Nell’indifferenza
della politica nazionale e dell'amministrazione scolastica o
addirittura con l'attivo intervento repressivo di un sindaco i
lavoratori delle pulizie delle scuole rischiano di rimanere senza
lavoro.
L'astensione dal lavoro,
unico strumento di difesa, di chi sembrerebbe destinato al
licenziamento, sta producendo gravi ripercussioni nella sicurezza
igienico-sanitaria delle scuole.
I bambini sono costretti
ad operare in un ambiente in cui quotidianamente aumenta il degrado
sanitario dovuto all'assenza di pulizia.
Tutto ciò è l'esito di
una gestione irresponsabile dell'istruzione pubblica che in questi
anni è stata vista come un costo da tagliare e non come una risorsa
per il futuro, gli innumerevoli tagli subiti dalla scuola pubblica
hanno portato inevitabilmente a un incancrenirsi di problematiche.
Non ultima quella dei
servizi di pulizia che hanno visto progressivamente ridursi il
personale assegnato dal ministero e la costante riduzione delle
risorse destinate ai lavoratori delle pulizie, ex Lsu, delle ditte
esterne.
Ancora una volta viene
scaricato sulle spalle dei lavoratori, delle loro famiglie, dei loro
figli la malagestione amministrativa, dovuta alla volontà ideologica
di abbattere la scuola pubblica attraverso il taglio delle risorse e
la crescita del degrado al suo interno.
Il Partito della
rifondazione Comunista della federazione castelli, Colleferro,
Litoranea, chiede ai sindaci della Provincia ed ai Dirigenti
scolastici interessati di predisporre un energico intervento presso
la direzione regionale ed il MIUR, affinché si attivino per
prorogare l’attività in essere dei lavoratori delle pulizie delle
scuole e la riconvochino un Tavolo di discussione che affronti il
problema garantendo il diritto al lavoro certo e salubre per i
lavoratori ed il diritto allo studio in una scuola pulita agli
alunni.
Marco
Bizzoni
segretario
Partito della Rifondazione Comunista
federazione
Castelli, Colleferro, Litoranea
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