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10/09/2015

Il Sindaco di Ardea deve capire che nella scuola i bambini non possono essere “morosi”



Secondo gli amministratori di Ardea, i bambini, possono essere divisi tra regolari e morosi e seguendo questa linea hanno imposto nella scuola un regime alimentare differenziato tra chi può mangiare in mensa e chi si deve arrangiare.
I problemi economici del servizio della mensa scolastica di Ardea, creato da una incapacità gestionale dell'amministrazione e malgestito dal Sindaco e dalla sua giunta, viene così a ricadere sulla pelle dei bambini.
Ancora una volta è toccato agli insegnanti attivarsi per cercare di limitare l'infamia di una divisione degli alunni tra chi può e chi no, tutelando i loro allievi e cercando di evitare che alcuni di loro si debbano percepire come bambini di serie B a causa dalla incapacità di gestione, di quella istituzione della Repubblica, chiamata Comune di Ardea.
Nella nostra Costituzione, malgrado il quotidiano stravolgimento operato da una illegittima maggioranza parlamentare eletta con il Porcellum, continua ad essere scritto che: “ (…) è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana (…) art 3”. A questo dettato normativo dovrebbero ispirarsi gli amministratori di Ardea e non a quello aziendale di merce contro denaro. A questo dettato normativo devono rispondere i Dirigenti Scolastici che hanno consentito che nelle scuole da loro dirette, la Repubblica, potesse assumere il volto della discriminazione, collaborando con l'amministrazione locale e consentendo che personale esterno alla responsabilità istituzionale della scuola potesse decidere quali studenti potessero o meno mangiare a mensa. “Con il loro modo di fare – afferma Marco Bizzoni, segretario del Partito della Rifondazione Comunista della federazione Castelli, Colleferro, Litoranea - il Sindaco ed i Dirigenti Scolastici hanno perpetuato una lesione del diritto allo studio di quei bambini che hanno avuto la sventura di non avere genitori in grado, per qualsiasi motivo, di restare in regola con i pagamenti. Per questo motivo il PRC sta valutando la possibilità di coinvolgere la magistratura su questa vicenda, affinché siano sanzionate quelle decisioni degli amministratori di Ardea che riteniamo illecite, e il comportamento dei Dirigenti che, con la loro collaborazione, non hanno tutelato un diritto previsto dalla Costituzione”.
Gli insegnanti hanno già dimostrato cosa pensano della decisione della giunta comunale, cercando di costruire un percorso di solidarietà alimentare che tenesse dentro la mensa anche i bambini che l'amministrazione considera non in regola. E' necessario però un'azione più incisiva della cittadinanza, perché, quando viene leso un diritto, solo l'azione collettiva ne permette il ripristino. Questo è il motivo per cui il PRC invita tutti i cittadini, i lavoratori, i genitori, i docenti ed anche gli studenti a manifestare apertamente il loro dissenso dalle modalità con cui l'amministrazione comunale di Ardea vorrebbe risolvere il problema delle morosità, perchè le “colpe” dei padri (se pur di queste si trattasse) non possano ricadere sui figli.

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