Dobbiamo produrci
in un cambio di passo, rispetto ai molti
ritardi e inadeguatezze che abbiamo, tra questi il dato di
un partito che in
non poche situazioni si dimostra capace
di resistere ma incapace di sviluppo, di delineare una
prospettiva politica e
di lavoro, di un partito che finisce così per perdere peso
insieme ai processi
di crisi della politica. Bisogna attrezzarsi a svolgere un
ruolo attuale, a
cogliere i segni di novità, a lavorare sulle
controtendenze sapendo che gli
spazi di ripresa sociale e politica esistono anche in
relazione e nella misura in
cui si è in presenza di una soggettività politica
organizzata. Rifondazione
Comunista intende essere in campo con i suoi tratti
irrinunciabili di autonomia
e di originalità, senza scadere nell’autoreferenzialità e nell'idea, del tutto
fuori luogo, dell’autosufficienza ma, al contrario, con
senso di apertura e
unità per quanto riguarda la costruzione di un soggetto
plurale della sinistra
antiliberista e alternativa. La gravissima crisi
economica, occupazionale e
sociale che stiamo attraversando spinge in direzione di
una radicalizzazione
sociale e politica. Una parte del Paese comincia a
rendersi conto che la strada
per l’uscita dalla crisi indicata dal governo Renzi,
peggio che ai tempi di
Berlusconi e dei governi precedenti, è una strada che non
dà alcun impulso all'economia e all'occupazione ma, al contrario, si
risolve in tagli della
spesa pubblica, dello stato sociale, dei redditi medio
bassi, dei posti di
lavoro. Una strategia fallimentare causa di crescenti
contraddizioni,
resistenze, movimenti di riappropriazione dello spazio
pubblico così come del
resto avviene in altre parti d’Europa, in Grecia, Spagna e
altri paesi ancora. Dopo
anni in cui siamo indietreggiati si delinea una apertura
di squarci sociali
significativi ai fini di una battaglia di cambiamento
nonché di un recupero di
soggettività e di ruolo politico.
Oggi abbiamo la
possibilità di lavorare ad una prospettiva
ricostruttiva. L’impegno del partito tutto deve andare nel
senso di un’organizzazione
più strutturata, più funzionante, più efficace. A tal fine la direzione
nazionale - fatto salvo quanto emerso
in sede di Conferenza di Organizzazione: il partito del
radicamento sociale,
l’internità e l’impegno di promozione del conflitto
sociale, l’azione politica
in rapporto alla vita concreta delle persone, le pratiche
solidaristiche,
mutualistiche, di autorganizzazione in alternativa ai
processi di distruzione
sociale - individua
le seguenti priorità
operative e organizzative:
1) un più puntuale
rapporto con i regionali e le federazioni
da parte dei settori di intervento e di direzione politica
nazionale non solo
in termini di costante flusso di proposte e sollecitazione
di iniziative ma in termini
di interscambio, contatti diretti, di verifica del lavoro
svolto. In
particolare viene costituito un ufficio organizzativo,
composto da compagne/i
volontari, preposto alla ripresa di un sistematico lavoro di
organizzazione e riorganizzazione
in rapporto con le istanze regionali e provinciali del
partito. A ogni realtà
territoriale viene chiesto di individuare la figura di un
responsabile
organizzativo;
2) una ripresa
immediata della campagna di tesseramento.
Bisogna recuperare i non pochi ritardi che ci sono in
diverse realtà. Al di là
di contattare tutte le iscritte e gli
iscritti precedenti va
prestata
particolare attenzione alla promozione di una nuova
generazione di iscritti –
importante da questo punto di vista la Conferenza
nazionale dei Giovani
Comunisti del 24/25 ottobre - in maniera tale da
migliorare la nostra
fisionomia politica. Oltre a organizzare feste del
tesseramento o momenti
assembleari, in cui porre esplicitamente la questione
dell’adesione al partito,
proponiamo una giornata – la seconda settimana di ottobre
- di mobilitazione
politica e di raccolta di adesioni con l’allestimento di
gazebo o altre
modalità di presenza in tutte le principali piazze
d’Italia;
3) il
miglioramento dei canali di comunicazione interna ed
esterna. Senza rinunciare al rapporto con i media dobbiamo
fare leva
innanzitutto su una nostra iniziativa autonoma, in
particolare sulla predisposizione
di newsletter, siti internet o quant’altro. Occorre che
ogni realtà,
territoriale, provinciale, regionale, predisponga da
subito la raccolta,
l’aggiornamento, l’ampliamento dell’indirizzario mail
(diviso tra iscritti,
simpatizzanti ed elettori vari). I database dovranno
essere messi a
disposizione per la formazione del database nazionale e
l’implementazione della
newsletter. Il partito si impegna per la ripresa a breve
della pubblicazione di
una pubblicazione online;
4) la
predisposizione di una politica dell’autofinanziamento,
carente in tutta una serie di realtà. Occorre dotarci di
un piano di
reperimento delle risorse che vada dalle feste di partito
(dove non si fanno
feste locali si faccia almeno una festa regionale), cene
di autofinanziamento,
sottoscrizioni, mercatini dell’usato, organizzazione della
raccolta dei RID, apertura
centri di assistenza fiscale, rilancio
della campagna per il versamento del 2 per mille 2016
(dopo lo straordinario
risultato 2015), ecc.;
5) la
programmazione da parte delle strutture di direzione
regionale di momenti di formazione
rivolti
in particolare alle compagne e ai compagni più giovani
facendo riferimento alle
risorse e alle responsabilità messe a disposizione dal
livello nazionale;
6) la
riorganizzazione delle nostre sedi o di altri luoghi di
iniziativa in funzione di un rilancio del Partito della
Rifondazione Comunista nella
società e nei luoghi di lavoro (a tal proposito importante
la costruzione delle
Conferenze sul lavoro, il non lavoro, la
precarietà), nei luoghi del conflitto sociale, di una
nostra maggiore
rispondenza alla domanda di utilità sociale e politica,
alla ricostruzione di
forme di aggregazione e percorsi di politicizzazione
(sportelli sociali, per il
diritto alla casa, diritti dei migranti, centri di
assistenza fiscale, centri ricreativi
culturali, gap, ecc.).
La direzione
nazionale, per l’approfondimento delle questioni
di cui sopra oltre che degli obbiettivi di lavoro indicati
dalla Conferenza di
Organizzazione impegna il partito alla partecipazione e
alla riuscita dei
dibattiti, seminari, incontri vari programmati in
occasione della festa
nazionale di Firenze – “Ripartiamo!” in programma dall’11
al 13 di settembre.
Roma, 5 settembre
2015
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