Romain
Zaleski e Zunino Luigi sono entrambi grandi debitori delle banche, in
primis di Intesa San Paolo. Hanno ognuno all’incirca 2mld di debito.
Zaleski è un finanziere francese di origini polacche che arriva in
Italia perché deve riscuotere un credito da un’acciaieria della Val
Camonica; lui la rileva e si stabilisce nel bresciano.Specula in borsa,
le banche lo finanziano nel 2007 fino a 9 miliardi, di cui circa 2
forniti da Intesa San Paolo, guidata da Giovanni Bazoli. Nel 2008
Zaleski crolla insieme ai mercati finanziari. Da allora le banche, da
Intesa a UniCredit, gli ristrutturano il debito rifinanziandolo. Più o
meno lo stesso vale per l’immobiliarista Luigi Zunino: nel 2008 aveva
più di 3 miliardi di debiti, e la procura di Milano aveva chiesto il
fallimento della sua società Risanamento. Ma anche in questo caso, si fa
un accordo con le banche che si prendono quote della società e gli
iniettano liquidità. A coloro che, invece, non hanno amici nelle banche,
chiudono i fidi e di conseguenza essi devono chiudere le loro imprese.Questo
sta accadendo a Monte Porzio Catone ad una cooperativa di abitazione
che da oltre venti anni cerca di raggiungere lo scopo sociale di dare
alloggio ai Soci al minor costo sostenibile.
La cooperativa ha
ricevuto un finanziamento di circa 7.000.000,00 di euro per la
costruzione di 68 alloggi sociali. Nell’ anno 2000 l’impresa che aveva
appaltato i lavori viene posta in liquidazione e lascia la cooperativa
con i lavori da completare.
I Soci, con enormi sacrifici, riescono a rendere fruibili gli alloggi e da tempo abitano negli stessi.
Dopo
diverse vicissitudini Banca Intesa e altre banche creditrici nei
confronti della società appaltatrice, nonostante le ripetute richieste
di accordo da parte della cooperativa, hanno proceduto alla richiesta di
vendita all’asta degli alloggi, asta che si svolgerà il 22 novembre
p.v..
La cooperativa da diverso tempo chiede alla Banca di trovare
un accordo a saldo e stralcio o di cedere il credito per evitare la
vendita e assegnare le case ai soci.
La Banca, ancora oggi, di
fronte aduna offerta di ben oltre quanto finanziato, risponde che la
cifra non è congrua perché la Consulenza Tecnica del Tribunale ha
stabilito il valore degli alloggi in circa 20.000.000,00 di euro.
Se il valore è così alto lo si deve ai Soci che hanno mantenuto e valorizzato il bene e non certo alla Banca.
Perché
non accettare un accordo con chi persegue uno scopo sociale,tra l’altro
in linea con i fini dichiarati a gran voce da Banca Intesa,
accanendosi contro gente comune che con sacrificio cerca di ottenere
un’abitazione per sé e la propria famiglia?
Monte Porzio Catone 2.11.13
Provincia diRoma
Federazione Castelli-Litoranea-Colleferro
Il Segretario 3396913376
Danilo Marra