circoli PRC dei comuni di:
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.

4/18/2010

Rifondazione Comunista dei Castelli sta con EMERGENCY!

OdG approvato - sabato 17 aprile - dal Comitato politico federale della Federazione Castelli

L’arresto dei tre medici di Emergency, a seguito della costruzione di “prove” di coinvolgimento con il terrorismo da parte della polizia Afgana, dimostra che questa organizzazione oltre a curare tutte le vittime della guerra in atto ha anche uno scomodo ruolo di testimone nella guerra che si sta svolgendo in Afghanistan.
Ciò impediva il pieno e indiscriminato dispiegarsi delle armi. La chiusura dell'ospedale e la possibilità di continuare la guerra senza testimoni è l'obiettivo che il governo di Kabul e la NATO, di cui l'Italia fa parte, hanno conseguito.
Con Emergency in Afganistan vi sono due distinti paesi Italia: quella del governo con l'ennesimo camuffamento di una guerra ad operazione umanitaria (con il corollario di massacri di civili e militari italiani morti ) e quella di Emergency che nel proprio intervento umanitario si prodiga per alleviare le sofferenze delle vere vittime di quella guerra senza distinzione politica, religiosa o etnica.
Proprio Emergency, paradossalmente, salva il buon nome dell’Italia infangato dalla nostra partecipazione alla guerra.
Pertanto la federazione Castelli del Partito della Rifondazione Comunista si unisce a quanti in queste ore stanno chiedendo il rilascio immediato dei tre operatori arrestati.
Chiediamo al Governo il massimo impegno perchè i tre medici siano rilasciati e chiediamo, inoltre, il ritiro delle truppe italiane dall'Afganistan.
Rilanciamo inoltre l'appello rivolto da Gino Strada ai cittadini e alle cittadine a firmare la sottoscrizione on line sul sito di Emergency (www.emergency.it) per esprimere una convinta solidarietà all'organizzazione.

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