La manifestazione di Roma, indetta in occasione dello sciopero
generale, ha visto la presenza del Partito della Rifondazione Comunista.
La manifestazione, bella e partecipata oltre le aspettative dei stessi
organizzatori, ha espresso una volontà di lotta di cui gli stessi
dirigenti dei sindacati promotori presente non erano consapevoli.
Studenti, società civile, migliaia di
lavoratori e lavoratrici si sono ritrovati in piazza per esprimere la
loro indignazione contro la libertà di licenziamento, le politiche di
austerità, la devastazione delle istituzioni democratiche che sta
perseguendo il governo Renzi. Lo sciopero generale segna la possibilità
di una ripresa di quel conflitto sociale nella cui assenza si sono
consumate le scelte più vergognose a partire dal “commissariamento” di
Monti ad oggi.
La lotta paga, anche se ad oggi è solo il superamento di un senso di impotenza e di frustrazione. La lotta paga, perché permette che nasca la speranza di un cambiamento: La lotta paga, perché crea la coscienza della necessità di una risposta di classe a quella guerra, contro i lavoratori, che i padroni stanno vincendo grazie alle politiche di Renzi.
La lotta paga, anche se ad oggi è solo il superamento di un senso di impotenza e di frustrazione. La lotta paga, perché permette che nasca la speranza di un cambiamento: La lotta paga, perché crea la coscienza della necessità di una risposta di classe a quella guerra, contro i lavoratori, che i padroni stanno vincendo grazie alle politiche di Renzi.
Marco Bizzoni
segretario PRC
federazione "CAstelli"
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