente da due mesi presso il mobilificio di via Pontina.

PRC - Federazione della Sinistra

Circolo di Pomezia

3/20/2011

La scellerata risoluzione Onu che porta alla guerra

di Fabio Amato

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu si è pronunciato a favore dell'istituzione della No fly zone sulla Libia e dell'autorizzazione all'uso di non meglio precisati mezzi necessari a prevenire violenze contro i civili. In altri termini, ha autorizzato la guerra.
Il pallido e fino ad oggi insignificante Ban Ki Moon, diventato presidente dell'Onu solo in virtù dei suoi buoni uffici con gli Usa e del suo basso profilo, si è esaltato fino a definire la risoluzione 1973 storica, in quanto sancisce il principio della protezione internazionale della popolazione civile.
Un principio che vale a corrente alternata. Non ci sembra di ricordare sia evocato quando i cacciabombardieri della Nato fanno stragi di civili in Afghanistan. Altrettanta solerzia non è risultata effettiva quando gli F16 dell'aviazione israeliana radevano al suolo il Libano o Gaza, uccidendo migliaia di civili innocenti.
Si tratta, in realtà, di un precedente ben pericoloso. Sul quale giustamente paesi come la Russia, la Cina, il Brasile, l'India e la Germania hanno espresso più di una riserva. Che si è limitata però ad un'astensione, che lascerà di fatto liberi quei paesi che hanno deciso di bombardare Tripoli e sostituire Gheddafi con le fazioni a lui ostili per un cinico calcolo geopolitico e di convenienze. Sia chiaro a tutti che i diritti umani e le giuste aspirazioni dei giovani libici alla democrazia e a liberarsi dal regime non c'entrano nulla con la decisione di Parigi e Londra, seguite a ruota dal sempre più deludente Obama, di attivare l'intervento militare.
Chi sarà in futuro a decidere quali violenze contri i civili sono accettabili o meno saranno solo e sempre le superpotenze militari imperialiste e occidentali. E lo faranno con il sostegno del sistema di informazione mondiale che selezionerà alla bisogna chi e come andrà bombardato, chi potrà o meno rimanere al potere.
Chi stabilisce, infatti, che si decide di bombardare la Libia, mentre si consente all'Arabia Saudita di inviare truppe per sedare le proteste nel vicino Baherein, mentre si lascia il presidente dittatore da trentadue anni dello Yemen, Abdullah Saleh, sparare da giorni sulla folla che ne chiede a gran voce e da tempo le dimissioni? Si arriva al paradosso che la petromonarchia del Qatar, anch'essa impegnata nel reprimere le proteste del Baherein con il suo esercito, ha allo stesso tempo annunciato che invierà i suoi caccia per la democrazia in Libia.
Tutto ciò dimostra solo come nel caso libico si è da subito tentato di intervenire militarmente per interessi geopolitici.
Quale è infatti la razionalità politica di tale scelta? Semplice.
Come sempre, ciò che muove gli eserciti non sono le intenzioni umanitarie, ma ben altre ragioni e motivazioni. Seguite il petrolio, il gas e i dollari e troverete la risposta.
Per ciò che riguarda la Francia e la sua frenesia di menar le mani si segua, oltre alla via del petrolio, quella dell'uranio che alimenta le sue centrali nucleari e quelle che vende per il mondo.
Il cessate il fuoco unilaterale dichiarato dal governo libico forse lascia del tempo per cercare di evitare la tragedia di una guerra nel mediterraneo. Temiamo duri poco. Sarà cercato in ogni modo un pretesto per giustificare comunque l'attacco, ora che una parvenza di legittimità internazionale è stata data dalla sciagurata risoluzione 1973.
L'Onu, che dovrebbe prevenire i conflitti fra gli Stati, in questo caso ha varato una decisione che potenzialmente potrebbe allargarlo e diffondere la guerra. Una decisione quindi si storica, ma per stupidità. Una stupidità alla quale, naturalmente, non si sottrae il governo italiano, pronto a dare basi uomini e mezzi all'impresa. In buona compagnia del Pd - già d'altronde in prima fila nelle guerre umanitarie del passato - che condivide apertamente tale scelta.
Mentre la situazione in Libia stava precipitando, solo alcuni paesi progressisti dell'america latina hanno avanzato, invece di minacce e proclami, una proposta di mediazione, di soluzione politica del conflitto capace di scongiurare la guerra civile e l'intervento esterno. Questa proposta è rimasta colpevolmente abbandonata. Se vi sono ancora degli spiragli per evitare il peggio vanno usati ed agiti fino in fondo. Serve da subito una mobilitazione del popolo della pace per fermare la macchina da guerra che sta scaldando i suoi motori. Serve scendere subito in piazza contro la guerra e per chiedere che l'Italia rimanga fuori da questa nuova e sciagurata avventura bellica. Noi ci saremo.

3/15/2011

PARASSITI O LAVORATORI?

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Sono le parole usate nel modulo che i dipendenti pubblici sono obbligati a firmare, quando usufruiscono dei permessi lavorativi ai sensi della Legge 104/92, ciò che è stato stabilito da una recente Circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica.
I permessi lavorativi in questo caso sono richiesti ,per legge, a tutela di chi ha un familiare invalido per l'assistenza ad esso rivolta,spesso un figlio.
Sembrerebbe uno scherzo, ma è la triste realtà, dopo la lotta e la caccia ai falsi invalidi, che ha animato questi ultimi mesi, il dfp, ha pensato di far leva sula coscienza del lavoratore, richiamandolo ad una seria analisi su quello che sta facendo.
La ferocia con cui il governo si accanisce contro la categoria degli invalidi e loro famiglie, tocca soglie di intolleranza e presecuzione, infatti la stessa dicitura avrebbe potuto essere applicata verso chi chiede permessi per malattia , interrogando il dipendente se ha effettivamente bisogno di assentarsi dal lavoro.
Rileviamo metodi sempre più aggressivi e anticostituzionali, inoltre questo rischia di innescare un sentimento di sopportazione da parte di quei lavoratori che sostengono di dover lavorare di più per colpa dei colleghi che usufruiscono dei privilegi della legge 104.
Intendiamo sottoporre la questione alle associazioni di difesa del disabile oltre che denunciare all'intera opinione pubblica. la crescente ostilità del governo; in un momento di emergenza politica. economica e culturale, qualcosa di grave sta avvenendo nella quasi totale indifferenza.
La nostra indignazione si fa sempre più forte!

Barbara Tamanti
resp. Welfare PRC
fed. Castelli

3/13/2011

PRC- FdS Al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici Aiazzone-Emmelunga

CON I LAVORATRI E LE LAVORATRICI IN LOTTA!
MUSICA CONCERTO CENA DI SOLIDARIETA'
GIOVEDì 17 MARZO CONCERTO GRUPPO VOCALE "CRISTALLO"
ORE 15,00 MERCATINO DELLE SOLIDARIETA', A SEGUIRE MUSICA ... CENA.
POMEZIA -PRESSO ASSEMBLEEA EMMELUNGA - AIZZONE
S.S. PONTINA KM, 28,200
Hatem. 3290529187


"una giornata dedicata a noi"

Dibattito al femminile al circolo PRC di Ardea

Ottima la riuscita dell'iniziativa promossa dalle donne di rifondazione ad Ardea. La discussione , arricchita dalla partecipazione dell'autrice Tommasina Soraci che ha presentato il libro , la storia di una donna scrittrice ed edititrice, quindi una figura rivoluzionaria per i tempi in cui essa è vissuta, si è sviluppata con spunti storici per approdare ai tempi moderni, in cui c'è la presa d'atto che molto si è fatto, molto c'è da fare, ma soprattutto molto si è perduto. Probabilmente un monitoraggio attento da parte delle donne e l'aver dato per acquisiti il diritto e la parità.
Un ruolo fondamentale assumono ovviamente i media che forniscono modelli lontani e spesso irraggiungibili che deviano le priorità cui ogni donna dovrebbe fare riferimento, la strumentalizzazione è una di queste.
Dall'incontro, partecipato e gradevole è emersa tra tutte, la necessità del ritrovarsi tra donne per il confronto e il sostegno, troppo spesso anello mancante dettato proprio da un ritmo di vita sempre più dispersivo e senza remore possiamo affermare maschilista. L'assemblea si è interrogata sul gioco dei ruoli anche nella politica, riconoscendo la natura devastante del metodo tutto maschile di utilizzare le donne per far aggregazione, capacità indiscussa da attribuire alla natura femminile.
Ringraziamo Tiziana Bartolini per la partecipazione, le donne del circolo per l'organizzazione, i pochi uomini presenti, che hanno sentito la necessità di esserci ed intervenire e naturalmente ringraziamo tutte le partecipanti con le quali ci siamo licenziate proponendoci di dare una continuità all'abitudine del trovarci ancora sedute in circolo a dibattere di noi!

Ardea PRC circolo Graziosi
segr, Barbara Tamanti

3/07/2011

Un te' tra donne per discutere di donne


A 40 anni dalla grande mobilitazione femminista, che affonda le sue radici proprio nella lotta delle donne che a sinistra hanno saputo imporre la riflessione sulla condizione della donna e ottenuto risultati storici, dobbiamo dolorosamente prendere atto che il berlusconismo ha stravolto e annullato il modello femminile che l'italia cominciava ad accettare, quello di una donna consapevole, determinata, dotata di autonomia. Numerosi sono gli agenti che hanno contribuito a un inversione di tendenza perfino nell'autostima e nella fiducia di genere. Numerosi gli attacchi ideologici e strumentali che la politica moderna ha messo in atto .
Crediamo doveroso dedicare questo otto marzo 2011, ad una sana discussione tra donne, sulla questione femminile ponendo e ponendoci una domanda:" cosa è cambiato?"
Per questo il circolo PRC/fds Ardea invita le donne del territorio a partecipare all'incontro-dibattito

un momento di riflessione tra donne, per dare la possibilità a ognuna di esprimersi sul tema.
Sarà inoltre, nostra gradita ospite Tommasina Sorace, autrice e scrittrice, che in questi giorni sta presentando il nuovo libro "Christine de Pizane", città delle donne donne di ieri e di oggi.
Conclude Tiziana Bartolini direttore di "noi Donne", storica rivista interamente dedicata alle tematiche femminili.
Fuori dalle logiche maschili per la riaffermazione della politica alle donne.

IL 12 Marzo ore 16.oo presso v.le San Lorenzo 46
tor san lorenzo Ardea
sezione PRC Ardea circolo "Graziosi"

l'attacco alla scuola di Berlusconi è un'offesa agli insegnanti


L'attacco alla scuola pubblica da parte di Berlusconi è un'offesa a tutte le insegnanti e gli insegnanti, peraltro costretti, per garantire il rispetto del principio costituzionale del diritto all'istruzione per tutte e per tutti, anche ad operare in situazioni rese sempre più difficili proprio dall'azione del suo Governo. L'evidente tentativo di ingraziarsi una platea integralista e di ammiccare alle gerarchie vaticane per ottenere uno sguardo ancora più benevolo sulle sue vicende personali e politiche, non toglie nulla alla gravità delle sue affermazioni e mette in luce, se ancora ce ne fosse bisogno, il vero obiettivo dell'azione del governo: la distruzione della scuola pubblica.
Gravissime anche le affermazioni sulle adozioni ai single e sulle coppie omosessuali: un ulteriore tributo reazionario offerto dal Governo al Vaticano. Le successive precisazioni del Presidente del Consiglio, in evidente difficoltà di fronte all'ondata di reazioni indignate, confermano il furore ideologico di questa destra contro la scuola pubblica, "colpevole" di formare, anche grazie alla libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione, cittadine/i consapevoli e non sudditi ubbidienti. Alla Gelmini, che straparla di scuola pubblica e privata sullo stesso piano, non possiamo che consigliare un corso accelerato di "Cittadinanza e Costituzione", insegnamento da lei stessa istituito e, non a caso, mai fatto decollare. Di una ministra che tace a fronte di un così grave insulto a tutta la comunità scolastica, a un così grave attacco alla funzione della scuola pubblica, così come sancita dal dettato costituzionale, non possiamo che continuare a chiedere le dimissioni. A questo ulteriore segno di degrado civile e politico si deve reagire con determinazione, innanzitutto con la ripresa delle lotte studentesche e delle lavoratrici e dei lavoratori, costruendo lo sciopero generale per cacciare Berlusconi e il suo Governo.

Dipartimento scuola - PRC

2/26/2011

CONTRO OGNI GUERRA UMANITARIA IN LIBIA

Di fronte all’emergenza umanitaria libica chi parla di intervento militare umanitario vuole semplicemente accaparrarsi il petrolio a basso prezzo rimettendo in piedi una sorta di protettorato occidentale in Libia. E’ una prospettiva inaccettabile perché il popolo libico deve decidere del suo futuro senza ingerenze militari esterne. I paesi occidentali, l’ONU, la Croce Rossa Internazionale, invece di vagheggiare l’intervento militare devono immediatamente garantire l’afflusso in Libia di cibo e medicinali perché di questo e non di interventi militari ha bisogno il popolo libico. Così come il governo italiano e la Lega Nord invece di alimentare ad arte la paura dell’invasione dei profughi devono impegnarsi in una solida azione di cooperazione internazionale verso i popoli del Nord Africa, invertendo la tendenza all’azzeramento dei fondi per la cooperazione internazionale che ha caratterizzato questo governo.


2/21/2011

Comitato Politico Federale

A TUTTI I COMPONENTI DL CPF
A TUTTI I COMPONENTI DELLA CFG
A TUTTI GLI AMMINISTRATORI

E' CONVOCATO IL CPF PER IL GIORNO 25 FEBBRAIO 2011 ALLE ORE 19,00 PRESSO IL CIRCOLO DI LANUVIO
CON IL SEGUENTE ODG.

1) SITUAZIONE POLITICA A VENTI ANNI DALLA NASCITA DI RC;
2) FEDERAZIONE DELLA SINISTRA INIZIATIVE SUL TERRITORIO;
3) VARIE ED EVENTUALI.

IL SEGRETARIO

2/14/2011



UNA STORIA DIFFICILE

Il racconto dell’Italia, dalla Prima Guerra Mondiale allo stragismo, attraverso 4 capolavori della Commedia all’italiana


PROGRAMMA CINEFORUM


Tutte le proiezioni avranno luogo nella sezione “Antonio Gramsci” dei Comunisti di Campoleone e Lanuvio, in via fratelli Rosselli 15 Campoleone



La proiezione di Una vita difficile, del 14 febbraio, per motivi tecnici è stata spostata alla settimana

successiva.

  • 21 FEBBRAIO 2011

Ore 21:00 proiezione Una vita difficile (Risi 1961)

Ore 23:00 dibattito “Resistenza, Liberazione e aspettative disattese”


  • 28 FEBBRAIO 2011

Ore 21:00 proiezione La vita agra (Lizzani 1964)

Ore 23:00 dibattito “L’Italia del Boom, uno sviluppo senza progresso”


  • 14 MARZO 2011

Ore 21:00 proiezione Vogliamo i colonnelli (Monicelli 1973)

Ore 23:00 dibattito “Stragismo di Stato, eversione nera, come la stagione terroristica degli anni settanta ha soffocato le speranze di cambiamento del Paese”