Alessandra Zeppieri |
Nel
dicembre 2012 l'amministrazione di Albano Laziale con il voto
favorevole del PRC decise che per poter tutelare i cittadini nei
confronti della discarica fosse utile fare, all'esterno di questa,
dei controlli idrogeologici per verificare lo stato di inquinamento
delle falde acquifere sottostanti. Il PRC di Albano allora accolse
questa modalità di controllo come propedeutica e non sostitutiva
della “caratterizzazione interna”, cioè dei controlli di
inquinamento delle acque all'interno della discarica stessa.
Dell'indagine
fu incaricato il Centro Nazionale Ricerche è fu stabilito un tempo
di 4 mesi, data orientativa prevista maggio 2013, per la conclusione
del lavoro. Ben sapendo che ogniqualvolta gli enti locali cercano di
tutelare i cittadini si frappongono immensi ostacoli abbiamo atteso
con pazienza che il CNR concludesse la ricerca. Tuttavia a ottobre
2013 abbiamo cominciato a chiedere che fossero forniti i dati
risultanti dal lavoro del CNR e ci veniva risposto che ancora erano
incompleti. Abbiamo atteso ancora e nel gennaio 2014 abbiamo scritto
una lettera aperta al Sindaco di Albano per chiedergli di:
“sollecitare la società a concludere e consegnare i
dati della ricerca (..) e quindi renderli pubblici.”
Salvatore Tedone |
Tuttavia
a seguito di questa lettera non abbiamo avuto nessun tipo di
riscontro pubblico o privato da parte del Sindaco. Per questo motivo
a maggio del 2014 l'assessora del PRC, Alessandra Zeppieri, ha
portato in giunta la richiesta di poter venire a conoscenza dei
risultati della ricerca del CNR che a suo tempo aveva votato, in tale
occasione il Sindaco l'ha indirizzata al suo delegato per la
questione dei rifiuti. Infine, in un incontro svoltosi a giugno 2014
con il delegato ai rifiuti, ci è stato comunicato che il lavoro del
CNR si trovava in una situazione di stallo in quanto non è stato
possibile prelevare l'acqua dai pozzi delle case a valle della
discarica. Ad oggi il CNR, infatti, ha potuto operare, con
difficoltà, solo per quanto riguarda i pozzi a monte, i cui
risultati delle analisi non hanno comunque evidenziato criticità.
In
tali condizioni è evidente che l'opzione di controllo
dell'inquinamento svolto attraverso l'opzione di “caratterizzazione
esterna della discarica” non ha dato i risultati attesi e pertanto
è stata inconcludente.
Come
Partito della Rifondazione Comunista di Albano sollecitiamo tutti i
cittadini che ne hanno la possibilità a collaborare con il CNR
perchè la lotta per la tutela della salute pubblica non passa solo
attraverso atti collettivi di protesta ma anche attraverso assunzioni
individuali di responsabilità. Nello stesso tempo il PRC di
Albano, l'assessora Alessandra Zeppieri, il capogruppo in consiglio
comunale Salvatore Tedone, continuano a chiedere con forza, come già
fatto con le lettere aperte al Sindaco di Albano, al Presidente della
Regione ed al Commissario della Provincia, che si proceda il più
rapidamente possibile nell'effettuazione della “caratterizzazione
interna” per verificare la condizione di eventuale inquinamento
della falda acquifera e si diano risposte certe nei riguardi della
salute dei cittadini.
Suggeriscono,
altresì, di far pressione sull'ente provinciale affinchè si possano
analizzare le acque di tutti i pozzi esterni, così da non rendere
vana e inutilmente dispendiosa la scelta della caratterizzazione
esterna.
Di
fronte alla riabilitazione da parte del TAR della convenzione
preliminare Coema-GSE – giugno 2009 – relativa ai Cip6 per la
realizzazione dell'inceneritore, non è più possibile rimanere in
attesa, è necessario agire: è ora di procedere con la
caratterizzazione interna alla discarica di Albano! Non esistono vie
alternative.
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