circoli PRC dei comuni di:
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.
1/26/2015
BASTA CON LE POLITICHE DI AUSTERITA' IN GRECIA, IN ITALIA, IN EUROPA!
La
vittoria di Alexis Tsipras e di Syriza alle elezioni politiche greche è
un fatto storico: il popolo greco ha detto di no alle politiche di
austerità e adesso si può cambiare. Basta con i sacrifici imposti
dell'Europa delle banche, degli speculatori e dei poteri forti.
E' un messaggio di speranza che va al di là dei confini della Grecia: parla a tutte le donne e a tutti gli uomini che in questi anni hanno perso il lavoro, hanno visto ridurre i propri diritti, hanno dovuto fare i conti con un futuro sempre più precario ed incerto.
Fino ad oggi tutti i governi europei sono stati complici del Fondo Monetario Internazionale, della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea. I governanti italiani, da Berlusconi a Monti a Letta e Renzi hanno sempre fatto i camerieri della Merkel. Hanno sbraitato un po' ma poi con la coda tra le gambe hanno applicato i voleri dei poteri forti. Tsipras e Syriza spezzeranno questa complicità dimostrando una cosa molto semplice: non è vero che le politiche di austerità sono obbligatorie e senza alternative, si può cambiare politica e far pagare i ricchi per dare ai poveri e creare occupazione.
Adesso non bisogna lasciare da sola la Grecia: la battaglia di Tsipras per dimezzare il debito pubblico non è solo la battaglia del popolo greco ma di tutti i popoli poveri dell'Europa. In Italia non dobbiamo stare a guardare cosa succederà in Grecia ma costruire da subito un movimento di lotta che chieda al governo Renzi di appoggiare Tsipras nella trattativa con l'Europa isolando la Merkel. Oggi dalla Grecia ci viene la possibilità di rovesciare le politiche europee e occorre cogliere questa occasione: schierarsi a fianco della Grecia vuol dire battersi per cambiare radicalmente questa Europa e mettere al centro la giustizia sociale, l'uguaglianza, la creazione di posti di lavoro e il futuro dei giovani.
Rifondazione Comunista fa parte a livello europeo dello stesso partito di Alexis Tsipras: il Partito della Sinistra Europea di cui Tsipras è vicepresidente. Per questo abbiamo avanzato l'anno scorso la sua candidatura a presidente dell'Unione Europea e abbiamo partecipato alle elezioni europee - insieme a tanti altri - con la lista L'Altra Europa con Tsipras.
Ora, in Italia, bisogna prendere esempio dalla Grecia proprio perché anche qui il governo - presieduto da Renzi - bastona con il Job Act i lavoratori rendendoli sempre più precari e ricattabili, taglia brutalmente la sanità e i servizi sociali, vuole privatizzare il patrimonio abitativo pubblico, punta a svendere definitivamente i beni comuni e a stravolgere la Costituzione.
Per questo proponiamo di unire tutta la sinistra antiliberista e lavoriamo per costruire subito un coordinamento nazionale: perché anche nel nostro Paese c'è bisogno di un'alternativa, c'è bisogno di una sinistra unita che faccia gli interessi del popolo.
COSTRUIAMO L'OPPOSIZIONE AL GOVERNO RENZI, CHE STA ROTTAMANDO IL LAVORO, I DIRITTI E LA SPERANZA
COSTRUIAMO IN ITALIA, COME IN GRECIA, UNA SINISTRA UNITA E FORTE. PER CAMBIARE L'ITALIA E PER CAMBIARE L'EUROPA
E' un messaggio di speranza che va al di là dei confini della Grecia: parla a tutte le donne e a tutti gli uomini che in questi anni hanno perso il lavoro, hanno visto ridurre i propri diritti, hanno dovuto fare i conti con un futuro sempre più precario ed incerto.
Fino ad oggi tutti i governi europei sono stati complici del Fondo Monetario Internazionale, della Commissione Europea e della Banca Centrale Europea. I governanti italiani, da Berlusconi a Monti a Letta e Renzi hanno sempre fatto i camerieri della Merkel. Hanno sbraitato un po' ma poi con la coda tra le gambe hanno applicato i voleri dei poteri forti. Tsipras e Syriza spezzeranno questa complicità dimostrando una cosa molto semplice: non è vero che le politiche di austerità sono obbligatorie e senza alternative, si può cambiare politica e far pagare i ricchi per dare ai poveri e creare occupazione.
Adesso non bisogna lasciare da sola la Grecia: la battaglia di Tsipras per dimezzare il debito pubblico non è solo la battaglia del popolo greco ma di tutti i popoli poveri dell'Europa. In Italia non dobbiamo stare a guardare cosa succederà in Grecia ma costruire da subito un movimento di lotta che chieda al governo Renzi di appoggiare Tsipras nella trattativa con l'Europa isolando la Merkel. Oggi dalla Grecia ci viene la possibilità di rovesciare le politiche europee e occorre cogliere questa occasione: schierarsi a fianco della Grecia vuol dire battersi per cambiare radicalmente questa Europa e mettere al centro la giustizia sociale, l'uguaglianza, la creazione di posti di lavoro e il futuro dei giovani.
Rifondazione Comunista fa parte a livello europeo dello stesso partito di Alexis Tsipras: il Partito della Sinistra Europea di cui Tsipras è vicepresidente. Per questo abbiamo avanzato l'anno scorso la sua candidatura a presidente dell'Unione Europea e abbiamo partecipato alle elezioni europee - insieme a tanti altri - con la lista L'Altra Europa con Tsipras.
Ora, in Italia, bisogna prendere esempio dalla Grecia proprio perché anche qui il governo - presieduto da Renzi - bastona con il Job Act i lavoratori rendendoli sempre più precari e ricattabili, taglia brutalmente la sanità e i servizi sociali, vuole privatizzare il patrimonio abitativo pubblico, punta a svendere definitivamente i beni comuni e a stravolgere la Costituzione.
Per questo proponiamo di unire tutta la sinistra antiliberista e lavoriamo per costruire subito un coordinamento nazionale: perché anche nel nostro Paese c'è bisogno di un'alternativa, c'è bisogno di una sinistra unita che faccia gli interessi del popolo.
COSTRUIAMO L'OPPOSIZIONE AL GOVERNO RENZI, CHE STA ROTTAMANDO IL LAVORO, I DIRITTI E LA SPERANZA
COSTRUIAMO IN ITALIA, COME IN GRECIA, UNA SINISTRA UNITA E FORTE. PER CAMBIARE L'ITALIA E PER CAMBIARE L'EUROPA
1/25/2015
OGGI IN GRECIA #DOMANIINITALIA
In Grecia, la vittoria di #Siriza
, avvia al capolinea l'Europa neoliberista dei banchieri e dei
mercatisi voluta anche dal Partito Democratico e dalle destre italiane.
Ribellandosi ai voleri dei poteri forti europei #Tsipras sta offrendo all'Europa la possibilità di un nuovo inizio fuori dall'austerità e dalle politiche neoliberiste dei padroni. La #Grecia
dimostra che un'altra strada è possibile. Una strada orientata a
tutelare i cittadini e non i capitali. Questa vittoria dimostra che le
idee e le proposte della Sinistra non sono ferri vecchi ma l'unico
futuro in grado di garantire il mantenimento della dignità dei
lavoratori.e della loro qualità di vita. Basta con l'Europa dei mercati!
Costruiamo l'Europa dei popoli. OGGI IN GRECIA #DOMANIINITALIA.
Marco Bizzoni, segretario PRC Castelli, Colleferro, Litoranea
Marco Bizzoni, segretario PRC Castelli, Colleferro, Litoranea
IN
GRECIA IL POPOLO VINCE LE ELEZIONI CONTRO L'AUSTERITA' MANDANDO SYRIZA
AL GOVERNO. ADESSO TOCCA A NOI AIUTARE TSIPRAS A RIVOLTARE L'EUROPA COME
UN CALZINO, A FARLA FINITA CON L'EUROPA DELLA MERKEL PER APRIRE
ALL'EUROPA DEI POPOLI
Gli exit poll greci parlano chiaro: in #Grecia il popolo ha vinto le elezioni contro le politiche di austerità e il neoliberismo mandando #Syriza al governo. Nel fare gli auguri ad Alexis #Tsipras, nostro caro amico e vicepresidente del Partito
della Sinistra Europea, sappiamo che la partita è appena cominciata
perchè il nostro obiettivo è rivoltare l'Europa come un calzino, farla
finita con l'Europa della Merkel per aprire la fase dell'Europa dei
popoli. La vittoria di Tsipras in Grecia è un aiuto a tutti i popoli
europei che vogliono uscire dal neoliberismo e tutti i popoli europei, a
partire da quello italiano, debbono sostenere il governo greco: anche
in Italia bisogna fare come in Grecia, sapendo che uniti si vince!
1/10/2015
1/09/2015
#pomezia presidio #controlaviolenza
Grazie!
Grazie ai tanti compagni arrivati da tutti i Castelli Romani, dalla
litoranea, da Aprilia e Latina. Grazie ai cittadini di Pomezia che sono
venuti a portarci la loro solidarietà e
vicinanza. Grazie ai rappresentanti del Partito Democratico, di Sinistra
Ecologia e Libertà e del Partito Socialista con noi contro questo vile
atto.
1/06/2015
NO ALLA VIOLENZA ANTIDEMOCRATICA.
Il La violenza e le intimidazioni sono estranee alla democrazia e devono essere combattute ogni giorno. Quando un’associazione, un partito, una realtà sociale, sono colpiti da pesanti gesti di violenza, come l'esplosione dei cinque colpi di pistola sulla serranda dell'associazione che ospita il PRC di Pomezia, viene dato un duro colpo vita sociale. “ è necessario, - afferma Marco Bizzoni, segretario del PRC della federazione Castelli, Colleferro, Litoranea, - che i lavoratori esprimano una immediata risposta di rifiuto della violenza come mezzo possibile con cui manifestare lo scontro politico nella battaglia delle idee.” PRC invita i cittadini, i democratici, chi si riconosce nei valori della Costituzione a partecipare all'incontro che si svolgerà VENERDì 9 gennaio alle ore 17,30, c\o il circolo 4 Torri in via Confalonieri 30, Pomezia, affinchè sia respinta questa sfida minacciosa alla libertà di organizzazione e di espressione politica e civile.
1/05/2015
POMEZIA, ATTENTATO ALLA SEDE DELL'ASSOCIAZIONE 4 TORRI
Esplosi
cinque colpi d’arma da fuoco contro la sede dell’associazione
Quattro Torri di via Confalonieri, a Pomezia.
Il
fatto è inquietante e non può e non deve essere sottovalutato.
L’associazione
di scacchi è un punto di riferimento non solo per il quartiere, ma
per l’intera città, con generosità offre la condivisione dello
spazio ai tanti che non hanno sede.
Ha
ospitato il Forum Pomezia Acqua Pubblica, l'associazione Attac
Pomezia, il Partito della Rifondazione Comunista, il gruppo dello
Sportello Donne, la Rete Antirazzista e ultimamente la raccolta di
abiti e altri generi di prima necessità per i migranti arrivati
nella nostra città.
Un
gesto vigliacco, estraneo ad ogni logica e dialettica democratica,
rivolto a tutte queste forme di solidarietà, di resistenza, di
lotta, che lì in quella fucina prendono vita.
Gli
atti di violenza contro un’associazione, un partito, sono una grave
ferita alla democrazia e alla vita sociale. Occorre la massima
vigilanza per evitare che toni esasperati di scontro ideologico e la
diffusa sfiducia nella politica inneschino, nella crisi sociale,
nuovi minacciosi episodi di sfida alla libertà dell’organizzazione
e dell’espressione politica e civile.
Brutalità,
violenza, intimidazioni sono estranee alla democrazia e devono essere
combattute ogni giorno, con serietà e impegno civile.
È
dunque necessario indagare sulle origini di questo gesto, vigilando
perché fatti come questi non si ripetano più.
Per
quanto ci riguarda, proseguiremo nel nostro impegno di sempre, a
favore dei più deboli e per la nostra città.
Anna
Mirarchi
Partito
della Rifondazione Comunista
Voglio esprimere la vicinanza mia e del partito tutto ai compagni e alle compagne di Rifondazione Comunista di Pomezia. Durante le vacanze la serranda della sede utilizzata da rifondazione e da altre associazioni è stata fatta segno di una aggressione: 5 colpi di pistola esplosi contro la saracinesca. Oggi abbiamo denunciato il tutto alle forze dell’ordine ma vogliamo dire forte e chiaro una cosa: non sappiamo qual’è il motivo specifico per cui ci avete sparato, se per la campagna in solidarietà con i migranti che stavamo facendo in questi ultimi giorni o per altro. Noi questo non lo sappiamo, ma sappiamo un’altra cosa: non ci faremo intimidire, con 5 pallottole non ci fermerete!
Paolo Ferrero
http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=16071
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