Il
Partito della Rifondazione Comunista, federazione Castelli,
Colleferro, Litoranea, esprime condivisione con le occupazioni delle
scuole secondarie di secondo grado dei Castelli Romani tentate od
effettuate in questi giorni dagli studenti.
Dall'informazione
locale emerge un'immagine delle occupazioni come “gioco” tra
studenti e forze dell'ordine. Riteniamo che questa lettura della
protesta studentesca sia da criticare, perché da una parte impedisce
ai cittadini di comprendere che esistono delle ragioni che motivano
lo sviluppo del ciclo di occupazioni, e dall'altra, accetta come
naturale la risposta repressiva dello Stato nei confronti della
partecipazione politica dei giovani sui temi che riguardano il loro
futuro.
Le
occupazioni, quindi, non sono state un mezzo per far “casino” o
“vacanza” da parte degli studenti, ma il tentativo di allargare
tra di loro, ed ai cittadini, la consapevolezza della lotta
necessaria, oltre che un modo di far sentire la propria voce a chi
tende ad ignorarli completamente, il governo Renzi.
Le
istituzioni della Repubblica devono aprire un dialogo con gli
studenti che protestano contro un futuro di regressione culturale, di
impianto neoliberista, chiamato dal governo “La Buona Scuola”.
Futuro che viene propagandato come il migliore possibile mentre si
continua a sottrarre le risorse necessarie al buon funzionamento
della scuola attuale.
Il
PRC Castelli chiede alle istituzioni che siano ritirate le denunce
per occupazione e invasione di edificio scolastico, Chiediamo il
ritiro delle denunce per interruzione di pubblico servizio e che
siano ritirati tutti i provvedimenti disciplinari e repressivi emessi
nei confronti degli studenti.
Per
costruire una vera Buona Scuola è necessario che il governo ascolti
chi la scuola la vive, docenti e studenti, riconsegnandole il ruolo
che le compete di luogo di dialogo e confronto intergenerazionale,
anche se talvolta conflittuale.
OdG
approvato nel CPF del PRC, federazione Castelli, Colleferro,
Litoranea
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