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2/08/2010

Regionali, Bonino: patto con la sinistra su sei punti

ROMA - Lavoro, energia, acqua, ambiente e territorio, pubblica amministrazione e sanità. Sono i sei punti "qualificanti" dell'accordo politico-elettorale siglato tra Emma Bonino, candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, e la Federazione della Sinistra (Prc, Pdci, Socialismo 2000 e Lavoro e solidarietà). L'intesa, presentata nella sede del comitato Bonino, è un patto politico stretto con la candidata e non un accordo di governo: in caso di vittoria, cioè, i partiti della Federazione resteranno fuori dalla giunta. Bonino, soddisfatta per la "condivisione" trovata, ha auspicato che "l'accordo sia dinamico e che ci si aiuti complessivamente".

Tornando ai punti dell'intesa, Bonino ha spiegato che per quanto riguarda il lavoro si prevede "l'incremento del fondo per il reddito minimo garantito, l'istituzione di un osservatorio regionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro e lotta al lavoro nero, e la realizzazione di distretti industriali per il rilancio dell'occupazione, da quello già avviato di Fiumicino al distretto del cineaudiovisivo".

Sull'energia c'è l'intesa per un "no chiaro alle centrali nucleari", mentre per l'acqua, considerato "un bene comune", si ribadisce il "no alla privatizzazione di Acea". Sull'ambiente e territorio, Bonino ha spiegato che si vuole una sua "riprogettazione per la tutela dell'ambiente, del diritto all'abitare e alla mobilità". Per la pubblica amministrazione l'alleanza prevede invece "la trasparenza in tutti gli atti amministrativi".

Infine, la sanità: la vicepresidente del Senato è d'accordo con i partiti della Sinistra per la "trasparenza, a partire dalla revisione delle convenzioni e dei criteri per le nomine dei primari e dei dirigenti delle Asl", per "l'abbattimento delle liste d'attesa anche con l'unificazione dei sistemi di prenotazione" e per "il coordinamento e l'incentivazione degli interventi sociosanitari a sostegno della persona". Restano fuori i diritti civili, sui quali come hanno sottolineato tutti "siamo oltremodo d'accordo".
(agenzia DIRE)

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