“Costruire
una sinistra unitaria, plurale e alternativa neoliberismo. ”
Questo è il tema degli incontri che si svolgeranno domenica 10
aprile ad Anzio in via O. Fratini 8, nel circolo del PRC alle ore
10,00 ed a Genzano di Roma alle ore 19,00 presso la sala delle
Grotte in via Italo Belardi, a cui tutti gli iscritti, i
simpatizzanti i cittadini sono invitati a partecipare. Sarà
presente ad entrambe gli incontri Ezio Locatelli, responsabile
nazionale organizzazione del PRC.
Sempre
più buie sono le prospettive sul futuro dei cittadini e lavoratori
italiani. Le risposte che sono state date alla crisi sino ad ora dai
governi Brlusconi, Monti, Letta e Renzi, hanno progressivamente
aggravato il problema. Questi governi hanno accolto supinamente le
ricette economiche di austerità imposte sino ad ora da un Europa
intrappolata nella gabbia dei suoi trattati liberisti, in cui ciò
che conta è la libertà dei capitali. Nello stesso tempo, la
ricerca spasmodica di alcuni Stati di uscire dalla loro crisi
unilateralmente, attraverso la ricerca di materie prime al prezzo
più basso, ha prodotto la destabilizzazione del Medio Oriente e di
alcuni paesi dell'Africa. L'esito della destabilizzazione è stata
la guerra e, la sua risposta asimmetrica da parte dei
fondamentalisti, il terrorismo internazionale. “Tutto ciò che
avviene non è ineluttabile - afferma Marco Bizzoni,
segretario PRC della federazione Castelli, Colleferro, Litoranea -
ma è il portato delle politiche del neoliberismo. Per
questi motivi, Rifondazione Comunista, si pone ormai da molti anni
il problema di costruire un soggetto politico, con tutte le forze
politiche e sociali disponibili, in grado di giungere ad una massa
critica sufficiente a rompere le artificiosità istituzionali
escludenti la volontà popolare.” Rappresentanza
popolare che negli ultimi anni è stata sostanzialmente manomessa
attraverso apposite leggi elettorali, non ultima e più pericolosa
per la possibilità dei cittadini di incidere sulle scelte
politiche, l'Italicum.
Il
PRC ritiene sia necessario dare una risposta politica alternativa:
all'impoverimento delle classi popolari, alla privatizzazione dei
servizi utilizzati dai cittadini-lavoratori (con privatizzazione dei
profitti e socializzazione dei costi), ai conflitti tra ceto medio,
penultimi e ultimi della terra, ai venti di guerra che il liberismo
sta producendo. Per far ciò è necessario unire tutto ciò che il
liberismo divide: soggetti politici, lavoratori, organizzazioni di
massa, in un fronte ampio. Non nascondendo o escludendo le
diversità, ideologiche o culturali, ma mettendo in comune ciò che
unisce, la necessità di opporsi all'idea che l'umanità sia
sottomessa alle leggi dei mercati e quindi mettere in atto l'idea
fondante della sinistra: le persone prima di tutto.
Iniziamo
a costruire questo fronte ampio il 17 aprile, nel referendum contro
le trivelle. In quell'occasione, Votare SI e raggiungere il quorum,
avrà una valenza politica più ampia di quanto non esprima il
quesito stesso. Con questo referendum i cittadini ed i lavoratori
possono dire direttamente, per la prima volta, che non siamo più
daccordo che Renzi usi i soldi per finanziare petrolieri, banchieri
e speculatori ma che devono essere utilizzati per dare ristoro alle
necessità popolari.
Ufficio
Stampa PRC-Se federazione “Castelli, Colleferro, Litoranea”,
prccastelli@hotmail.it
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