Il Partito della Rifondazione Comunista è solidale con i lavoratori
AMA che il 20 aprile sciopereranno perché vogliono poter lavorare in
sicurezza.
In questi giorni di difficoltà, mentre il Paese è unito nello
sforzo di superare la crisi dovuta ai contagi della pandemia e
lentamente calano le infezioni, i lavoratori AMA con senso di
responsabilità, visto il carattere di essenzialità del loro lavoro,
hanno garantito la pulizia della città.
Malgrado il loro impegno, le condizioni in cui sono costretti a
lavorare non garantiscono la loro incolumità. L’amministratore
delegato sembra più attento agli indici economici dell’azienda che
alla salute dei suoi lavoratori: assenza di sanificazioni, docce
chiuse, dpi inadeguati ed insufficienti. Il tutto accompagnato da
minacce e contestazioni disciplinari per chi pretende di tutelare la
propria salute, tutto ciò mentre, in assenza di un accordo sulla
produttività, elargisce unilateralmente consistenti aumenti a quadri
e dirigenti a lui vicini e annuncia che per i lavoratori vuole
ricorrere alla cassa integrazione speciale prevista per le aziende
che devono restare chiuse per contenere il Covid-19.
Già nei giorni scorsi i lavoratori avevano denunciato questa realtà,
ma non hanno avuto la minima considerazione da parte della Sindaca
Raggi. Come se i dipendenti AMA, oltre che suoi lavoratori, non siano
anche loro cittadini da tutelare dall’infezione del Covid19.
Rifondazione Comunista chiede alla Sindaca Raggi di farsi carico e di
rispondere positivamente al più presto alla richiesta di tutela del
lavoro espressa dai lavoratori AMA.
I cittadini di Roma non meritano di ritrovarsi con la città sporca
per l’arroganza di un amministratore delegato che antepone le
proprie esigenze a quelle del benessere dei lavoratori e della
comunità. Sta alla Sindaca impedire che ciò avvenga.
PRC Lazio
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