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Idv e Prc: in piazza il 5 dicembre In piazza, tutti insieme, il 5 dicembre prossimo contro la politica del Governo e per chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio. È la richiesta che Antonio Di Pietro e Paolo Ferrero rivolgono alle forze dell’opposizione. Una richiesta annunciata all’indomani delle primarie che hanno portato alla guida del Pd Pierluigi Bersani a cui, sottolinea il leader dell’Italia dei Valori, in una conferenza stampa, «rivolgiamo una domanda a cuore aperto: partecipa anche tu perchè come per le primarie del Pd possa succedere il 5 dicembre, in una nuova ritrovata resistenza che dia una spallata» ad un governo che, sottolinea Di Pietro, continua ad esserci e ad avere una maggioranza in Parlamento «grazie ad una grande truffa politico mediatica», cioè «illudere i cittadini con promesse e propositi che non c’è intenzione di portare avanti». «La crisi economica sta determinando una sofferenza sociale sempre maggiore» sottolinea l’appello sottoscritto dal leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, e da Paolo Ferrero, come esponente del coordinamento della Federazione della sinistra alternativa. «L’aumento della precarietà, la perdita di posti di lavoro, salari e pensioni con cui si fatica ad arrivare a fine mese sono il panorama comune a tutto il Paese» si legge ancora nel documento dove si chiedono le dimissioni di Berlusconi «anche alla luce della sua manifesta indegnità morale a ricoprire l’incarico di Presidente del Consiglio». La crisi «ha picchiato duro - ha sottolineato Ferrero - il Governo Berlusconi non ha fatto nulla per uscirne. Si è occupato dei suoi fatti e delle banche. Per noi fondamentali sono i bilanci delle famiglie , i lavoratori licenziati». E ancora: questo appello a manifestare insieme è «l’appello di chi pensa che l’opposizione non possa andare avanti così. Noi diciamo svegliatevi e proponiamo a tutti una sola iniziativa» peraltro «emersa sui blog, dal basso» e che «penso vada raccolta», ha aggiunto. L’Italia dei Valori «vuole promuovere questa iniziativa comune, oggi, dell’opposizione e mi auguro , domani, dell’alternativa» all’attuale maggioranza, ha anche detto Di Pietro. «Siamo impegnati a costruire un’opposizione di massa per ripristinare la democrazia nel Paese - scrivono Di Pietro e Ferrero nel loro appello - e nei luoghi di lavoro e che obblighi il Governo a cambiare la politica economica e sociale». Appello dei leader dell'Idv e del Prc. Con una richiesta a Bersani: "Vieni anche tu. Svegliamoci e ripartiamo con una fase nuova" Di Pietro e Ferrero il 5 dicembre al 'No Berlusconi Day' di Facebook La manifestazione è stata indetta dal gruppo omonimo il 9 ottobre Di Pietro e Ferrero il 5 dicembre al 'No Berlusconi Day' di Facebook ROMA - In piazza, tutti insieme, il 5 dicembre prossimo contro la politica del governo e per chiedere le dimissioni del Presidente del Consiglio. E' l'appello di Antonio Di Pietro e Paolo Ferrero, che chiedono a tutte le forze dell'opposizione di partecipare al 'No Berlusconi Day', indetto da un gruppo omonimo, che il 9 ottobre ha aperto un sito su Facebook. L'adesione di Di Pietro e Ferrero viene annunciata all'indomani delle primarie che hanno portato alla guida del Pd Pierluigi Bersani al quale, sottolinea il leader dell'Italia dei Valori, in una conferenza stampa, "rivolgiamo una domanda a cuore aperto: partecipa anche tu". "Non chiediamo a nessuno di accodarsi e non abbiamo aspettato le primarie - precisa Ferrero - crediamo che questa sia un'opportunità per le opposizioni di ritrovarsi insieme, il nostro quindi è un invito al Pd a cogliere questa occasione. Non credo che i tre milioni di elettori abbiano votato alle primarie solo per scegliere il segretario, c'è voglia di partecipazione, perciò proviamo insieme a costruire un'opposizione. Svegliamoci e ripartiamo con una fase nuova". Di Pietro attacca duramente il premier: "E' al governo solo grazie a una truffa mediatica" e il suo governo sta attuando azioni "tipiche di un regime, il solo modo democratico per fermarlo è informare i cittadini. Condivido il compagno Ferrero: serve più opposizione". Questa manifestazione, spiega ancora il leader dell'Idv, "non è nè di destra nè di sinistra, è un'iniziativa di persone per bene che hanno a cuore le sorti del paese". "Chiediamo le dimissioni di Berlusconi - conclude l'appello sottoscritto dai due leader - anche alla luce della sua manifesta indegnità morale a ricoprire l'incarico di presidente del Consiglio |
Albano, Ariccia, Genzano, Nemi, Lanuvio, Velletri, Nettuno, Anzio, Ardea, Pomezia, Castelgandolfo, Marino, Grottaferrata, Frascati, Monteporzio, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora, S. Cesareo, Zagarolo, Genazzano, Palestrina, Labico, Artena, Colleferro, Segni, Montelanico.
10/28/2009
Di Pietro e Ferrero: proviamo tutti insieme a costruire un'opposizione
10/20/2009
Convocazione comitato politico federale
SABATO 24 ottobre 2009, Comitato Politico Federale della federazione “Castelli” presso la sede di Genzano di Roma alle ore 16,30.
o.d.g:
1) verso la costruzione della federazione della sinistra d'alternativa;
2) organizzazione del lavoro per le amministrative 2010;
3) varie ed eventuali.
Nell'occasione dell'incontro si dovranno consegnare i cedolini delle tessere fatte.
I lavori avranno termine alle ore 20,00.
TREMONTI FACCIA UN DECRETO PER BLOCCARE I LICENZIAMENTI.
10/19/2009
Adesione alla manifestazione nazionale del 23 ottobre 2009
Care compagne, cari compagni, Lo sciopero generale del sindacalismo di base del 23 ottobre è un passaggio importante nella costruzione dell’opposizione al governo Berlusconi, che con la controriforma della contrattazione, con i tagli a scuola, sanità, enti locali, sta portando avanti un attacco senza precedenti al lavoro, allo stato sociale, alla democrazia. Un disegno tanto regressivo sul piano sociale, quanto autoritario sul terreno della democrazia. Blocco dei licenziamenti e generalizzazione delle tutele per tutti i lavoratori, contrasto alla precarietà e riduzione dell’orario di lavoro, aumento di salari e pensioni, intervento pubblico in economia per salvaguardare le produzioni e avviarne la riconversione nel segno della sostenibilità ecologica, sono gli obiettivi che condividiamo della giornata di mobilitazione del 23. Il Partito della Rifondazione Comunista aderisce perciò allo sciopero del 23 ottobre e invita i propri iscritti e simpatizzanti a partecipare alla piena riuscita dello sciopero e della manifestazione. Fraterni saluti, Paolo Ferrero
10/16/2009
MECCANICI, ACCORDO SEPARATO SCANDALOSO E INACCETTABILE
Questa firma corrisponde, peraltro, al peggiore frutto avvelenato dell'accordo separato firmato lo scorso 22 gennaio da Confindustria, Cisl e Uil, senza la Cgil e con la complicità partecipe del governo Berlusconi e del ministro Sacconi.
In tempi di gravissima crisi economica e sociale come questa, di fronte a salari sempre più da fame e ai profitti incredibili che gli industriali continuano a fare, si vogliono peggiorare ancora di più - e per contratto! - le condizioni salariali e di vita dei lavoratori metalmeccanici italiani.
Invitiamo tutti i lavoratori metalmeccanici a opporsi con ogni mezzo a questo accordo e ad appoggiare la lotta della Fiom-Cgil, lotta sacrosanta e giustissima contro questo accordo separata. Come Rifondazione comunista, in questa lotta sare mo in prima fila.
Paolo FERRERO
Manifestazione contro l'inceneritore di Albano
Infatti l'inceneritore oltre che a pesare sulla salute dei cittadini dei Castelli, come dimostrato da molti studi epidemiologici, peserà sulle loro tasche attraverso i famigerati contributi cip 6.
Con la sua scelta, la regione Lazio, non solo continua a calpestare la volontà popolare dei cittadini dei Castelli, espressa nelle numerose manifestazioni di cui il PRC è stato sempre partecipe, ma si pone in contrasto con le stesse aspettative di benessere e di miglioramento di qualità della vita che i cittadini dei Castelli Romani rivendicano. Con il suo modo di fare, oggi, la maggioranza della regione Lazio si presenta come “Palazzo” del potere lontano dalle esigenze dei suoi cittadini.
Essendo imminente la possibile apertura del cantiere di costruzione dell'inceneritore riteniamo necessario rivolgere un appello a quanti, pur avendo a cuore le sorti delle nostre comunità, sono preoccupati dell'assenza di proposte per la risoluzione del problema dei rifiuti.
Esistono modelli di smaltimento dei rifiuti alternativi, e più efficaci, delle discariche e degli inceneritori. Queste possibilità non potranno essere espresse sino a quando non sarà sconfitto l'Ircocervo degli interessi politico-economici che oggi lega in un abbraccio mortale il governo regionale con i poteri forti.
Oggi, con la forza mediatica che gli è propria, quel patto di potere spaccia per interesse generale quello che in realtà non è altro che il desiderio di poter concludere in santa pace i propri affari.
Per questi motivi, Sabato 17 ottobre, la federazione “Castelli” di Rifondazione Comunista parteciperà alla manifestazione che si svolgerà alle ore 10.00 a P.zza Mazzini ad Albano ed invita i propri militanti i simpatizzanti ed i cittadini tutti a partecipare e ad esprimere la propria contrarietà ad un progetto utile solo per le tasche di “Lorsignori”.
Marco Bizzoni
(Area organizzazione PRC federazione “Castelli”)
10/11/2009
Unità dei Comunisti
Marco Bizzoni
10/09/2009
Aiutiamo i cittadini alluvionati di Messina!
Rifondazione Comunista della federazione “Castelli” sta attivando i propri circoli comunali per poter rispondere alla richiesta di aiuto proveniente dai cittadini alluvionati di Messina.
Nei prossimi giorni raccoglieremo i generi di prima necessità richiesti.
"...servono le seguenti cose: bacinelle, cotonfioc, stendibiancheria, mollette, detersivo bucato a mano, fazzolettini, dopobarba, forbicine, rasoii, biancheria intima nuova ...(donna uomo bambini), scarpe e pantofole, saponi, asciugamani, e qualsiasi cosa possa servire per i bambini."
Contribuendo alla riuscita della raccolta i cittadini potranno esprimere la propria solidarietà a quanti, dopo aver perso i propri cari, si ritrovano, oggi, sprovvisti oltre che di un tetto anche di beni di prima necessità.
Il materiale sarà raccolto presso il locale della federazione a Genzano, in via Marco Moscato 3482610649 (Marta).
Chiunque volesse partecipare alla raccolta è pregato di chiamare: 3403787263 Marco Bizzoni
(Area organizzazione PRC federazione “Castelli”) marco.bizzoni@tiscali.it;
10/07/2009
BERLUSCONI SI DIMETTA, SI VADA SUBITO AD ELEZIONI ANTICIPATE.
di Paolo Ferrero, Oliviero Diliberto, Cesare Salvi.
Solidarietà ai lavoratori della Alstom di Colleferro
Da mesi i lavoratori aspettano risposte concrete sul loro futuro a Colleferro ma l’Azienda (francese), seppur sana e produttiva, rinvia continuamente qualsiasi confronto con i lavoratori.
Chiediamo alle istituzioni interessate (Governo, Regione e Provincia) di intervenire a difesa del lavoro e dell’alta professionalità dei lavoratori.
L’Azienda, costruita ai tempi della Cassa del Mezzogiorno, e’ sostenuta anche con commesse da parte delle Ferrovie italiane, ma finiti i vantaggi a Colleferro ora si pensa a de localizzare il lavoro in altri siti.
Gli ammortizzatori sociali non sono la cura del lavoratori, piuttosto riprendiamoci il lavoro.
Federazione Prc-Se Castelli-Litoranea-Colleferro
Il Segretario
Danilo Marra
10/06/2009
Piena solidarietà con i lavoratori dell’Alstom di Colleferro
Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se.
10/05/2009
Rifondazione Comunista condivide la lotta della FIOM e le ragioni dello sciopero generale dei metalmeccanici del 9 ottobre.
Così il governo da una parte non fa nulla per affrontare la crisi mentre dall'altra continua a perseguire politiche sostanzialmente antipopolari utilizzando contro i lavoratori la divisione sindacale.
L'accordo separato sulla contrattazione voluto dal governo e sottoscritto da Cisl, Uil e Ugl è uno strumento peggiorativo della vita delle lavoratrici e dei lavoratori, uno strumento al cui fondo si nasconde la progressiva riduzione dei salari e la scomparsa delle regole certe stabilite dai contratti collettivi a causa della loro derogabilità. La scelta delle organizzazioni sindacali firmatarie dell'accordo separato sulla contrattazione e stata quella di rinunciare al proprio ruolo di tutela dei lavoratori in cambio di un riconoscimento come soggetto gestore di servizi.
A tutto ciò la CGIL si è opposta perchè quella scelta distruggerebbe il compito e l'autonomia del sindacato.
Ora Federmeccanica, Fim E Uilm vogliono imporre le regole dell’accordo separato sulla contrattazione alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici.
La lotta della FIOM contro l'accordo separato e perchè i lavoratori possano scegliere la propria piattaforma contrattuale è una lotta di tutti e per tutti.
Per questi motivi il PRC è a fianco della FIOM e ne condivide la lotta.
Marco Bizzoni (resp. Organizzazazione)