Cari compagni e
compagne,
Il 3 novembre si è
riunito il Consiglio Nazionale della Federazione della
Sinistra.
Nella discussione
sono emerse due diverse posizioni politiche: la proposta che
la Federazione della Sinistra sia il motore di una
aggregazione politica ed elettorale della sinistra di
alternativa e dall’altra la volontà di ricercare un accordo
con il centro sinistra. La proposta di costruzione di una
lista della sinistra di alternativa è stata ufficializzata
attraverso un documento presentato unitariamente dalla
segreteria nazionale di Rifondazione Comunista.
Di fronte
all’evidente impossibilità di assumere una decisione
unitaria nell’organismo dirigente, i compagni e le compagne
di Rifondazione hanno proposto che si procedesse ad
organizzare un referendum tra tutti gli iscritti della
Federazione. L’indizione del referendum avrebbe permesso di
risolvere in forma democratica e partecipata una divergenza
politica non risolvibile all’interno del Consiglio Politico
della Federazione - il cui funzionamento prevede maggioranze
qualificate non raggiungibili da nessuna delle proposte in
campo - dotando così la Federazione di una linea politica
precisa. Questa proposta è stata però rifiutata dagli altri
soggetti che compongono la Federazione e così ci siamo
trovati nell’impossibilità di stabilire un orientamento
politico. In questo contesto in cui il Consiglio della
Federazione non era in grado di assumere una posizione e
contemporaneamente non è stata accettata la proposta del
referendum, si è concordemente deciso di non votare nulla.
Ogni soggetto
politico porterà quindi avanti la propria proposta in
relazione alle prossime elezioni politiche. Nel contempo si
conferma la volontà di continuare a cooperare sia in
relazione alla campagna referendaria che ai prossimi
appuntamenti elettorali regionali.
Giovedì 8 novembre
si riunirà quindi la Direzione Nazionale di Rifondazione
Comunista per articolare e precisare la proposta politica
della costruzione di una lista della sinistra di alternativa
che si presenti autonomamente alle elezioni politiche.
Un caro saluto
Paolo Ferrero