Rifondazione
comunista piange la morte del compagno Armando La Fortezza. Morto a
quarant’anni, la maggior parte dei quali dedicati alla politica, dalla
militanza nel partito iniziata giovanissimo, ai dieci anni in cui ha
ricoperto, con grande orgoglio, la carica di consigliere e poi
capogruppo di Rifondazione comunista al consiglio comunale di Genzano.
Parole vuote queste per chi non ha conosciuto Armando, un uomo che ha
anteposto a qualsiasi cosa o affetto la militanza, la cura del partito,
l’organizzazione del partito, l’attività amministrativa, che seguiva
quotidianamente. Molti lo ricordano come l’organizzatore, quasi l’anima,
del carnevale genzanese, come un organizzatore infaticabile
dell’Infiorata. Attivo anche nell’organizzazione del partito sociale, fu
tra i primi a correre in Abruzzo dopo il terremoto. Fino all’ultimo
giorno la sua preoccupazione è stata la sorte del partito, e la sua
certezza la necessità della riorganizzazione del comunismo, dal basso,
dal territorio, nella Genzano che ha sempre amato. Fino alla fine ha
continuato a vedere nei giovani la linfa dell’organizzazione comunista e
a ogni giovane che arrivava regalava una copia di “Latinoamericana”,
scrivendo, per qualsiasi giovane arrivasse, la dedica “ con ardore
rivoluzionario”, perché questo aveva Armando, un forte ardore, la
capacità di coinvolgere e di organizzare, l’amore per il comunismo e per
il suo territorio. La retorica farebbe dire che è un compagno
insostituibile e che lascia un vuoto incolmabile, ma nel caso di
Armando, non lascia solo un vuoto, lascia l’impossibilità di avere un
altro “comandante” capace di annullare se stesso in nome del partito.
Era
ateo, non serve augurargli che la terra gli sia lieve, l’augurio è che
il suo insegnamento, fatto di letture del "che", racconti sulla politica
locale, nottate a decidere strategie, battute esilaranti e capacità di
rimanere rivoluzionari senza perdere la tenerezza, rimanga a chi ha
avuto il privilegio di poter fare politica, amministrare e condividere
una parte di cammino con lui.
Come avrebbe detto col pugno alzato Hasta siempre compagno!
le
esequie saranno una cerimonia di commemorazione laica martedì alle 15
alla sala delle grotte del Comune di Genzano, da lì il corteo fino al
cimitero, chi vuole porti la bandiera rossa, come avrebbe voluto Armando
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