circoli PRC dei comuni di:
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.

11/16/2012

Castelli Romani, il PRC solidarizza con docenti e studenti in difesa della scuola pubblica.

La manifestazione del 14 a Roma ha visto i docenti e gli studenti riprendersi il diritto di parola e di critica sulle politiche di impoverimento della scuola pubblica che continuano ad essere adottate. Anche gli studenti dei Castelli Romani tornano ad essere protagonisti sul territorio occupando o cogestendo i propri istituti. In tal modo continuano ad esprimere la propria protesta per una scuola pubblica che di taglio in taglio, PD, UdC e PdL stanno riducendo ad un servizio essenziale, caritatevole, per poveri.
La risposta repressiva dell'autorità costituita alla manifestazione di Roma del 14 ha spostato l'attenzione dell'opinione pubblica dai motivi della protesta alla ricerca delle responsabilità dei scontri di piazza.
A Roma docenti e studenti hanno manifestato perchè l'istruzione non può, e non deve, essere trattata alla stregua di una merce. Essa è un diritto che deve essere garantito ed assicurato a tutti i cittadini nel pieno rispetto della costituzione, cioè senza che lo Stato finanzi le scuole private. Invece, proprio in queste ore, grazie ad un emendamento di un deputato del PD il Parlamento ha approvato nella legge di stabilità lo stanziamento di 223 milioni di euro per le scuole paritarie. Non solo viene rifiutato il confronto con i soggetti della scuola, non solo si delega alla repressione il compito di affrontare la protesta, ma nello stesso tempo docenti e studenti vengono burlati con atti del Parlamento che vanno in senso opposto alle loro richieste.
Il PRC ritiene indegna questa scelta anticostituzionale appena fatta dai Parlamentari in carica e ne chiede la cancellazione. Nello stesso tempo chiediamo che il disegno di legge ex Aprea non sia approvato. Perchè, in assenza di riferimento unitari e precisi per tutte le scuole, porterebbe alla frantumazione del sistema scolastico nazionale. Perchè attribuisce poteri ai dirigenti scolastici in grado di soffocare la democrazia nelle scuole. Perchè avvia un processo di privatizzazione dell’istruzione, una mercificazione del sapere che fa strame da quanto affermato nella Costituzione. Perchè stabilisce la validità di un sistema di valutazione contestato dai collegi docenti, perchè basato su test d’apprendimento completamente avulsi dalle variabili socio-economiche in cui gli istituti scolastici operano. Docenti e studenti con la loro protesta ci ricordano che la scuola non è proprietà della strana maggioranza PdL-PD-UdC ma è un BENE COMUNE del Paese. Per questo è necessario che questo disegno di legge sia realizzato solo a seguito di un profondo dibattito che coinvolga pienamente il mondo della scuola.
Gli studenti in lotta che occupano il “Foscolo” di Albano, il “Vailati” e il “Pertini” di Genzano, il “Landi ed il “Vallauri” di Velletri stanno commettendo un illegalità ma noi crediamo che essi abbiano ragione nella loro azione perchè “una legge ingiusta è una forma di violenza alla quale è doveroso ribellarsi”, per questo motivo “la disobbedienza civile diviene un dovere sacro quando lo stato diviene dispotico” e non vuole ascoltare i suoi cittadini.
Esprimiamo quindi la nostra solidarietà e ringraziamo gli studenti per la lotta che stanno portando avanti. Questi nostri ragazzi sono veramente “La meglio gioventù”. Giovani che non aspettano pigramente che gli eventi si realizzino ma che, esponendosi con azioni da cui potrebbero patire amare conseguenze cercano, con generosità, di fermare il DDL ex Aprea. Che, se approvato, aprirebbe un processo in grado di spingere le istituzioni scolastiche verso un modello di scuola di stampo aziendalistico ed autoritario in grado di affossare il vero diritto all'istruzione.
Il PRC lancia un appello a quanti eletti ed operanti nelle istituzioni, in primo luogo Sindaci, Assessori e Consiglieri comunali, affinchè ascoltino le richieste di questi giovani e di chi lavora nella scuola, e dalle loro posizioni operino affinchè sia evitata l'approvazione del DDL ex Aprea e sia fermato il depauperamento della scuola pubblica.
Marco Bizzoni
Segreteria PRC “Castelli, Colleferro, Litoranea”