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10/09/2012

PRC e Giovani Comunisti in piazza per difendere la Scuola

Sciopero generale per il mondo della scuola venerdì 12 ottobre. GC all'attacco: "Il mondo della formazione sta pagando un prezzo altissimo per colpa di Monti e dei “tecnici”".
Foto: Giulia Borrelli
Maggiore dignità sul lavoro, investimenti per il futuro e un deciso cambio di rotta nelle politiche per l’istruzione: sono questi i tre punti cruciali che spingono i Giovani Comunisti astigiani ad appoggiare la mobilitazione del mondo della scuola con lo sciopero, a livello nazionale, indetto dalla FLC CGIL per venerdì 12 ottobre.   
In un deciso comunicato stampa il coordinamento provinciale dei GC di Asti elenca le problematiche dell’impianto scolastico e le richieste d’intervento. 
“Continuiamo la lotta – si legge - contro i tagli alla scuola pubblica e la mancata garanzia del diritto all’istruzione; il blocco dei salari, l’aumento dei carichi di lavoro, il peggioramento delle condizioni di sicurezza e l’ingiusta legge sulle pensioni; la riduzione dei diritti dei lavoratori precari nonchè la chiamata diretta, l’attacco al contratto nazionale e ai diritti sindacali”
“Sono necessari – proseguono -  investimenti su istruzione, cultura e ricerca, maggiore sicurezza nelle scuole, l’organico funzionale, l’assorbimento del personale in esubero, il rinnovo del contratto e il ripristino delle fasce stipendiali, il recupero degli scatti, il ripristino dei requisiti per la pensione e la stabilizzazione dei lavoratori precari”.
I Giovani Comunisti e Rifondazione ribadiscono il loro appoggio “fianco a fianco” nella lotta intrapresa da studenti e professori, in sintonia con la posizione della CGIL – FLC ma pronti a proporre anche nuovi spunti di riflessione.
“Aumentano le tasse in scuole e università, i costi di libri e trasporti, le strutture cadono a pezzi e la democrazia nei luoghi del sapere viene consapevolmente ridotta; il mondo della formazione sta pagando un prezzo altissimo per colpa di Monti e dei “tecnici”, sostengono.
Critiche vengono mosse anche all’atteggiamento del Governo nei riguardi delle recenti mobilitazioni di piazza: “E’ scandaloso che il Governo dei poteri forti invece che rispondere alle giuste rivendicazioni degli studenti mandi le forze dell'ordine a caricare i ragazzi in corteo”.
Fabio Ruffinengo

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