circoli PRC dei comuni di:
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.

10/09/2011

SISTEMA INTEGRATO DEGLI INTERVENTI, DEI SERVIZI E DELLE PRESTAZIONI SOCIALI PER LA PERSONA E LA FAMIGLIA NELLA REGIONE LAZIO

Pur condividendo la necessità di una legge sul riordino dei servizi sociali, nella regione Lazio, e apprezzando il fatto che prima di iniziare l’esame del testo in commissione si siano avviate le consultazioni con i soggetti sociali rappresentanti degli utenti, degli operatori del volontariato e quelli istituzionali, riteniamo doveroso partecipare con nostre proposte ed emendamenti , certi che la giunta regionale e l’assessore Forte, non si arrocchino nella difesa di questa proposta di legge e si mostreranno disponibili ad accogliere la voce della federazione della sinistra e delle altre forze di sinistra .

La proposta di legge regionale 226,.ha ricevuto critiche rilevanti e sostanziali da parte di molte delle associazioni di settore e anche dai sindaci, come si evince dall’incontro con i comuni capofila dei distretti sociali sentiti in data 19 Ottobre .

Non ci trova d’accordo , per iniziare, l’affermazione dell’assessore che dichiara come condizione fondamentale la costruzione di un nuovo soggetto sociale che rappresenti gli enti locali associati, in grado di relazionarsi con la ASL, semmai, occorre una gestione che si integri con il sistema sanitario.

L’istituzione di OASi (organismo per le azioni sociali integrate) attraverso cui i comuni dovrebbero erogare i servizi, decreterebbe il superamento degli attuali distretti, e delinea un quadro aggravato da un intervento di ristrutturazione dei metodi sui quali si è costruito faticosamente il sistema di welfare, in poche parole la soppressione dei distretti sociali intesi come ambiti territoriali dotati di autonomia gestionale, economica e organizzativa

La proposta di legge Forte, di per se è criticabile non tanto per le omissioni degli interventi sociali che la regione intende erogare ai cittadini, quanto perché non prevedendo finanziamenti certi a far fronte ai leps, non dimostra di voler effettivamente garantire tali prestazioni.

Rifiutiamo l’idea di pagamenti dei tickets anche per le prestazioni sociali, , questo non vuol dire che prescindiamo dalle risorse disponibili, ma crediamo che debbano essere garantiti i bisogni dei cittadini e loro qualità di vita, individuando le risorse necessarie, recuperando dagli sprechi, e soprattutto vogliamo evitare che che entri nel settore sociale, la logica del profitto, e della speculazione economica.

Noi federazione della sinistra, intendiamo proporre emendamenti soprattutto sul terreno dei poteri che riteniamo debbano essere trasferiti concretamente ai comuni ed ai cittadini e alle loro associazioni di volontariato.

Gruppo regionale Lazio PRC-FdS

Politiche sociali

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