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Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.

8/05/2010

Vergogna a chi strumentalizza i lavoratori, gioendo dove non ce n'è motivo e facendo passare per una propria vittoria un atto dovuto


In questi giorni sono apparsi in città alcuni manifesti a firma de “La Destra” in merito all’attivazione degli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori di Cronos e Playtex.

Nella maniera più squallida possibile, questo partito tenta di strumentalizzare una vicenda tutt’altro che felice e positiva, visto che, almeno per la grande maggioranza dei 120 lavoratori della Playtex, il futuro resta più che incerto. Mentre infatti per la Cronos la cassa integrazione dovrebbe servire solo a favorire il superamento di questo momento difficile (o almeno così ci auguriamo tutti), lo stabilimento della Playtex ha annunciato la fine della produzione e quindi, per i lavoratori oggi posti in cassa integrazione, si tratterà di trovare una nuova collocazione che eviti per loro di rimanere senza un'occupazione quando il periodo in CIGS scadrà.

Non capiamo bene quindi cosa ci sia da gioirei di fronte a questa situazione.

Non lo capiamo bene ancor di più visto il fatto che la Cassa integrazione, per questi lavoratori – come denunciato già da un RSU della Playtex –, non è una gentile concessione che la Regione Lazio ha fatto, ma è un qualcosa che era loro dovuto per legge.

Ed anzi, la Regione Lazio, forse per paura di uno scontro con il Governo di centro-destra e in particolare con la Lega Nord, che mai avrebbe permesso di toccare lo stabilimento bergamasco della Playtex (tra le altre cose, stando al sindacato, meno produttivo di quello pometino), ha fatto finta di nulla finché ha potuto. Ovvero finché i lavoratori non si sono recati sotto i suoi uffici a protestare e fino a quando il Sindaco di Pomezia e alcuni gruppi regionali di centro-sinistra, tra cui quello della Federazione della Sinistra, non hanno presentato delle interrogazioni alla Presidente Polverini.

Quello che è accaduto è purtroppo un duro colpo per i lavoratori e per tutta la città di Pomezia che perde un importante pezzo del suo polo produttivo. Potremmo gioire solo quando l’ultimo dei lavoratori sarà reintegrato in un altro impiego e quando riusciremo a mandare a casa un Governo che difende solo gli interessi del nord Italia, investendo lì in infrastrutture, lasciando al centro-sud solo vane promesse.



PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA – Federazione della Sinistra

Circolo “Lucio Libertini” di Pomezia

http://prcpomezia.wordpress.comprcpomezia@email.it


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