Il taglio dei
parlamentari è il taglio della democrazia, se sono dei privilegiati
coloro che resteranno saranno privilegiati in misura ancora maggiore.
Occorre tagliare i privilegi non la rappresentanza parlamentare.
Dopo essere stato
costretto in fin d’estate a fare una cosa giusta, impedire che
#Salvini portasse a compimento il golpe elettorale, il segretario del
PD ha subito iniziato a tentennare sulla necessità di approvare una
legge elettorale proporzionale senza sbarramenti. Così, come al
solito, mentre il #PartitoDemocratico abbaia contro il pericolo
fascista, richiamando la #sinistra all’unità, non agisce in alcun
modo per realizzare gli strumenti elettorali che possano contenere e
ridimensionare la possibilità di sbandamenti del Paese riguardo a
possibili governi para o neofascisti.
Ad aggravare questo
quadro l’accordo raggiunto con il #M5S, che alimentando la crisi
della democrazia trasforma, la necessità di assicurare la
rappresentanza popolare con un equo rapporto eletti-elettori,
garantito dalla #Costituzione, con un fantomatico spreco economico
dovuto alla “#Casta” che vogliono tenersi le “#Poltrone”. Il
M5S grida al risparmio per i cittadini che avrebbe la misura del
taglio dei 300 Parlamentari dimenticando di dire che esso
rappresenterà lo 0,007% della spesa pubblica, ma nello stesso tempo
l’Italia diventerà uno degli ultimi paesi dell’Unione Europea
nel rapporto tra Parlamentari e Cittadini. Così, per un risparmio
equivalente ad un caffè al giorno per ogni cittadino, si riduce la
democrazia e, tagliando l’accesso alla rappresentanza parlamentare
dei cittadini, si rendono i privilegiati che restano ancor più
privilegiati. Al di là della propaganda dei 5stelle, il taglio dei
Parlamentari è un’operazione tesa a tagliare le poltrone degli
altri, invece di ridurre i privilegi di cui godono i parlamentari di
Camera e Senato. Rifondazione Comunista in Parlamento, presentò una
legge per dimezzare i compensi dei parlamentari, che avrebbe ottenuto
un risparmio maggiore di quello oggi tanto sbandierato,
riequilibrando i compensi dei parlamentari con quelli dei lavoratori.
Il taglio dei
parlamentari, senza un democratico correttivo proporzionale puro,
sarà lo strumento attraverso cui le destre potranno vincere le
elezioni con maggioranze relative e prendere il potere del governo in
modo assoluto con l’esclusione delle forze minori di cui
cannibalizzeranno i rappresentanti. Molti nel PD pensano di
ridimensionare questo aspetto con una legge elettorale che preveda
sbarramenti in grado di riportare in auge un bipolarismo forzato, ma
il risultato non sarà altro che l’allontanamento dell’elettorato
popolare dall’esercizio del voto, la vittoria delle destre e lo
scardinamento della Costituzione attraverso il presidenzialismo
voluto dalle destre.
Zingaretti, se non
vuoi fare cose di sinistra, almeno fai qualcosa di giusto impedendo
il taglio dei parlamentari e approvando una legge proporzionale.
Marco Bizzoni
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