Con
l'ennesimo atto di prepotenza il PD di Genzano, per mezzo del suo
commissario veliterno, stabilisce che per scegliere il candidato
Sindaco alle prossime elezioni amministrative si faranno le primarie.
Sebbene
l'attuale amministrazione sia in carica da una sola legislatura, cosa
che consentirebbe alle elezioni di scegliere la continuità
amministrativa, Velletri decide per le primarie e Genzano ubbidisce.
A
chi servono allora le Primarie? La favoletta che in questi anni ci è
stata narrata è che esse sono uno strumento di coinvolgimento
politico dei cittadini. Ma è proprio così? Vediamo cosi ci dice
l'esperienza delle primarie in salsa italica che il PD ha svolto in
questi anni. Intanto bisogna dire che vicino a Genzano, per la
precisione ad Albano, il PD alle scorse elezioni amministrative
decise autonomamente di non utilizzare le primarie ma di assicurare
la continuità amministrativa e di coalizione. A Velletri l'allora
segretario del PD, che oggi come commissario del partito le impone a
Genzano, portò avanti una dura battaglia per impedire che ci fossero
le primarie e si desse corso alla continuità amministrativa. Vediamo
invece che cosa accadde alle primarie che si sono tenute a Marino ed
a Ciampino. La prima cosa che balza agli occhi, ed è verificabile
consultando la stampa locale dell'epoca, è che in entrambe i paesi
molti aderenti e riconosciuti elettori delle forze politiche di
centrodestra hanno partecipato alle primarie del PD per scegliere il
candidato Sindaco del centrosinistra. Come si spiega tutto ciò?
semplicemente con il fatto che si era alle presenza di patti
scellerati, a Marino doveva vincere il candidato divisivo del
centrosinistra per permettere la vittoria del centrodestra, a
Ciampino si doveva supportare il candidato del PD che doveva vincere
le elezioni. Badate bene i rapporti di forza tra i due schieramenti
di quei paesi erano già delineati... ma un aiutino non guasta.
Che
dire invece, guardando al resto d'Italia, delle primarie del PD dove
per votare sono stati reclutati molti migranti dietro congruo
compenso per il servigio reso?
Mi
sembra che la domanda trovi da questi esempi una esplicita risposta.
Le primarie non serviranno ai militanti del centrosinistra, ai
lavoratori, ai cittadini di Genzano per decidere democraticamente
chi sarà il futuro candidato Sindaco. Esse saranno lo strumento con
cui politici e poteri forti sanciranno “democraticamente” con
qualche aiutino i loro accordi di potere, stabilendo, solo loro e per
i loro interessi, chi dovrà essere il Sindaco di tutti i Genzanesi.
Per
questi motivi le primarie sono una truffa. Per questi motivi
dovrebbero essere rifiutate, in primo luogo dai militanti del PD, e
da tutti i cittadini. Le primarie del PD si configurano come uno
strumento falsamente democratico in cui chi ha più soldi, come altre
esperienze dimostrano, compra, impone e comanda e gli onesti
partecipanti vengono spogliati, artatamente, del loro vero diritto
decisionale.
Marco
Bizzoni
segretario
PRC, federazione Castelli, Colleferro, Litoranea
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