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11/01/2013

BANCA INTESA-SAN PAOLO DEBOLE CON I FORTI E FORTE CON I DEBOLI.

Romain Zaleski e Zunino Luigi sono entrambi grandi debitori delle banche, in primis di Intesa San Paolo. Hanno ognuno all’incirca 2mld di debito. Zaleski è un finanziere francese di origini polacche che arriva in Italia perché deve riscuotere un credito da un’acciaieria della Val Camonica; lui la rileva e si stabilisce nel bresciano.Specula in borsa, le banche lo finanziano nel 2007 fino a 9 miliardi, di cui circa 2 forniti da Intesa San Paolo, guidata da Giovanni Bazoli. Nel 2008 Zaleski crolla insieme ai mercati finanziari. Da allora le banche, da Intesa a UniCredit, gli ristrutturano il debito rifinanziandolo. Più o meno lo stesso vale per l’immobiliarista Luigi Zunino: nel 2008 aveva più di 3 miliardi di debiti, e la procura di Milano aveva chiesto il fallimento della sua società Risanamento. Ma anche in questo caso, si fa un accordo con le banche che si prendono quote della società e gli iniettano liquidità. A coloro che, invece, non hanno amici nelle banche, chiudono i fidi e di conseguenza essi devono chiudere le loro imprese.Questo sta accadendo a Monte Porzio Catone ad una cooperativa di abitazione che da oltre venti anni cerca di raggiungere lo scopo sociale di dare alloggio ai Soci al minor costo sostenibile.
La cooperativa ha ricevuto un finanziamento di circa 7.000.000,00 di euro per la costruzione di 68 alloggi sociali. Nell’ anno 2000 l’impresa che aveva appaltato i lavori viene posta in liquidazione e lascia la cooperativa con i lavori da completare.
I Soci, con enormi sacrifici, riescono a rendere fruibili gli alloggi e da tempo abitano negli stessi.
Dopo diverse vicissitudini Banca Intesa e altre banche creditrici nei confronti della società appaltatrice, nonostante le ripetute richieste di accordo da parte della cooperativa, hanno proceduto alla richiesta di vendita all’asta degli alloggi, asta che si svolgerà il 22 novembre p.v..
La cooperativa da diverso tempo chiede alla Banca di trovare un accordo a saldo e stralcio o di cedere il credito per evitare la vendita e assegnare le case ai soci.
La Banca, ancora oggi, di fronte aduna offerta di ben oltre quanto finanziato, risponde che la cifra non è congrua perché la Consulenza Tecnica del Tribunale ha stabilito il valore degli alloggi in circa 20.000.000,00 di euro.
Se il valore è così alto lo si deve ai Soci che hanno mantenuto e valorizzato il bene e non certo alla Banca.
Perché non accettare un accordo con chi persegue uno scopo sociale,tra l’altro in linea con i fini dichiarati a gran  voce da Banca Intesa, accanendosi contro gente comune che con sacrificio cerca di ottenere un’abitazione per sé e la propria famiglia?

Monte Porzio Catone 2.11.13       

   
Provincia diRoma
Federazione Castelli-Litoranea-Colleferro
 Il Segretario 3396913376
  Danilo Marra




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